Generale e uomo politico romano (n. 235 - m. 183 a. C.); figlio di P. Cornelio Scipione (v.) console nel 218 a. C., nello stesso anno partecipò alla battaglia del Ticino, dove, secondo una tradizione, [...] la Spagna dalle forze cartaginesi. Eletto console per il 205, ebbe la provincia di Sicilia per la prosecuzione della guerra contro Cartagine; a tale scopo gli fu prorogato il comando per il 204, anno in cui salpò alla volta dell'Africa sbarcando ...
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Generale cartaginese (m. 203 a. C.), il più giovane dei tre figli di Amilcare Barca. Prese parte, agli ordini del fratello Annibale, all'invasione dell'Italia, e diresse l'agguato dei Cartaginesi nella [...] battaglia della Trebbia. A Canne comandava con Annibale il centro dell'esercito cartaginese. Inviato da Annibale a Cartagine per chiedere aiuti, ebbe l'incarico di condurre le truppe non in Italia, ma in Spagna, dove gli Scipioni avevano vinto presso ...
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Ecclesiastico (Baiona 1825 - Algeri 1892), professore di storia ecclesiastica alla Sorbona (dal 1854), vescovo di Nancy (1863); arcivescovo di Algeri (1867), intraprese un vasto movimento di assimilazione [...] dei Padri Bianchi e delle Suore Bianche (1868). Cardinale (1881) e primo primate della ristabilita sede di Cartagine, fondatore (1888) della società antischiavista, sebbene di convinzioni legittimiste, pose in esecuzione le direttive di Leone XIII ...
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Scrittore africano (sec. 6º), detto anche (erroneamente) Fulgenzio F.; seguì in esilio il suo maestro Fulgenzio vescovo di Ruspe, di cui scrisse la Vita (533 circa; giunta anonima, ma sicuramente di F.) [...] e per consiglio del quale si diede a vita ascetica a Cagliari; tornato in Africa nel 523, fu diacono a Cartagine e forse vescovo. Scrisse inoltre una Breviatio canonum e varie lettere, alcune delle quali sono veri trattatelli, importanti da un punto ...
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Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] , ancora pagano, e della cristiana Monnica, fu iscritto tra i catecumeni; compì gli studi in patria, a Madaura, poi a Cartagine: periodo da lui descritto come di abbandono alle passioni amorose. Da una concubina ebbe nel 372 un figlio, Adeodato. La ...
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Monaco (sec. 4º-5º) a Treviri. Fu sostenitore della dottrina nestoriana per cui Cristo avrebbe acquistato la divinità tramite la sua passione e la sua morte; fu espulso dalle Gallie, anche sotto l'accusa [...] di pelagianesimo. In Africa fu convinto da Agostino del suo errore, che ritrattò in un sinodo tenuto nel 426 a Cartagine e poco dopo nel Libellus emendationis. ...
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Uno degli artefici della grandezza cartaginese, diresse (verso la metà del sec. 6º a. C.) la guerra contro i Libî, poi in Sicilia (che conquistò in gran parte) e verso il 540 in Sardegna dove subì invece [...] una memorabile sconfitta, perdendo quasi tutto l'esercito. Condannato all'esilio per la sconfitta subita, rientrò in Cartagine con la forza, ma poi, sospettato di aspirare al regno, fu giustiziato. ...
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Filosofo greco (214-129 a. C.). Scolarco dell'Accademia, fu uno dei maggiori filosofi del suo tempo. Con Critolao e con Diogene di Seleucia partecipò nel 156 all'ambasceria inviata da Atene a Roma. Essendosi [...] limitato all'insegnamento orale, le sue dottrine gli sopravvissero solo attraverso gli appunti dei suoi scolari Clitomaco di Cartagine e Zenone di Alessandria. L'epicureismo e soprattutto lo stoicismo furono i bersagli polemici; di questo grande ...
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Sceneggiatore e regista cinematografico italiano (Taggia 1886 - Frascati 1973); dapprima critico cinematografico, esordì come regista nel 1913. Tra i suoi film: Marcia nuziale (1914); Un soir de rafie [...] Mimì (1947); Puccini (1952); Cavalleria Rusticana (1953); Madama Butterfly (1954); Casa Ricordi (1954); Casta Diva (altra ed., 1955); Cartagine in fiamme (1960). La moglie, Soava G. (Varsavia 1880 - Roma 1957), è stata tra le dive più popolari del ...
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Pittore (Kingston, New York, 1775 - ivi 1852). Nipote di Pieter V. (1687-1778), ritrattista di origine olandese, V. fu il primo pittore americano a studiare a Parigi, dove, dal 1796, soggiornò più volte. [...] linguaggio neoclassico, dipinse soggetti storici (Morte di Jane McCrea, 1804, Hartford, Wadsworth Atheneum; Mario sulle rovine di Cartagine, 1808, San Francisco, Young Memorial Mus.) e il primo grande nudo americano (Arianna a Nasso, 1812, Filadelfia ...
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sito2
sito2 s. m. [dal lat. situs -us «luogo, posizione», der. di sinĕre (v. sito1)]. – 1. ant. Posizione, ubicazione, situazione e sim.: la santa lampa Che pria per me avea mutato sito (Dante); ad una fonte Giunta era, ombrosa e di giocondo...
cartaginese
cartaginése agg. e s. m. e f. [dal lat. Carthaginiensis]. – Della antica città di Cartagine, colonia fenicia dell’Africa settentr., famosa per le lunghe e accanite guerre combattute con i Romani, le cosiddette guerre puniche (v....