DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] rilancio gassendiano) ad Epicuro e (forse raggiunto dal rumore dell'insurrezione atomistica scoppiata in Francia anche contro Cartesio) mostra simpatia per Democrito, cita con riverenza Lucrezio. Riconducibile, altresì, al filone Epicuro-Lucrezio la ...
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Ospedale
Anna Laura Palazzo
Eugenia De Luca
Antonino Iaria
Il termine ospedale (derivato del latino hospitale, neutro sostantivato dell'aggettivo hospitalis, "ospitale", con il senso di "alloggio [...] rendere necessaria la costrizione per ristabilire l'ordine morale perduto. Fattosi autonomo oggetto di studio e liberato, con Cartesio, dalla servitù nei confronti dell'anima, il corpo ne accolse le facoltà, radicandole nella propria materialità. Con ...
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GIAN GASTONE I de' Medici, granduca di Toscana
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 25 maggio 1671, terzogenito del granduca Cosimo III e di Margherita Luisa, figlia di Gastone duca d'Orléans e di Margherita [...] dal 1735, e Alessandro Politi, professore di lingua greca e di belle lettere. L'eclettismo filosofico che mirava a conciliare Cartesio, Galileo, l'atomismo di Gassendi (nel 1727, a cura di Niccolò Averani, usciva a Firenze l'Opera omnia di Gassendi ...
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La coscienza e i suoi fondamenti biologici
Mario Manfredi
Per la neurologia clinica, la coscienza è un parametro semeiotico obiettivabile e misurabile, definibile come la consapevolezza di sé e dell’ambiente [...] , per cui tutta la materia è dotata di attività mentale). Nel dualismo (che ha avuto il più illustre sostenitore in Cartesio, secondo il quale gli animali erano macchine) resta contraddittoria l’azione dello spirito sugli atomi di carbonio e ossigeno ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] con la nettezza che ci si attenderebbe la distanza che separava le sue dalle loro ricerche. Non tutti almeno: Huygens - il cartesiano Huygens - sì; ma non, per esempio, Newton, non Hooke, non Oldenburg, non in genere gli uomini della R. Society. Non ...
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La riforma della dialettica hegeliana
Biagio de Giovanni
Per La riforma della dialettica hegeliana si intende una serie di scritti compresi tra il 1904 e il 1912, raccolti da Giovanni Gentile, con quel [...] .
A. Del Noce, Giovanni Gentile. Per una interpretazione filosofica della storia contemporanea, Bologna 1990.
A. Del Noce, Da Cartesio a Rosmini. Scritti vari, anche inediti, di filosofia e storia della filosofia, a cura di F. Mercadante, B. Casadei ...
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Francia
Romain Descendre
Jean-Louis Fournel
Xavier Tabet
Jean-Claude Zancarini
Non esagera M. quando scrive: «La corona e gli re di Francia sono oggi più gagliardi, ricchi e più potenti che mai fussino» [...] governo, ma anche sulla natura umana – suggerisce inoltre un’analisi che vada da Michel de Montaigne e Pierre Charron fino a Cartesio e a quel curioso apologeta di M. che fu Louis Machon (→): questi, a metà Seicento, loda M. per aver svelato il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo scetticismo moderno ha caratteri diversi da quello antico, anche se trae impulso dalla [...] dalla serena atmosfera classica degli scettici greci o romani. I “dogmatici” con i quali si confronta Bayle sono innanzitutto Cartesio e i cartesiani, di cui viene contestato il criterio dell’evidenza intellettuale come strumento di accesso a verità ...
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Croce e la Spagna
Stefania Pastore
Il viaggio in Spagna e la nascita dell’ispanismo italiano
Del suo primo incontro con la Spagna il giovane Benedetto Croce lasciò un taccuino di viaggio, in cui annotò [...] europea, non ha contribuito con idee, come altri popoli [...] Cervantes, Velázquez, ecc. sono geni artistici, ma non sono Cartesio o Hegel (p. 369).
Ugualmente significativo a tale proposito era quanto rinfacciava all’amico Américo Castro (1885-1972 ...
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Neurofilosofia
Patricia S. Churchland
Paul M. Churchland
Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, dell'attenzione, della memoria, dell'apprendimento, del linguaggio, del [...] (il primo dei quali fu forse Thomas Huxley, illustre collega di Charles Darwin) a mettere da parte il dualismo cartesiano, o 'della sostanza', a favore di una concezione denominata 'dualismo della proprietà' o 'epifenomenalismo'. Questa scuola di ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...