CUOCO, Vincenzo
Mario Themelly
Nacque a Civitacampomarano (prov. di Campobasso) il 1° ott. 1770 da Colomba de Marinis e da Michelangelo, un avvocato sensibile alla influenza dei lumi.
Nel piccolo comune [...] la presa di servizio, essendo ancora sprovvisto di laurea, ma la carica cominciò presto a fruttargli quel 3.000 ducati annui che gli consentirono "casa e carrozza". In quello stesso anno Giuseppe Napoleone, strappate agli Anglo-borbonici le ultime ...
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URBANO VIII, papa
Georg Lutz
URBANO VIII, papa. – Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e da Camilla Barbadori.
Penultimo di sei fratelli, fu battezzato lo stesso [...] se prematuri, per futuri matrimoni fra le case di Asburgo e Borbone. Compito più arduo fu la mediazione nel corso la successione nel Ducato di Mantova e nel Marchesato di Monferrato. Dopo la morte dell’ultimo duca dicasa Gonzaga, da sempre alleata ...
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L'economia: imprenditoria, corporazioni, lavoro
Walter Panciera
Venezia al centro di uno spazio economico regionale
Oltre la crisi seicentesca
La crisi abbattutasi sul commercio veneziano nei primi [...] perfino la prestigiosa casa Plantin (178).
Trainate dall'esportazione di questo genere di testi, l'editoria quella dai domini dei Borbone, con la conseguente contrazione di quasi un terzo della domanda di opere teologiche e di devozione. Si era ...
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Editoria e giornalismo
Albertina Vittoria
In uno scritto sull’«industria libraia», apparso nel 1858, lo scrittore milanese Carlo Tenca svolgeva innovative considerazioni sulla figura dell’editore come [...] Bocca, aperta a Torino nel 1775, acquistò rinomanza come casa editrice con Giuseppe Bocca, vissuto tra la fine del gli steccati della politica protezionista dei Borbone, furono colte impreparate di fronte allo sviluppo di quelle del Nord: «gli editori ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] cela l'autore, il quale può soltanto autoescludersi nell'atto di adeguare un segno di sé, il discorso, a un'esteriorità attraente e domestica ("Questa mattina io mi sono partito dicasa. Le cose dello illustrissimo Signor nostro in che termine sieno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Italiani e stranieri
Molto tempo fa ho avuto fra le mani un libro sulla spedizione dei [...] di sé da molti secoli, ma era rimasta segmentata in stati, cittadinanze, fedeltà contrapposte.
Beninteso, nel 1860 per il Borbone sono le nazioni strane, ed è strano chi non è amico e dicasa: “è strano non che gli amici, ma gli strani ripigliare”; ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] e a Parigi.
Al suo arrivo in Inghilterra il B. prese dimora nella casa del Castelnau, a Butcher Row, dove "non faceva altro, se non che nozioni magiche (con tutto che l'accessione del Borbone al trono di Francia e la presenza del mite Gregorio XIV ...
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COLLETTA, Pietro
Alfonso Scirocco
Nacque a Napoli il 23 genn. 1775 da Antonio, avvocato, e da Maria Saveria Gadaleta, terzo di sette figli. Di indole vivace e ribelle, fu poco seguito dai genitori. [...] concedeva il perdono per l'opera svolta contro i Borboni. Di contro, i negoziatori parvero curarsi poco degli interessi della 23 settembre, alloggiò col Pepe in una locanda, e prese casa per suo conto nel novembre, quando fu raggiunto dal figliastro ...
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GONDI, Alberto
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 4 nov. 1522, secondo figlio di Guidobaldo (detto Antonio) e di Marie-Catherine de Pierrevive.
Il padre proveniva da una famiglia di mercanti fiorentini [...] di un legame di fedeltà tra i Gondi e la casa reale.
Nel 1559 l'accidentale morte di Enrico II aprì per la Francia un periodo di barcamenandosi tra le fazioni che facevano capo ai principi di sangue, i Borbone, i Guisa e i Montmorency. Nel dicembre ...
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GIOACCHINO NAPOLEONE Murat, re di Napoli
Silvio de Majo
Joachim nacque il 25 marzo 1767 a Labastide-Fortunière (ora Labastide Murat) nel Quercy, sesto figlio di Pierre e di Jeanne Loubières, proprietari [...] a casa, G. lavorò come garzone in una drogheria e contemporaneamente frequentò gli ambienti giacobini di Cahors; Per estinguere il debito pubblico, enorme in epoca borbonica e cresciuto nel breve regno di Giuseppe, G. - seguendo un piano dello Zurlo ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
esercito
eṡèrcito (ant. essèrcito) s. m. [dal lat. exercĭtus -us, in origine «esercizio», der. di exercere «esercitare»]. – 1. a. Il complesso delle forze armate di uno stato: l’e. italiano; la formazione di un e.; guidare l’esercito. In senso...