Pittore (Kingston, New York, 1775 - ivi 1852). Nipote di Pieter V. (1687-1778), ritrattista di origine olandese, V. fu il primo pittore americano a studiare a Parigi, dove, dal 1796, soggiornò più volte. [...] linguaggio neoclassico, dipinse soggetti storici (Morte di Jane McCrea, 1804, Hartford, Wadsworth Atheneum; Mario sulle rovine di Cartagine, 1808, San Francisco, Young Memorial Mus.) e il primo grande nudo americano (Arianna a Nasso, 1812, Filadelfia ...
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Fabiano, santo
Francesco Scorza Barcellona
Successore di Antero nel 236, secondo la datazione del Catalogo Liberiano, più attendibile di quella di Eusebio di Cesarea, che nel Chronicon pone il suo accesso [...] e di qui ai martirologi successivi. Nella collezione delle decretali pseudoisidoriane tre sono sotto il nome di Fabiano.
fonti e bibliografia
Cipriano di Cartagine, Epistularium 9, 1, 1-2; 21; 22; 27, 4; 28, 1, 1-2; 30; 31; 37, 1, 1-2; 37, 2, 2; 39 ...
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mandare
Il significato originario (cfr. il latino mandare) di " commettere ", " comandare ", " ordinare " sopravvive in Fiore XIII 9 Lo Dio d'amor ti manda che ti piaccia / che tu non sie sì strano al [...] su' sergente.
In tutti gli altri casi m. vale genericamente " inviare ", spesso unito a persone o personificazioni: Regolo, da Cartagine mandato a Roma (Cv IV V 14); color che vi mandaro (Pg V 32); lo Dio d'amor sì vi mandò Franchezza (Fiore XIII 3); ...
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Monaco bretone (n. in Inghilterra 354 circa - m. forse presso Alessandria 427 circa); fu sullo scorcio del sec. 4º (forse attorno al 384) a Roma, che abbandonò (410: sacco di Alarico) con il monaco e discepolo [...] in Africa furono accusati dal diacono milanese Paolino e la loro dottrina fu condannata da un concilio a Cartagine (411). Emigrati in Oriente, riuscirono dapprima a ottenere un attestato di ortodossia (sinodo di Diospoli, 415) poi, specialmente ...
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Architetto francese, nato a Parigi il 6 settembre 1928, dove si è laureato all'École nationale supérieure des beaux-arts nel 1959. Dal 1962 al 1970 ha esercitato la professione con J. Deroche. Nel 1969 [...] ha partecipato alla campagna dell'UNESCO per il progetto di valorizzazione della regione di Tunisi-Cartagine. Dal 1968 al 1972 ha insegnato all'École nationale supérieure d'architecture di Strasburgo e dal 1977 al 1989 è stato professore di ...
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RESHEF (rshp; in egiziano vocalizzato ershüp oppure reshpu, rashap)
A. M. Roveri
Divinità cananea-fenicia la cui menzione ricorre in tutta l'area del semitico nord-occidentale, sia in nomi teofori amorrei [...] ed ugaritici, sia in testi epigrafici e letterarî, e - con particolare frequenza - a Cipro, a Zincirli, a Karatepe e a Cartagine.
La più antica menzione si ha in Egitto nel nome teoforo (῾pr-Rshpw) di uno schiavo d'origine asiatica stabilito in ...
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Console nel 267 a. C., vinse i Salentini e conquistò Brindisi; console una seconda volta (256), sconfisse i Cartaginesi a Ecnomo in una delle più grandiose battaglie navali dell'antichità, con la quale [...] a Roma a trattare il cambio dei prigionieri, ma sconsigliò i Romani dall'accettare le proposte dei Cartaginesi e, fedele ai patti, tornò a Cartagine dove, secondo una tradizione che si ritiene però molto dubbia, fu fatto perire tra tormenti atroci. ...
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Letterato (Firenze 1483 - ivi 1530 o 1531), nipote del Magnifico. Cugino del cardinale Giulio de' Medici, cui dedicò il Discorso sulla riforma dello stato di Firenze (1522), fu ambasciatore a Venezia (1527) [...] e membro della Balia (1530). Tradusse in latino la Poetica di Aristotele (post., 1536) e in volgare tragedie di Euripide e Sofocle; compose inoltre la tragedia Didone in Cartagine. ...
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Nome di alcuni personaggi cartaginesi.
1. Figlio di Annone ('Αμίλκας ὁ "Αννωνος, Erodoto). - Generale cartaginese, che ebbe il comando della spedizione del 480 a. C. in Sicilia. La cresciuta potenza di [...] messo insieme con Asdrubale e Bostare a capo dell'esercito di difesa, fu sconfitto da Regolo presso Adi (256), non lontano da Cartagine. Venuto lo spartano Santippo, A. si sottopose a lui; e così si ottenne la nota vittoria, per la quale anche Regolo ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo fenicio
Massimo Botto
Piero Bartoloni
La rete dei contatti e degli scambi
di Massimo Botto
I commerci hanno sempre rappresentato l'asse portante [...] quale è documentato un consistente commercio di uova di struzzo verso la colonia di Villaricos, in Spagna.
L'espansionismo di cartagine nel mediterraneo e la ripresa economica della fenicia (seconda metà vi - ii sec. a.c.)
La seconda metà del VI ...
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sito2
sito2 s. m. [dal lat. situs -us «luogo, posizione», der. di sinĕre (v. sito1)]. – 1. ant. Posizione, ubicazione, situazione e sim.: la santa lampa Che pria per me avea mutato sito (Dante); ad una fonte Giunta era, ombrosa e di giocondo...
cartaginese
cartaginése agg. e s. m. e f. [dal lat. Carthaginiensis]. – Della antica città di Cartagine, colonia fenicia dell’Africa settentr., famosa per le lunghe e accanite guerre combattute con i Romani, le cosiddette guerre puniche (v....