Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Carlo Cattaneo
Tiziano Raffaelli
L’opera di Carlo Cattaneo, che spazia in vari campi del sapere, è pervasa da un profondo interesse per le attività economiche e per il loro impatto sull’intera vita [...] 1969).
La polemica con René Descartes non coinvolge solo il metodo geometrico-deduttivo, ma anche un altro cardine della filosofia cartesiana, dal quale pure l’economia andava prendendo le mosse: l’idea dell’individuo isolato, che trova in sé ragioni ...
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ZANOTTI CAVAZZONI, Francesco Maria
Gaspare Polizzi
– Nacque a Bologna il 6 gennaio 1692, ultimo di otto figli di Giovanni Andrea Cavazzoni (v. la voce in questo Dizionario), che assunse il cognome dello [...] assumere dalla geometria, né dalla meccanica altro, che le proposizioni più note, e più comuni».
Vi si sostiene la tesi cartesiana, secondo la quale la forza viva si misura moltiplicando la massa di un corpo per la velocità, contro quella leibniziana ...
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individuazione, principio di
Criterio o elemento della determinazione ontologica dell’ente singolo che rende ragione della sua unità e indivisibilità e quindi della differenziazione di due cose l’una [...] via via emancipandosi rispetto all’aristotelismo dipendono, comunque, dagli ambiti di interesse delle varie scuole: la filosofia cartesiana, dominata dall’atto del cogito, in sé stesso individuante, sembra abbandonare la questione del principio di i ...
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Port-Royal (o Port-Royal-des-Champs)
Port-Royal
(o Port-Royal-des-Champs) Monastero della regione parigina nella valle della Chevreuse, presso l’odierno centro di Trappes.
Storia del monastero
Il [...] l’arte di pensare: ➔ Logica di Port-Royal). In tali opere si ha la formulazione di una logica d’impostazione cartesiana che, non essendo ancora pubblicati i testi logici di Descartes (le Regulae ad directionem ingenii saranno pubblicate, postume, nel ...
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Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici [...] di qualsiasi fondamento, sulla base delle loro analisi linguistiche, il tradizionale dualismo mente-corpo di origine cartesiana. Nel corso degli anni, benché non sia venuto meno l’orientamento monistico della maggioranza dei filosofi analitici ...
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Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] francescano, e dettero luogo a interminabili discussioni. Delle soluzioni moderne del problema meritano un particolare rilievo quella cartesiana, che pone l’individuazione nel pensiero (se penso, sono), e quella rosminiana, che la pone nel sentimento ...
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Al pensiero e all'opera di Edmondo Husserl (1859-1939) si ricollega oggi un vasto movimento filosofico. Già per Hegel il termine di ufenomenologia" (cfr. la sua Fenomenologia dello Spirito) caratterizzava [...] (ontologia). Per M. Merleau-Ponty il valore essenziale della f. consiste nell'aver superato la rigida alternativa cartesiana fra soggettivismo e oggettivismo, e così nell'aver reso possibile un profondo rinnovamento della psicologia, basato sul ...
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STATISTICA
Luigi GALVANI
Corrado GINI
Ugo GIUSTI
Riccardo BACHI
. Secondo l'opinione più reputata il termine statistica deriva dall'italiano stato, statista, di uso comune presso i politici italiani [...] vengono a costituire, al limite, quella che si dice una "curva delle frequenze". Posto che y = ϕ (x) sia l'equazione cartesiana di tale curva, ϕ (x) dx denoterà la frequenza relativa degli elementi nei quali il carattere assume un valore compreso fra ...
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Filosofo, nato a Dysert, nella contea di Kilkenny (Irlanda), il 12 marzo 1685, da famiglia d'origine inglese. Nel 1700 entrò al Trinity College di Dublino, nel quale rimase poi come maestro (successivamente [...] non hanno nessuna esistenza (qui viene, così, combattuta la dottrina scolastica dell'astrazione e insieme il razionalismo della scuola cartesiana). Affermando che ciò ch'esiste è sempre qualcosa di particolare, il B. rinnova la tesi nominalista. La ...
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MENDELSSOHN, Moses
Enzo Bonaventura
Filosofo, nato a Dessau il 6 settembre 1729 da povera famiglia ebraica; a 14 anni seguì a Berlino il suo maestro di Talmüd, rabbino Fraenkel. Acquistata una vasta [...] , perché, appunto in quanto perfettissimo, la sua esistenza non può dipendere da altro; 2. una prova a posteriori, di derivazione cartesiana: io esisto, ma, essendo imperfetto, non esisto da me solo, debbo avere la mia ragion d'essere fuori di me ...
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cartesianismo
carteṡianismo (o carteṡianéṡimo) s. m. [dal fr. cartésianisme]. – Il sistema filosofico di Cartesio (v. cartesiano); le tendenze che ne derivano; il periodo della storia della filosofia i cui problemi appaiono precipuamente determinati...
cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...