Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] che troverà integrale applicazione da parte di D. Hume. Presupposto dell'indagine è il principio, di derivazione cartesiana, che avere un'idea significa percepirla attualmente, cioè esserne consapevoli, così che per L., essendo alcune idee ...
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Scienza che studia il pianeta Terra con riferimento alla sua composizione, alla sua struttura e configurazione, alla sua superficie e ai processi che vi operano, cercando di giungere alla conoscenza dell’evoluzione [...] una successione cronologica di eventi e stabilì i principi fondamentali della stratigrafia; G. Leibniz, riferendosi alla teoria cartesiana della Terra come astro spento, ne interpretò più razionalmente il graduale raffreddamento e considerò le forze ...
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Psicologia
Luciano Mecacci
La prospettiva generale, accettata da una larga schiera di ricercatori e professionisti, secondo la quale si considera la p. degli albori del 21° sec., è quella di una scienza [...] fondati sull'idea di un soggetto universale, con caratteristiche normative di derivazione filosofica (la res cogitans cartesiana e l'Io trascendentale kantiano), e vengono valorizzati i percorsi individuali, impiantati in precisi contesti storico ...
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NEUROSCIENZE.
Giovanni Maria Flick
– Diritto penale. L’incontro del diritto penale con le neuroscienze: gli opposti estremismi. Cogito ergo sum o sum ergo cogito? Neuroscienze e libero arbitrio. Il [...] mente/corpo proprio nella sua proiezione diritto/fatto; accettando con umiltà il passaggio dal cogito ergo sum di cartesiana memoria al sum ergo cogito che nasce dalla consapevolezza attuale.
Personalismo e pluralismo: le neuroscienze nel percorso ...
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IDEA
Guido Calogero
. Il termine di ιδέα passò nel linguaggio filosofico già nell'età presocratica, quando, p. es., venne usato da Democrito per significare, in conformità del suo senso originario, [...] mnemonici del senso, e dalla loro "associazione" derivò tutto lo sviluppo del sapere umano; ma il Berkeley tornò alla cartesiana larghezza di significato, e chiamò "idee" anche le percezioni sensibili, che d'altronde non riflettevano per lui alcuna ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Kalam e filosofia naturale
Marwan Rashed
Kalām e filosofia naturale
Il rapporto tra Kalām e filosofia naturale è assai complesso e articolato; [...] un buon esempio contro questa posizione. Malebranche e i suoi seguaci teorizzarono l'occasionalismo entro una cornice galileiano-cartesiana e lo stesso Leibniz non se ne disfece mai completamente: l'occasionalismo si oppose in modo assoluto alla ...
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Politici ed economisti del primo Settecento – Introduzione
Giuseppe Ricuperati
Per comprendere appieno il significato e la portata delle proposte che emergono da questa antologia è necessario richiamare [...] attraverso lo studio di tutte le principali figure, delle loro opere e dei carteggi – in cui l’epistemologia cartesiana venne rivissuta alla luce della grande tradizione naturalistica meridionale, che aveva mantenuto una sua continuità, da Telesio, a ...
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GRANDI, Guido
Ugo Baldini
Nacque a Cremona il 10 ott. 1671 da Pietro Martire, ricamatore in oro, e Caterina Legati. Battezzato con il nome di Francesco Lodovico, lo mutò in Guido quando entrò tra i [...] ai galileiani, il vuoto e la discontinuità della materia; nel 1714 obiettò alle critiche di C. Galiani alla fisica cartesiana e scrisse che l'attrazione ristabiliva le qualità occulte aristoteliche; nel 1725 lo ripeté e nelle Instituzioni meccaniche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le osservazioni astronomiche condotte da Galilei con il telescopio svelano nuovi fenomeni [...] .
Il sistema del mondo newtoniano
Nello studio dei moti planetari il giovane Newton è meccanicista e adotta la nozione cartesiana di forza centrifuga, ossia, spiega i moti dei pianeti come la risultante della tendenza a recedere dal centro (forza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La nozione di esperimento mentale è relativamente recente, essendo stata coniata poco più [...] principio di conservazione dell’energia (forza viva) di contro alla “semplice” conservazione della quantità di moto sostenuta dai cartesiani. Per fare ciò Leibniz immagina, per esempio, due pendoli cui sono attaccati due corpi dello stesso peso. Se ...
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cartesianismo
carteṡianismo (o carteṡianéṡimo) s. m. [dal fr. cartésianisme]. – Il sistema filosofico di Cartesio (v. cartesiano); le tendenze che ne derivano; il periodo della storia della filosofia i cui problemi appaiono precipuamente determinati...
cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...