GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] chi gliel'aveva raccontata oralmente, in un gioco di emulazione e di umiltà al tempo di Pontano, tra le carte di Leonardo da Vinci e nel Lazarillo de ; G. Petrocchi, Masuccio G. e la narrativa napoletana del Quattrocento, Firenze 1953 (rec. di M. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La costituzionalizzazione del processo penale
Giorgia Alessi
Il minimalismo dei lumi e le sue aporie
La prospettiva minimalista con cui i lumi guardarono all’orizzonte del penale d’ancien régime e alle [...] e soprattutto baronali. Queste avevano buon gioco a spingere l’inquisito a rinunziare a riscontro negli articoli delle carte costituzionali della Rivoluzione francese costituzione della Repubblica napoletana del 1799, elaborato da Pagano, ora membro ...
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PRETI, Mattia, detto il Cavalier Calabrese
Rosanna De Gennaro
PRETI, Mattia, detto il Cavalier Calabrese. – Terzo di sei figli, nacque a Taverna, in Calabria, il 25 febbraio 1613 da Cesare e da Innocenza [...] Calenne, 2013, p. 76 nota 36). Da ciò l’ipotesi di un breve apprendistato avvenuto Gioco di dama, Oxford, Ashmolean Museum; Giocatori di carte De Dominici, Vite de’ pittori, scultori ed architetti napoletani (1742-1745), a cura di F. Sricchia Santoro ...
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DE LUCA, Giovanni Battista
Aldo Mazzacane
Nacque a Venosa (prov. di Potenza) nel 1614, da Antonio ed Angela Giacullo. Nella famiglia si era già definita una propensione per la vita religiosa, l'attività [...] presso le principali corti napoletane.
Fu un'esperienza determinante nella sua formazione: da essa egli trasse non dell'ombre (Roma 1674), dedicato a illustrare le regole d'un gioco di carte spagnolo assai in voga nell'alta società, ancora a Roma nel ...
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FRANCESCO I d'Este, duca di Modena e Reggio
Marina Romanello
Nacque il 6 sett. 1610 da Alfonso III d'Este, futuro duca di Modena e Reggio, e da Isabella, figlia del duca Carlo Emanuele I di Savoia.
Alfonso, [...] debito era stato addossato alle finanze napoletane. Nel 1630 s'era cumulata, di una mossa diversiva, una esibizione un po' da parata che la Francia voleva fare pesare sulla e la Francia intendeva giocare tutte le sue carte per avere una successione ...
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Prima delle regioni
Massimo Montanari
La vocazione storica della cucina italiana non è di tipo regionale. Meglio precisarlo subito, a scanso di equivoci, poichè si è quotidianamente bersagliati da immagini [...] e anche – attraverso un gioco continuo di confronti – le convergenze napoletana si caratterizza per essere aperta anziché chiusa, supporto anziché involucro, ed è «danapoletani a differenza delle contemporanee carte francesi, organizzate attorno al ...
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GISULFO
Paolo Cherubini
Principe di Salerno, secondo di questo nome, nacque, probabilmente all'inizio del secondo quarto del sec. XI, da Guaimario (V) e da Gemma, principi longobardi di Salerno, secondo [...] nomina del successore. Giocò allora la carta della discordia tra i iniziò sotto il segno del tradimento (da parte degli Amalfitani, nei confronti dei quali Salerno in parafrasi, in Arch. stor. per le province napoletane, s. 3, XIX (1980), pp. 49 s., ...
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FIORAVANTI, Epifanio
Gino Benzoni
Nacque a Cesena il 12 luglio 1601, secondo dei cinque figli maschi di Ruggero e Vittoria Gennari, e fu battezzato come Anselmo.
D'un qualche prestigio locale la famiglia [...] giocando in piccolo all'ombra del grande gioco orchestrato, non senza ambiguità, da '"abate Bibò" (o, nelle carte in spagnolo, "abad Vivo") prov. napoletane, IV (1879), pp. 222, 230-233, 235 s., 482; Corrispondenze diplomatiche veneziane da Napoli, ...
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SPINOLA, Cornelio
Marina Montacutelli
– Figlio di Antonia Lomellini (quondam) Nicolò Antonietto e di Ascanio, tassato nell’avaria del 1593 per un patrimonio abbastanza consistente (34.166 lire) e del [...] economici locali e al gioco fazionario nella madrepatria.
Il da imporsi nel Regno di Napoli: un volume in folio di 849 carte 1707, Napoli 1955, passim; G. Coniglio, La crisi monetaria napoletana del 1622 in una memoria del tempo, in Partenope, II ...
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BRANCACCIO, Cesare
Roberto Zapperi
Nacque a Napoli verso il 1515 e doveva far parte della famiglia Brancaccio, fra le più cospicue della città. Studiò legge, si addottorò in utroque iure, conseguendo [...] ambasciatore dei Napoletani, rimasto ancora presso la corte imperiale, dello sleale modo di procedere di don Pedro, che da un lato ripresa della guerra, aveva tutto l'interesse a giocare ancora la carta dell'alleanza pontificia. Il B. si trovò così ...
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carta
s. f. [lat. charta (dal gr. χάρτης), che indicava dapprima il foglio di papiro, charta papyri, usato per scrivere, poi la pergamena, charta pergamena, e infine, dal medioevo, il tipo di carta moderna]. – 1. a. Prodotto industriale fabbricato...
napoletana
s. f. [dall’agg. napoletano]. – 1. Nel gioco del tressette, della calabresella e sim., il complesso formato dal tre, dal due e dall’asso dello stesso seme, che si «accusa» dopo la prima mano e vale per tre punti nel conteggio finale:...