ASTORINI, Elia
Mario Rosa
Nacque il 3 genn. 1651; è incerto se a Cirò, feudo degli Spinelli principi di Tarsia che lo protessero nelle ultime fortunose vicende della sua vita (Zavarroni), o ad Umbriatico [...] 1700, che ad opera del Tremigliozzi costituì una convinta difesa del metodo sperimentale degli Investiganti contro la metodologia cartesiana. A Bari conobbe il Gimna, che sarà il suo più diffuso biografo, al quale avrebbe mostrato vari suoi ...
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necessita
necessità
Carattere, qualità di ciò che è essenziale e necessario.
La necessità nel pensiero antico e medievale
Nel mondo greco la n. corrisponde al termine ἀνάγκη, adoperato inizialmente [...] con Hobbes già si delinea il tentativo di spiegare su questa base gli stessi movimenti della psiche (cioè della cartesiana sostanza pensante), secondo la prospettiva che sarà adottata nel sec. 18° dai materialisti francesi. Nella filosofia spinoziana ...
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BORGONDIO, Orazio
Paolo Casini
Nacque a Saiano, presso Brescia, da Giuseppe, nobile bresciano, e da Francesca Parma il 7 (secondo altri il 19) ottobre 1675.
Dopo le prime scuole entrò nella Compagnia [...] dei moti "meccanici" esterni ed interni degli organismi, che era entrata nel vivo del dibattito scientifico con la divulgazione della fisica cartesiana e soprattutto con il classico De motu animalium:di G. A. Borelli (1680-81), e che già ai primi del ...
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ROCCA, Giovanni Antonio
Marica Roda
– Nacque a Reggio Emilia il 31 ottobre 1607 dal conte Ercole e da Laura Ruffini.
Rimasto orfano di padre nel 1610, lo zio materno Flaminio, personaggio in vista della [...] , tra gli altri – fu in grado di comprendere e apprezzare prima di molti la novità rappresentata dalla Géometrie cartesiana (Leyde 1637), fondata proprio sul calcolo algebrico. Come attesta l’intensa e abbondante corrispondenza, negli anni Trenta e ...
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GALIZIA (Galazia), Nicola
Raffaella De Rosa
Nacque a Napoli il 20 nov. 1663. Giureconsulto, matematico e letterato, fu tra gli amici di Giambattista Vico e come lui fu a lungo perseguitato in gioventù [...] di Euclide (Augusta 1715) in cui l'autore - fanatico seguace della geometria antica e oppositore della geometria cartesiana - proponeva la soluzione al complesso problema mai sciolto dagli antichi geometri. Conosciuta anche come "problema di Delo ...
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razionalismo
Termine utilizzato per designare indirizzi filosofici incentrati su teorie della realtà e del pensiero intesi, in quanto ‘razionali’ o ‘intelligibili’, come conoscibili in senso completo [...] identificata non soltanto con il rigido modello delle dimostrazioni scientifiche della fisica meccanicistica newtoniana, della logica cartesiana o geometrica (adottato per es. nell’esposizione ‘euclidea’ del De cive di Hobbes), ma improntato anche ...
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ortogonalita
ortogonalità in geometria elementare è sinonimo di → perpendicolarità. Nella sua accezione più semplice il termine è riferito a due rette di un piano che si intersecano formando quattro [...] [−1, 1] e i polinomi di → Legendre rispetto alla distribuzione di probabilità uniforme nell’intervallo [−1, 1].
☐ In geometria cartesiana, un sistema di riferimento è ortogonale, se tali sono i suoi assi.
☐ In algebra lineare, è detta ortogonale una ...
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epoche
epochè
Traslitt. del gr. ἐποχή. Termine che indica la «sospensione del giudizio» mediante la quale ci si astiene dall’affermare o dal negare, evitando di assumere come date realtà la cui conoscenza [...] e poi in ed. postuma tedesca (1950), il concetto di e. fenomenologica viene ulteriormente precisato in riferimento alla metafisica cartesiana come: «porre fuori valore ogni presa di posizione di fronte al mondo oggettivo dato e, in special modo, ogni ...
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Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] dell’a. immortale. Il problema dell’a. nel suo rapporto con il corpo viene posto in nuova forma nella filosofia cartesiana: dedotta dal cogito – e dalla sua autonomia rispetto a ogni attività sensibile – l’esistenza di una res cogitans di cui ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] la corrente logica riprende il sopravvento con la Grammaire générale et raisonnée de Port-Royal (1676) della scuola cartesiana.
I secoli 18° e 19°
- Qualche nuovo concetto comincia a passare dalla dottrina grammaticale ebraica a quella occidentale ...
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cartesianismo
carteṡianismo (o carteṡianéṡimo) s. m. [dal fr. cartésianisme]. – Il sistema filosofico di Cartesio (v. cartesiano); le tendenze che ne derivano; il periodo della storia della filosofia i cui problemi appaiono precipuamente determinati...
cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...