siero La parte di un liquido organico che rimane fluida dopo la coagulazione.
Alimentazione
S. di latte La parte del latte che residua dopo la caseificazione. La sua composizione differisce da quella [...] del latte per la mancanza del caseinogeno e per la povertà in grassi. Pur rappresentando un importante sottoprodotto della fabbricazione dei formaggi, la sua utilizzazione non è agevole a causa della facile ...
Leggi Tutto
Flogosi del tessuto muscolare striato, che può colpire un solo muscolo (m. isolata) o più muscoli (➔ polimiosite). Le m. si distinguono in aspecifiche e specifiche. Le prime, divenute molto rare dopo l’avvento [...] o cronica. Le m. specifiche sono la m. tubercolare, che decorre in maniera cronica ed evolve generalmente verso la caseificazione e la fistolizzazione, e la m. luetica (ormai eccezionale), caratteristica del periodo terziario della sifilide, che si ...
Leggi Tutto
BIOTECNOLOGIE
Alberto Albertini
Walter Marconi
Biotecnologie di Alberto Albertini
sommario: 1. Introduzione generale. 2. Processi biotecnologici fondamentali: a) colture microbiche; b) attività enzimatiche; [...] richiesta di enzimi di origine animale (in particolare la rennina estratta dallo stomaco dei vitelli e usata nella caseificazione del latte), rispetto alla scarsa disponibilità di organi di animali macellati, ha fatto non solo lievitare i prezzi ...
Leggi Tutto
CONFIENZA, Pantaleone (Pantaleo de Confluentia, Pantaleo medicus)
Federico Di Trocchio
Ignoriamo la data esatta di nascita di questo medico vercellese attivo nella seconda metà del sec. XV.
Si è ritenuto [...] e delle razze bovine; illustra i diversi procedimenti usati per la coagulazione del latte e le differenti tecniche di caseificazione; enumera, dividendoli per nazioni e per regioni, gli svariati tipi di formaggi esistenti al tempo, analizzandone le ...
Leggi Tutto
Malattia e salute
Mirko D. Grmek
I termini che nelle diverse lingue vengono usati per indicare la malattia appartengono, per la loro etimologia, a più campi semantici: essi rinviano sia alla mancanza [...] forte, il germe specifico (il bacillo di Koch), le modificazioni patologiche dei tessuti (lesione essudativa con caseificazione tipica e lesione produttiva con formazione dei tubercoli), i disturbi funzionali e i sintomi clinici (febbre continua ...
Leggi Tutto
Muscolo
Rosadele Cicchetti
Red.
Il muscolo (derivato del latino musculus, diminutivo di mus, "topo", in relazione al fatto che certi movimenti muscolari possono ricordare il rapido guizzare di un topo) [...] a un focolaio tubercolare di tessuti od organi contigui, decorre in maniera cronica ed evolve generalmente verso la caseificazione e la fistolizzazione. La miosite luetica, di riscontro ormai eccezionale, è caratteristica del periodo terziario della ...
Leggi Tutto
Latte
Laura Pizzoferrato
Il latte è il prodotto della secrezione delle ghiandole mammarie funzionanti nelle femmine dei Mammiferi destinato ad alimentare la prole. Si presenta come un liquido bianco [...] , e a pasta dura, con meno del 40% di acqua. A loro volta, i formaggi a pasta dura possono essere, a seconda della temperatura di caseificazione, crudi (tra 32 e 35 °C), semicotti (tra 35 e 48 °C), cotti (tra 48 e 58 °C) o a pasta filata, se vengono ...
Leggi Tutto
caseificazione
caṡeificazióne s. f. [der. del lat. caseus «cacio», sul modello di panificazione, calcificazione e sim.]. – 1. Prima fase del processo di preparazione del formaggio; consiste nel provocare, con aggiunta di caglio, la coagulazione...
formaggio
formàggio s. m. [dal fr. ant. formage, mod. fromage, che è il lat. mediev. formaticum, der. del lat. forma «forma»: propr. «(cacio) che si mette in forma»]. – Prodotto alimentare ottenuto dal latte (intero oppure totalmente o parzialmente...