Nobil uomo, arcivescovo di Eraclea, cappellano maggiore del re delle Due Sicilie, erudito, filosofo e archeologo, nato in Palermo il 25 febbraio 1729, ivi morto il 19 marzo 1817. Pur essendo ignaro d'arabo, [...] il falsario. Dettò, oltre a varie Orazioni, quattro Dissertazioni sull'antica storia di Sicilia nell'età sicula, greco-cartaginese, romana, bizantina e occidentale, raccolte da G. Capozzo nel volume secondo delle Memorie su la Sicilia, Palermo 1840 ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] parte del territorio di Cartagine alla metà del IV sec. a.C. Con il 300 a.C., accanto alle monete di zecca cartaginese antica, compare l'emissione, coniata nell'isola, Kore/protome per la quale si è ipotizzata una pluralità di zecche emittenti, in ...
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I siti della Magna Grecia: un panorama esemplificativo. Le subcolonie
Ernesto De Miro
Adele Anna Amadio
Giovanni Di Stefano
Nicola Bonacasa
Laura Buccino
Dieter Mertens
Agrigento
di Ernesto De [...] C.); c) periodo della libertà e della democrazia, che dopo una prima incerta forma oligarchica si protrasse sino alla distruzione cartaginese nel 406 a.C.; d) ricostruzione timoleontea nella seconda metà del IV sec. a.C. e periodo ellenistico; e) età ...
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Vedi SICILIA dell'anno: 1966 - 1997
SICILIA (v. vol. vii, p. 257)
E. De miro
p. 257). - Età preistorica. - Se appare ormai accertato che l'apparizione dell'uomo in S. si verifica assai prima della fine [...] 'antica Erice (v.), scavi condotti nel 1987 hanno fatto conoscere il lato occidentale della fortificazione elima (VII sec. a.C.), cartaginese (VI-IV sec. a.C.), medievale.
A Mozia (v.), l'isolotto fenicio distrutto dai Siracusani nel 397 a.C., una ...
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Vedi VOLUBILIS dell'anno: 1966 - 1997
VOLUBILIS (v. vol. VII, p. 1202)
M. Lenoir. E. Lenoir
Gli scavi condotti negli anni 1970-1985, pur se non hanno portato a un considerevole aumento della superficie [...] uno statuto municipale. La presenza di magistrature di tipo punico in una città dell'interno è il sintomo dell'influsso cartaginese, forse trasmesso da Lixus, che deve probabilmente essere posto in relazione con gli sforzi di espansione della grande ...
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Vedi LILIBEO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LILIBEO (Λιλύβαίον, Lilybaeum)
I. Marconi-Bovio
Era così chiamato in origine il capo (oggi Boeo) allo estremo S-O della Sicilia, che fronteggiava la Libia; [...] sepolta. Solo nel 397 a. C., dopo la distruzione di Mozia (Isola di S. Pantaleo), fu fondata la città dai Cartaginesi, che vi addussero i resti della popolazione moziese e, in seguito (250) quella selinuntina. L. fu fortificata in modo da costituire ...
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Gruppo di isole di fronte alla costa occidentale della Sicilia (37,5 km2); le principali sono Favignana, Marettimo e Levanzo. Sono un frammento dell’estrema punta della Sicilia a cui le congiunge (tranne [...] dall’uomo a iniziare dal Paleolitico superiore (➔ Levanzo; Favignana). Sono note per la vittoria della flotta romana su quella cartaginese (241 a.C.), che pose fine alla prima guerra punica. Appartennero dalla metà del 16° sec. ai Pallavicini-Rusconi ...
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MARCELLO, Marco Claudio (M. Claudius M. f. M. n. Marcellus)
Gaetano De Sanctis
Generale romano nell'età della seconda guerra punica. Nato nel 270 circa a. C., nipote di M. Claudio Marcello (console nel [...] fece sorgere il pensiero attuato già da Agatocle, vagheggiato da Pirro, e ripreso poi infelicemente da Regolo, di liberarsi dai Cartaginesi col portare la guerra in Africa. Sotto un altro rispetto circa il suo modo di comportarsi verso il nemico, M ...
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ILIPA (Ilâa)
Gaetano De Sanctis.
Piccola città iberica sita nelle vicinanze dell'odierna Alcalá del Río, poco a nord di Siviglia. Ivi pregso si combatté nel 207 a. C. l'ultima grande battaglia fra Romani [...] Asdrubale, figlio di Gisgone, che aveva ai suoi ordini Magone, il fratello di Annibale, e il principe numida Massinissa. I Cartaginesi erano forti di 50.000 fanti (alcuni ne dànno con esagerazione 70.000) e 4500 cavalli; i Romani di 45.000 ...
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OCAMPO, Florián
Cronista spagnolo, nato a Zamora forse nel 1499, morto verso il 1558. Della sua vita si sa assai poco: studiò alla scuola di E. A. di Nebrija ad Alcalá; fu nominato cronista di Castiglia [...] che conserva, anche a distanza di secoli, è quello della sua contaminazione di storia e di romanzo, specie per l'epoca cartaginese. Fu continuata da A. de Morales e da P. de Sandoval; ad essa attinsero largamente i cronisti posteriori. All'O. si ...
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cartaginese
cartaginése agg. e s. m. e f. [dal lat. Carthaginiensis]. – Della antica città di Cartagine, colonia fenicia dell’Africa settentr., famosa per le lunghe e accanite guerre combattute con i Romani, le cosiddette guerre puniche (v....
punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....