Galilei, Galileo
Paolo Galluzzi
Il padre della scienza moderna
Nel Seicento il grande scienziato e filosofo Galileo Galilei ha confermato con le sue osservazioni astronomiche, condotte con il cannocchiale, [...] movimento compiendo una serie di ricerche innovative che hanno aperto la strada ai successivi lavori di Cartesio e Newton.
Combinando abilmente ragionamento matematico ed esperimenti ingegnosi, Galileo dimostrò che, contrariamente a quanto sostenuto ...
Leggi Tutto
FURLANI, Giuseppe
Paolo Taviani
Nato a Pola il 10 nov. 1885 da Francesco e Luigia Damiani, si laureò in giurisprudenza nel 1908 e in filosofia nel 1913 all'università di Graz. In seguito soggiornò a [...] sarebbe giunta ad Avicenna da un filologo greco a noi sconosciuto, e molto sarebbe assomigliata al cogito, ergo sum cartesiano (La psicologia di Barhebreo, secondo libro, in Riv. degli studi orientali, XIII [1931], pp. 301-362; Barhebreo sull'anima ...
Leggi Tutto
DE VECCHI, Girolamo
Pietro Messina
Di origine senese, nacque nei primi decenni del sec. XVII.
Abbiamo pochissime notizie della sua vita fino al 1655: laureatosi in utroque iure, divenne prima referendario, [...] si poteva ritenere soddisfatti della facoltà teologica e nell'estate seguente ottenne dall'università la condanna dell'insegnamento di Cartesio.
Nelle informazioni di carattere politico e militare che inviava a Roma, il D. non mancava mai di inserire ...
Leggi Tutto
DE CRISTOFARO (Cristoforo), Giacinto
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli nel 1664 (secondo alcuni anche parecchi anni prima, addirittura nel 1650, seguendo il Minieri Riccio) dal noto avvocato Bernardo [...] cioè scopre il modo di passare alla combinazione e costruzione delle equazioni cubiche e quadratiche senza seguire il metodo cartesiano di togliere il secondo termine. Ebbe le lodi anche del Guglielmini, del Magliabechi e dell'Accademia delle scienze ...
Leggi Tutto
DAVANZATI, Giuseppe Antonio
Jean-Michel Sallmann
Nacque il 29 ag. 1665 a Bari da Lorenzo, patrizio fiorentino, e da Eugenia Celia, nobile originaria di Atene.
I Davanzati costituivano un potente gruppo [...] cultura vasta e spregiudicata, perché non esitò a sostenere le sue argomentazioni con il ricorso a filosofi come Galilei e Cartesio. Ma restava anzitutto uomo di Chiesa con tutte le ambiguità connesse. Così, se negava l'esistenza dei diavoli, incubi ...
Leggi Tutto
RICCARDI, Alessandro
Dario Luongo
RICCARDI, Alessandro. – Nacque il 15 marzo 1678 da Francesco, originario di Fondi.
Dopo la prematura morte del padre, fu affidato alla tutela del nonno Alessandro. [...] , p. 99). Secondo la testimonianza giannoniana, era frequente che, durante quegli incontri, Riccardi commentasse le opere di Cartesio (ibid., p. 120): segno dell’influenza esercitata sul giurista napoletano dal filosofo di La Haye. Dalla Vita risulta ...
Leggi Tutto
MUSITANO, Carlo
Cesare Preti
– Nacque a Castrovillari, in Calabria, il 5 gennaio 1635 da Scipione e da Laura Pugliese.
Spinto dai genitori verso la vita ecclesiastica, nella cittadina calabrese – presso [...] infarcita di echi di paracelsismo e di mostrare un’ingiustificata e assai sospetta stima per le poco ortodosse teorie di Cartesio.
L’attacco, pur se estremamente superficiale e per molti versi inadeguato, era però, dato il clima, tanto insidioso da ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Modelli meccanici e vitalistici orientano le ricerche biologiche secentesche. Lo studio [...] ’origine divina della vita, riconduce i processi di generazione spontanea a germi creati da Dio al momento della creazione. Cartesio spiega la generazione spontanea come l’opera del calore che agisce sul corpo in putrefazione e agita le particelle di ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella vita musicale il Seicento segna un momento cruciale e apparentemente [...] anche una nuova e moderna pratica di speculazione teorica e scientifica sulla musica. L’impegno dei filosofi (come Cartesio) di ricondurre entro un sistema razionale la teoria degli affetti, che discende dalla magia naturale del Cinquecento, si ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Daniele Ruini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’ Encyclopédie definisce cosmopolitain il cittadino dell’universo, colui che per definizione [...] viene diagnosticato il nuovo valore da dare all’espressione “uomo dotto” dopo le esperienze di Francis Bacon, Renato Cartesio e Galileo Galilei, veri innovatori della cultura europea. Per l’Italia si auspica ancora un rinnovamento della lingua che ...
Leggi Tutto
cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...