AMICO, Vito Maria
Roberto Zapperi
Di nobile famiglia, nacque a Catania il 15 febbr. 1697. Giovanissimo, nel 1713 entrò tra i benedettini, iniziando il noviziato nel convento di S. Nicolò l'Arena di [...] epigrafico e numismatico). A questa rinnovata consapevolezza di ricercatore l'A. arrivò sotto l'influenza della filosofia cartesiana e attraverso una diretta esperienza della cultura erudita europea tra il sec. XVII e il XVIII. Un interessante ...
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Whitehead
Whitehead Alfred North (Ramsgate, Kent, 1861 - Cambridge, Massachusetts, 1947) logico, matematico e filosofo inglese. Conseguita la laurea presso il Trinity College di Cambridge, insegnò nello [...] filosofia, è, secondo Whitehead, un «graduale avvicinamento delle idee di chiarezza e generalità». Contrariamente alla pretesa cartesiana di muovere da premesse evidenti, la filosofia deve prendere le mosse dalla complessa e multiforme esperienza ...
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relatività In fisica, in riferimento a un ente fisico o a un fenomeno, dipendenza delle proprietà o grandezze dal sistema di riferimento adottato. Tali grandezze o proprietà assumono significati e valori [...] a un osservatore O che le misuri; ed egli le misurerà, quelle spaziali, per es. sugli assi di una prefissata terna cartesiana, quella temporale su un suo orologio (cioè, in termini matematici, su un prefissato asse dei tempi). Siano x, y, z, t ...
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Relativismo e nuovi paradigmi filosofici
Aldo Giorgio Gargani
Premessa
Il relativismo si è originato nella cultura del continente europeo, ma oggi, all’inizio del 21° sec., esso costituisce uno dei [...] a dubitare che esistano alberi, rocce, stelle, altri uomini, altre cose. È soltanto la frattura epistemologica cartesiana fra sostanze estese e sostanze pensanti che ha generato la possibilità dello scetticismo moderno. La filosofia, secondo questa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La fisica nel Settecento: teorie e sperimentazioni
Marta Cavazza
Il proposito di ricostruire un quadro complessivo della fisica nell’Italia settecentesca è reso difficile dal carattere policentrico [...] della natura (i cieli, i corpi inorganici, le piante, gli animali e l’uomo). A questa concezione si mantennero fedeli i cartesiani. Rohault, nel suo Traité de physique, la definisce «la scienza che ci insegna le ragioni e le cause di tutti gli ...
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Maria Francesca Ghirga
Abstract
Viene trattato il tema dell’interesse ad agire quale requisito della domanda giudiziale previsto dall’art. 100 del c.p.c. e implicato dal bisogno di tutela che condiziona [...] , nella Francia del tempo precedente le grandi codificazioni napoleoniche, influenzata da tendenze razionaliste di matrice cartesiana e giansenista, che ispiravano la ricerca rispettivamente della chiarezza e dell’ordine anche in campo giuridico ...
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FORTUNATO da Brescia (al secolo Girolamo Ferrari)
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 1° dic. 1701, da Giovanni Ferrari e da Angela Maioni, in una famiglia originaria di Mantova e di stato "onesto". I suoi [...] della fisica newtoniana non fece però di F. un vero seguace epistemologico del suo modello; se venne abbandonando la fisica cartesiana (probabilmente anche per effetto di soggiorni a Venezia, e forse a Padova, nel 1738 e 1748, nel corso dei quali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra Seicento e Settecento si accende il dibattito sull’anima delle bestie, che affonda [...] e che si colorerà di sfumature razionaliste nel pensiero dei Lumi, giungendo fino a Leopardi.
Anima e materia: le origini cartesiane della questione
Descartes, in una lettera al marchese di Newcastle, del 23 novembre 1646, diceva che “non si è mai ...
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MONFORTE, Antonio
Federica Favino
– Nacque il 28 maggio 1644 a Laurito, nel Cilento, da un ramo della famiglia dei duchi feudatari di quella baronia fin dal XIV secolo.
Compiuti i primi studi a Potenza [...] indagare invece le cause reali dei moti planetari. Descritta l’origine del sistema solare in accordo con la cosmologia cartesiana, il M. tenta di accreditare la teoria della «circompulsione platonica» – che a Galileo era servita a ricondurre anche i ...
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Ramo, Pietro (fr. Pierre de la Ramee, latinizz. Petrus Ramus)
Ramo, Pietro
(fr. Pierre de la Ramée, latinizz. Petrus Ramus) Filosofo francese (Cuts, Vermandois, 1515 - Parigi 1572). Di modeste condizioni, [...] filologico, a costituire una costruzione alternativa alla cultura scolastica il cui impulso sarà presente anche in epoca cartesiana, allorché nel definirsi della Logica di Port-Royal (➔) (1662), saranno accolte alcune istanze teoriche e metodologiche ...
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cartesianismo
carteṡianismo (o carteṡianéṡimo) s. m. [dal fr. cartésianisme]. – Il sistema filosofico di Cartesio (v. cartesiano); le tendenze che ne derivano; il periodo della storia della filosofia i cui problemi appaiono precipuamente determinati...
cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...