Taormina Comune della prov. di Messina (13,2 km2 con 11.037 ab. nel 2008). Il centro è posto a 204 m s.l.m. su di un rilievo lungo la costa ionica, tra Capo S. Andrea e Capo Taormina. Ai piedi del Capo [...] . Andromaco (padre dello storico Timeo) vi raccolse i profughi di Nasso (358). T. passò poi in mano di Agatocle, dei Cartaginesi (315) e del tiranno Tindarione, che favorì lo sbarco di Pirro in questo punto dell’isola. Fece parte del regno di Gerone ...
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Regione storica e geografica del Portogallo, la più meridionale del paese. Una serie di rilievi la dividono a N dalla regione dell’Alentejo, digradando verso S fino alla piatta cimosa alluvionale che per [...] e la lavorazione della frutta secca. Centri principali: Faro, Lagos, Portimão e Taviro.
Abitata in un primo tempo dai Celti, dominata poi dai Cartaginesi, dai Romani e, con il 5° sec. d.C., dai Visigoti, l’A. dall’8° sec. appartenne agli Arabi. I ...
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Fiume appenninico del versante adriatico: è il maggior corso d’acqua del Piceno (110 km; bacino di 1400 km2). Ha origine nell’Alpe della Luna dai due rami sorgivi Meta e Auro, dai quali si denomina l’intero [...] greto presso la foce del fiume fu teatro di una battaglia fra i Romani, guidati dai consoli Marco Livio Salinatore e Gaio Claudio Nerone, e l’esercito cartaginese di Asdrubale, che tentava di unirsi alle forze di Annibale in Apulia. La sconfitta dei ...
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SUFETI (meno bene Suffeti; lat. sufētes, ebr. shōph'ṭīm)
Arnaldo Momigliano
Nome di magistrati fenici, noti particolarmente per Cartagine e per amministrazioni di località sotto influenza del sistema [...] l'introduzione di sufeti come magistrati supremi a Tiro in età ellenistica sia da considerarsi entro certi limiti un'influenza cartaginese. Con ciò non si esclude, anzi si ammette, che altre colonie fenicie, per esempio, Utica, abbiano avuto sin dall ...
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Spartano: fu uno dei dieci consiglieri (σύμβουλοι), che dopo la resa di Orcomeno, furono posti accanto al re Agide per controllarne l'operato; come tale fu presente alla battaglia di Mantinea (418 a. C.). [...] da tutti è ritenuto identico al nostro F.) era al comando di 30 navi mandate in aiuto di Siracusa contro i Cartaginesi; e sostenne anche Dionigi quando i Siracusani volevano abbattere la tirannide. Nel 392 (estate) F. si trovava all'istmo di Corinto ...
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Pirro re d'Epiro
Matilde Luberti
Figlio di Eàcida, nacque nel 319 a.C.; ancora fanciullo salì sul trono (307), ma ne fu discacciato quattro anni dopo, potendo ritornarvi soltanto nel 297, con l'aiuto [...] ad Ascoli di Puglia (280-279), non riuscì a strappar loro la pace. Più fortunata fu, subito dopo, la guerra contro i Cartaginesi in Sicilia, che cadde quasi tutta (tranne Lilibeo) in suo potere. Tornò quindi a Taranto per tentare di battere i Romani ...
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IVIZA (sp. Ibiza; A. T., 41-42)
Riccardo RICCARDI
Federico PFISTER
La terza, in ordine di grandezza, delle isole Baleari (v.), situata a un'ottantina di km. a SO. di Maiorca. Ha forma ellittica, con [...] è quello della sua colonizzazione come porto militare ed emporio commerciale (soprattutto per la pesca e per le saline) da parte dei Cartaginesi, che ebbe inizio verso il 654 a. C., durò sino al sec. II e ha lasciato le sue copiose vestigia nelle ...
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. Col nome di capo Ermeo (‛Ερμαία ἄκρα, Mercurii promuntorium) gli antichi designarono il promontorio con cui termina a nord la penisola che chiude a oriente il golfo di Cartagine (odierno Capo Bon o Ras [...] Qui nel giugno del 255 a. C. i consoli Servio Fulvio Petino e Marco Emilio Paolo si scontrarono con la flotta cartaginese che cercava di tagliar loro la strada. Essi avevano salpato dall'Italia probabilmente con lo scopo di collaborare con l'esercito ...
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METAGONIO (Μεταγώνιον o Μεταγωνῖτις, Metagonium)
Pietro Romanelli
Questo nome viene dato dagli antichi geografi ora a una città ora a un popolo, ora più frequentemente, e più esattamente, a un promontorio [...] con la Numidia), e città metagonitiche si dicevano, al tempo della seconda guerra punica, le colonie fenicie e cartaginesi situate da questa parte, fra il capo Bougaroun e le colonne d'Ercole. Esse costituivano allora probabilmente nei riguardi ...
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Capitano cartaginese, nato a Cartagine da un esiliato siracusano. Nel 214 a. C.. fu mandato da Annibale a Siracusa, insieme col fratello Ippocrate, per stringere alleanza col successore di Gerone, Geronimo. [...] di pace. Siracusa fu assediata da Marcello. Nel 212 E., sentendosi malsicuro a Siracusa, si trasferì con i rinforzi cartaginesi ad Agrigento. Quando questa città fu espugnata nel 211, fuggì a Cartagine. Ippocrate era morto di peste a Siracusa nel ...
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cartaginese
cartaginése agg. e s. m. e f. [dal lat. Carthaginiensis]. – Della antica città di Cartagine, colonia fenicia dell’Africa settentr., famosa per le lunghe e accanite guerre combattute con i Romani, le cosiddette guerre puniche (v....
punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....