BERTINI, Giovanni Maria
Virginia Cappelletti
Nacque a Pancalieri (Torino) il 3 ag. 1818, da Giovanni Battista, agiato proprietario, e da Rosa Ruscazio. Intorno al 1827 si trasferì con la famiglia a [...] della scelta tra una carriera universitaria e una professionale (Talamo, pp. 290-325)
Del 1858 è la memoria Schiarimenti sulla dottrina cartesiana (Mem. della R. Acc. delle scienze di Torino, XVIII [1859], pp. 153-171), in cui il B. sosteneva che la ...
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GRASSI, Ernesto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Milano il 2 maggio 1902 da Giovanni Battista e da Caterina Luce. Compì gli studi nella città natale, dove fu allievo di P. Martinetti ed entrò in contatto [...] costituisce un tutt'uno con la realtà: non ne fa un oggetto di rappresentazione distaccata, come suggerisce l'immagine cartesiana della razionalità, ma ne è da una parte espressione e dall'altra strumento per padroneggiarla. La priorità della ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] intrinseche, ma per il sentimento della loro comune utilità e necessità. La concezione razionalistica della g. originatasi dalla riforma cartesiana trova la sua alta espressione in G. Leibniz, per il quale la g. fondata su considerazioni di utilità e ...
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Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate [...] ma come insieme di potenzialità ancora inesplorate di un "sé" assai più ricco e complesso dell'"io" della filosofia cartesiana. In questo quadro polemico e programmatico insieme va pure inteso uno dei concetti più complessi e anche più fraintesi del ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] più concepita come modificazione spirituale, ma ridotta a fenomeno fisico e meccanico, l'abitudine è paragonata dalla scuola cartesiana a una sorta di automatismo), dell'empirismo inglese (D. Hume, che rappresenta l'apice di tale tradizione, sostiene ...
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equazione
equazióne [Der. del lat. aequatio -onis "uguaglianza, uguagliamento", da aequare "uguagliare"] [LSF] Uguaglianza tra due espressioni (il primo e il secondo membro dell'e.) contenenti una o [...] della curva o della superficie in un dato riferimento; a seconda della natura di quest'ultimo, si parla di e. cartesiana, polare, in coordinate cilindriche, in coordinate sferiche della linea o della superficie: v. curve e superfici: II 73 f sgg ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] soprattutto, dalla tradizione aristotelica imperante nelle scuole. Ma già in Descartes la distinzione diventa labile: la fisica cartesiana, e razionalista in genere, non possiede la forte attitudine alla sperimentazione preponderante in Galileo, e i ...
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Pragmatismo
Antonio Santucci
di Antonio Santucci
Pragmatismo
sommario: 1. Introduzione. La problematica ‛peirciana'. 2. Il pragmatismo di James. 3. Dewey e la teoria dell'indagine. 4. La filosofia europea [...] 1868 sul ‟Journal of speculative philosophy", in cui aveva proceduto alla critica dell'intuizionismo dominante nella tradizione cartesiana ed empiristica. Non c'è una conoscenza ‟prima" o ‟intuitiva", perché ciò produrrebbe un dualismo insuperabile ...
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LAMA, Bernardo Andrea
Andrea Merlotti
Nacque probabilmente a Napoli, intorno al 1685. Le notizie sulla famiglia e sui suoi primi anni sono pressoché nulle. C. Denina lo dice calabrese, ma il L. nelle [...] già suo professore nel seminario di Napoli, del quale erano note le battaglie antigesuitiche, sorte in particolare per i suoi insegnamenti cartesiani.
Oltre che a lui, a Roma il L. si legò ad altri due personaggi destinati a incidere non poco sul suo ...
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Etica
Pietro Piovani
di Pietro Piovani
Etica
sommario: 1. Introduzione. 2. Alla ricerca dell'oggettività dei valori. 3. Mobilità, relatività, storicità. 4. Autonomia e ambiguità. 5. Logica del disordine [...] tener conto di una bidimensionalità del conoscere che mal si concilia con ogni residuo razionalismo intellettualistico d'impronta cartesiana; ma la nuova dimensione conoscitiva va tenuta presente come dato ineliminabile da cui ormai la filosofia non ...
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cartesianismo
carteṡianismo (o carteṡianéṡimo) s. m. [dal fr. cartésianisme]. – Il sistema filosofico di Cartesio (v. cartesiano); le tendenze che ne derivano; il periodo della storia della filosofia i cui problemi appaiono precipuamente determinati...
cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...