È il nome corrente della unità monetaria principale presso i popoli ellenici dell'antichità. Dal punto di vista ponderale è un centesimo della mina (v.), e si compone di 6 oboli (v.). Secondo Plutarco [...] a. C. Questo pezzo fa parte delle emissioni di monete autonome che ebbero luogo in quel periodo principalmente nella zecca di Cartagine. I due tipi, la testa di Cerere coronata di spighe, al ritto e il cavallo alato al rovescio, mostrano l'imitazione ...
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MADAUROS (Madauros è la forma più corretta del nome, non Madaura; in greco Μάδουρος, oggi Mdaourouch)
Pietro Romanelli
Città dell'Africa, situata al confine fra la Numidia e la Getulia, cioè al limite [...] più antica della città.
Fino al principio del sec. III fece parte della Numidia: passò poi nella giurisdizione del proconsole di Cartagine. Fu città piccola e di territorio non ampio, ma frequentata per le sue scuole: anche S. Agostino vi compì una ...
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Vedi LILIBEO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LILIBEO (v. vol. IV, p. 627 e S 1970, p. 409)
B. Garozzo
Gli scavi condotti negli anni 1970-1992 hanno chiarito definitivamente l'assetto urbanistico della [...] . Si tratta dunque di un'urbanistica piuttosto regolare che trova i suoi maggiori elementi di confronto, in ambito punico, soprattutto a Cartagine e in Sicilia a Solunto.
I lati NO, NE e SE della città erano protetti da un complesso sistema difensivo ...
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Vedi ANNIBALE dell'anno: 1958 - 1973
ANNIBALE
M. Borda
Generale punico, figlio di Ainilcare Barca, nato nel 247 a. C.
Nel 218, A. valicò con l'esercito i Pirenei e giunse, attraverso le Alpi, in Italia; [...] dovette abbandonare l'Italia. Dopo la sconfitta di Zama (202), fu costretto a chiedere la pace. Fu nominato suffeto a Cartagine, ma, accusato di connivenza con Antioco di Siria (196), dovette fuggire, raggiungendo Antioco ad Efeso. Una sua spedizione ...
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In archeologia e paletnologia, raggruppamento di sepolture di periodo precristiano (per le sepolture cristiane si usa il termine cimitero). In origine il termine fu riferito ai sepolcri sotterranei di [...] ipogee, generalmente con pozzo di accesso alle camere funerarie. Tombe a cremazione e a inumazione costituiscono la n. intorno a Cartagine. Nella civiltà minoica si hanno tombe a thòlos di grandi dimensioni (Hagia Triada); tombe a pozzo e a cameretta ...
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Nato a Venezia nel 1473 da casata illustre, ma decaduta, ebbe accurata educazione letteraria. Passato giovanissimo, non si sa per qual ragione, a Corfù, se ne allontanò, presa Lepanto dai Turchi (1499), [...] , la Calabria, la Sicilia si portò in Africa, dove visitò nel 1505 Bona, Tunisi, Tripoli e le rovine di Cartagine, e di qui in Spagna, sempre raccogliendo iscrizioni e cercando vestigia archeologiche, con passione di umanista innamorato. Nel 1508 era ...
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Città della Spagna, capoluogo della provincia omonima. Nonostante il suo esiguo sviluppo demografico (78.000 ab. nel 1930), rimane senza dubbio una delle più importanti città spagnole. La sua origine risale [...] , che dalla fine del sec. VI sono i padroni di Cadice, principale loro hase di operazioni in Spagna fino alla fondazione di Cartagine Nova.
Questa storia di Cadice è sicura soltanto dopo il tempo delle lotte di Gerone, cioè non prima del sec. VII. Le ...
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Imperatore romano del sec. III d. C. Nacque verso il 178, da famiglia doviziosa e certamente patrizia, ma non di antica stirpe; per trovare un antenato doveva ricorrere a Cornelio Balbo, il gaditano. Verso [...] 'amministrazione dell'Impero. Questo avvenne, com'è ben da presumere, dopo che Gordiano si era proclamato imperatore a Cartagine, contro Massimino, associandosi nell'Impero il figlio. Il Senato assecondava con fervore questa rivolta. Ma in capo ad ...
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MASSESILI
Stéphane Gsell
. Nazione numidica, che si trova menzionata soprattutto all'epoca della seconda guerra punica. È assai probabile che fosse una tribù stabilita nel territorio del Marocco attuale, [...] . Questo regno era un insieme non organico, mantenuto unito solo per l'autorità personale del re. Siface divenne alleato di Cartagine dopo esserle stato nemico; nel 205 s'impadronì del regno dei Massili (v.), situato a oriente del suo, fece causa ...
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Vedi THARROS dell'anno: 1966 - 1997
THARROS (v. vol. VII, p. 800)
E. Acquaro
Le numerose ricerche sul terreno e le edizioni museografiche dedicate in questi ultimi decenni al sito e alla cultura materiale [...] 1990, pp. 13-18; R. Zucca, La necropoli fenicia di S. Giovanni di Sinis, ibid., pp. 89-107; id., Tharros tra Fenicia e Cartagine, in Atti del II Congresso Internazionale di Studi Fenici e Punici, II, Roma 1991, pp. 547-558; L. I. Manfredi, I bacini ...
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sito2
sito2 s. m. [dal lat. situs -us «luogo, posizione», der. di sinĕre (v. sito1)]. – 1. ant. Posizione, ubicazione, situazione e sim.: la santa lampa Che pria per me avea mutato sito (Dante); ad una fonte Giunta era, ombrosa e di giocondo...
cartaginese
cartaginése agg. e s. m. e f. [dal lat. Carthaginiensis]. – Della antica città di Cartagine, colonia fenicia dell’Africa settentr., famosa per le lunghe e accanite guerre combattute con i Romani, le cosiddette guerre puniche (v....