In filosofia, la dottrina che, nel rapporto di dipendenza di un fenomeno da un altro fenomeno, vede soltanto una ‘causa occasionale’ rispetto all’unica causa reale costituita dall’azione dell’universale [...] principio divino. In particolare, o. è il complesso di dottrine che, dopo la distinzione cartesiana delle due sostanze (res cogitans e res extensa), cercò di spiegare il rapporto tra psichico e corporeo, e che viene perciò anche chiamato più ...
Leggi Tutto
Filosofo (Salvetatde-Blanquefort, Lot-et-Garonne, 1632 - Parigi 1707), cartesiano; famose le sue lezioni a Tolosa (1665), a Montpellier (1671) e a Parigi (1681). R. è autore di un Système de philosophie [...] (1690), che rappresenta una delle prime e delle poche esposizioni "sistematiche" (logica, metafisica, fisica e morale) della filosofia cartesiana. Nel 1699 fu chiamato a far parte dell'Académie royale des sciences. L'Usage de la raison et de la foi ( ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La sostanza e il dogma dell¿Eucaristia
A.R. Capoccia
La sostanza e il dogma dell’Eucaristia
La concezione ilemorfica aristotelico-tomistica considera [...] tra l’altro, la tesi dell’identificazione di sostanza e quantità, non sfuggirono le problematiche teologiche implicite nella concezione cartesiana dell’estensione. Nel maggio del 1647, infatti, l’Università di Caen emanò un documento in cui le idee a ...
Leggi Tutto
Matematico e filosofo (Saint-Malo 1698 - Basilea 1759), uno dei maggiori illuministi francesi. Presto famoso per i suoi studî matematici, fu accolto venticinquenne all'Académie des sciences di Parigi e [...] dottrine di I. Newton (Essai de cosmologie, 1750), M. ne difese la concezione gravitazionale contro l'antica ipotesi cartesiana del vortice, e confermò, con la spedizione scientifica in Lapponia da lui diretta, la tesi newtoniana dello schiacciamento ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] alle varie sensazioni, o che sono in grado di sollecitare risposte differenti. La Mettrie afferma, tuttavia, che l'ipotesi cartesiana secondo la quale gli animali sono "mere macchine" è assurda e, nella sua prima opera, fa appello alla nozione ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Le specie, il tempo, la storia
Phillip R. Sloan
Le specie, il tempo, la storia
Nel XVIII sec. i problemi di classificazione e di ordinamento di forme polarizzarono [...] , la Terra poi si consolidò in una serie di strati costituiti da componenti di diversa densità delle tre forme cartesiane della materia. In seguito al successivo processo di riscaldamento del Sole e di rarefazione e condensazione dell'atmosfera, si ...
Leggi Tutto
Filosofo, nato a Milano il 27 marzo 1903; prof. di filosofia teoretica nell'università di Pavia (dal 1949) e nell'università cattolica del S. Cuore di Milano (dal 1951). Sostiene una "metafisica neoclassica, [...] , Brescia 1946; La funzione metodologica dell'unità dell'esperienza, Milano 1946; Studi sulla filosofia dell'età cartesiana, Brescia 1947; Dal problematicismo alla metafisica, Milano 1952; Indagini di struttura sul gnoseologismo moderno, Brescia 1952 ...
Leggi Tutto
Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] lo scritto Gedanken von der wahren Schätzung der lebendigen Kräfte (1747), tentando un accordo tra le posizioni della fisica cartesiana e il dinamismo leibniziano. Fino al 1754 i suoi studî vertono principalmente su questioni di geofisica ed è del ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Corpi, materia e spazio
Roger Ariew
Eric P. Lewis
Corpi, materia e spazio
Autore di un trattato filosofico di grande successo, 'storico del re' [...] alla filosofia di Descartes non si estese alla spiegazione di tutti i fenomeni fisici. Egli, per esempio, rifiutò la teoria cartesiana della visione, a vantaggio di una dottrina che a suo parere risaliva a Epicuro, ma che in realtà sembra molto ...
Leggi Tutto
Rorty, Richard
Antonio Rainone
Filosofo statunitense, nato a New York il 4 ottobre 1931. Laureatosi nel 1956 a Yale, dal 1961 al 1981 ha insegnato alla Princeton University; dal 1982 insegna alla University [...] ermeneutici continentali.
La filosofia analitica non è altro, secondo R., che una versione aggiornata delle teorie della conoscenza cartesiana, lockiana e kantiana, alle quali risalirebbe l'immagine della mente come una sorta di specchio in grado di ...
Leggi Tutto
cartesianismo
carteṡianismo (o carteṡianéṡimo) s. m. [dal fr. cartésianisme]. – Il sistema filosofico di Cartesio (v. cartesiano); le tendenze che ne derivano; il periodo della storia della filosofia i cui problemi appaiono precipuamente determinati...
cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...