Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] , come dimostrano gli impieghi cronistici (1). In questi casi il presente svolge anche la funzione testuale tipica dei tempi in porzioni di testo segnalate proprio dall’alternanza tra i tempi grammaticali:
(10) Era lì che agitava una di quelle sue ...
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La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del [...] campo si passò dall’iniziale ripudio del modello tradizionale, divenuto in alcuni casi rifiuto tout court della grammatica, all’adozione di nuovi modelli grammaticali (strutturali, nozionali, generativi e altro), con il lento e faticoso ricomporsi di ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] brindare (Ligabue, La neve se ne frega, cit., p. 69)
In casi siffatti non si può parlare di un vero e proprio processo di desemantizzazione. sono meno integrate di quelle costruite con quelli grammaticali (come si vede sottoponendole a test che ne ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] di persone istruite, sia possibile incontrare entrambe le forme.
In taluni casi è difficile tracciare un confine tra elisione e apocope: ciò accade con parole grammaticalmente ambigeneri, come un autista ~ un’autista, un assistente ~ un’assistente ...
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Le sigle – dal lat. tardo sigla, probabilmente derivato da singŭla (littera) – sono ➔ abbreviazioni composte dalle lettere iniziali di una o più parole. La sigla è, quindi, una nuova parola formata da [...] basso o medio, che stanno al posto una serie di parole. Si pensi a casi noti come S.P.Q.R. (interpunto anche S·P·Q·R·) per esplicitarne il significato e per chiarirne le caratteristiche grammaticali. Stabilire qual è l’elemento portante della sequenza ...
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RIGUTINI, Giuseppe
Emiliano Picchiorri
RIGUTINI, Giuseppe. – Nacque il 31 agosto 1829 a Lucignano di Val di Chiana, in provincia di Arezzo, da Lorenzo, fabbro, e da Assunta Marsili, primogenito di sette [...] italiano di ortografia e di pronunzia, preceduto da regole grammaticali (Firenze 1893; poi 1897 e 1903).
Tra gli dovrebbero adoperare le voci nostre estinguere ed estinzione in tutti i casi nei quali que’ due termini vengono usati nel linguaggio più ...
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Giovanni Pascoli nacque a San Mauro di Romagna nel 1855 e morì a Bologna nel 1912. Alla ricca produzione poetica in italiano, spesso scandita in più edizioni delle stesse raccolte (Myricae 1891, 1892, [...] e di linguaggio post-grammaticale. Il primo è testimoniato dalla resa della sonorità dei rumori (il don don delle campane, per es.) e da quello onomatopeico dei versi degli uccelli, con una serie vastissima di casi la cui adesione muove dal ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Pedagogo, attivo dirigente della setta protestante dei Fratelli Boemi, viaggiatore, diplomatico, [...] attraverso esempi, e non studiando a memoria regole grammaticali o vuoti elenchi di termini.
Johan Amos Comenio
connessioni delle parole, proprie di ogni lingua: certo errando nei due casi.
5. Infatti, le parole poiché sono i segni delle cose, ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] da osservare che il greco delle parole scientifiche in molti casi si modella sul greco classico solo superficialmente. Uno dei (1980), Il greco di Dante. Ricerche sulle dottrine grammaticali del Medioevo, Venezia, Istituto veneto di scienze, lettere ...
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Italo Svevo (pseudonimo di Ettore Schmitz, 1861-1928), triestino di nascita, europeo per formazione (sostanzialmente da autodidatta), fu infaticabile nell’esercizio della penna: uno scribacchiare che è [...] di madrelingua italiana) venisse risolta e definitivamente archiviata fra i casi più clamorosi del secolo. Con questo non si vuole dire che non si debbano riconoscere incertezze e dissonanze grammaticali nella lingua di Svevo; semmai c’è da precisare ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, l’intero numero, il pieno complesso, senza...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...