LAZZARI, Pietro (anche Lazari, Lazeri, Lazzeri)
Leendert Spruit
Nacque a Siena il 16 ott. 1710. Mancano notizie sulla famiglia e la prima gioventù. Si formò nel collegio gesuitico di Firenze, dove ebbe [...] 'Index, allegando una Nota, e Saggio d'alcuni libri che potrebbono permettersi corretti, ed espurgati, che includeva le opere di Cartesio, Copernico e Galileo. Il papa accolse la proposta; dopo tre anni di lavoro preparatorio, il 13 giugno 1757 la ...
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CASTIGLIONI, Vittorio (Izhac, Haim)
Amedeo Tagliacozzo
Nacque a Trieste il 25 marzo 1840 da Moisè Davide Vita e Annetta Campos.
Il bisnonno paterno, pure di nome Moisè, toscano di origine, si era stabilito [...] invece investono direttamente la scienza dell'educazione. Un anno dopo vide la luce a Trieste Il trattato del metodo di Cartesio considerato dal punto di vista educativo. In questo piccolo saggio (39 pagine), l'autore affronta in maniera originale il ...
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GERINI, Giovanni Battista
Franco Cambi
Nacque a Vessalico, nell'Appennino ligure ora in provincia di Imperia, il 9 febbr. 1859 da Giovanni Battista e da Maria Raibaldi. Il G. si venne formando in Piemonte, [...] pensiero di autori italiani e stranieri, da J. Locke (Le dottrine pedagogiche di G. Locke, ibid. 1893) a I seguaci di Cartesio in Italia sul finire del secolo XVII e il finire del secolo XVIII (in Il Nuovo Risorgimento, 1899), al Vico, al Campanella ...
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BERNARDO da Bologna (al secolo Floriano Toselli)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bologna il 17 dic. 1699, da Bartolomeo e da Teodora Castelli. Dopo aver studiato nel collegio Panolini di Bologna, vestì [...] a Venezia, nel 1766, un trattato filosofico in tre volumi, violenta requisitoria contro tutta la filosofia moderna, da Cartesio a Leibniz, da Wolf a Newton, a Gassendi: la Institutio philosophica praemittenda theologiae, nunc Aristotelis et Ioannis ...
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PAOLO VI, papa, santo
Giovanni Maria Vian
PAOLO VI, papa, santo. – Nacque a Concesio, piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897, secondogenito di Giorgio Montini e di Giuditta [...] opere francesi che pubblicò con sue introduzioni presso l’editrice Morcelliana di Brescia: nel 1928 i Tre riformatori: Lutero Cartesio Rousseau di Jacques Maritain (al quale restò sempre legato) e nel 1934 La religione personale del gesuita Léonce de ...
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CORSINI, Edoardo (Odoardo)
Ugo Baldini
Nacque da Pellegrino il 4 ott. 1702 a Fellicarolo di Fanano (Modena) e fu battezzato con il nome di Silvestro, mutato poi all'ammissione tra gli scolopi in Eduardus [...] , ed imposta l'esposizione di filosofia naturale in modo storico-eclettico; comunque i suoi autori moderni sono ancora Cartesio e Gassendi, ed assunte ad indice dell'adeguamento della cultura filosofico-scientifica toscana del primo Settecento ai ...
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Invidia
Gustavo Pietropolli Charmet
Introduzione
Dal punto di vista del sentire comune, e nell'opinione generale, l'invidia è sempre stata considerata un vizio, e tra i più deplorevoli. Sappiamo inoltre [...] vantaggio, di retrocedere, di perdere terreno.
Altri filosofi hanno contrapposto l'invidia all'ammirazione, come per esempio Cartesio, oppure al sentimento della misericordia, "l'amore che gode del bene altrui e si rattrista invece dell'altrui ...
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CONTI, Augusto
Mario Themelly
Nacque a San Pietro alle Fonti, fraz. di San Miniato (Pisa), il 6 dic. 1822 da Natale e Anna Passetti. Nelle scuole di quel comune trasse "dallo studio dei poeti e dalla [...] pensiero: quella dei dottori che si conclude con Tommaso e con Dante; l'epoca della Riforma, iniziata con Lutero e Cartesio e culminante nel criticismo kantiano che "rode tuttora le viscere della scienza"; quindi l'epoca dei rinnovamento che la sua ...
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CAPASSO, Nicola
Raffaele Ajello
Nacque il 13 sett. 1671 a Grumo Nevano (presso Aversa) da Silvestro e da Caterina Spena. Andò giovanissimo a Napoli dove, sotto la guida di uno zio paterno, sacerdote, [...] tale opera, secondo Giannone, gli confermò la validità di una lettura tutta metodologica ed epistemologica di Cartesio, e rafforzò il suo orientamento critico, decisamente antimetafisico e fondamentalmente relativistico. Ma se tale interpretazione di ...
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LUCHI, Bonaventura
Antonino Poppi
Nacque a Brescia il 16 ag. 1700, primogenito di Faustino e Barbara Alessandri (solo nel 1816 la famiglia ottenne dal governo austriaco il riconoscimento di una pseudo [...] era formato nella scolastica scotista, corredata però da una buona conoscenza degli orientamenti del pensiero moderno (da Cartesio, Hobbes e Spinoza all'illuminismo anglo-francese).
Pur quasi tutte di occasione, le opere a stampa sono significative ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...