Figlio (n. 238 circa - m. 149 o 148 a. C.) del re Gaia, fu inviato dal padre nella Spagna, in aiuto ai Cartaginesi, coi quali nel 211 sconfiggeva Publio Scipione, ma fu nel 207 fra gli sconfitti di Ilipa, [...] infine i Cartaginesi a reagire con le armi: ma furono duramente sconfitti (150). Col pretesto della violazione da parte di Cartagine dei patti del 201, che imponevano ai vinti di non far guerra a M., Roma intervenne allora nel conflitto, dando ...
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FELICITA e PERPETUA, Sante.- Schiava la prima, di nobile nascita la seconda (Vibia Perpetua), furono imprigionate con altri 4 compagni per la loro fede cristiana sotto Settimio Severo. Erano ambedue maritate: [...] Perpetua aveva anche un bimbo lattante, e Felicita era incinta. Furono martirizzate a Cartagine il 7 marzo 203, due giorni dopo che F. aveva dato alla luce una bambina. Gli Atti del loro martirio, superstiti in latino e in greco, sono scritti in ...
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Specie di patibolo composto di due legni, uno diritto e uno traverso, su cui si legavano o s'inchiodavano i condannati. Il supplizio della croce, comune specialmente nell'Oriente semitico, come a Cartagine, [...] non fu adoperato dai Greci che raramente; era considerato come un mezzo infamante e tremendo di dare la morte, e si riservava agli schiavi, ai briganti, ai disertori: Dionigi di Siracusa fece crocifiggere ...
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Generale cartaginese (m. 203 a. C.), il più giovane dei tre figli di Amilcare Barca. Prese parte, agli ordini del fratello Annibale, all'invasione dell'Italia, e diresse l'agguato dei Cartaginesi nella [...] battaglia della Trebbia. A Canne comandava con Annibale il centro dell'esercito cartaginese. Inviato da Annibale a Cartagine per chiedere aiuti, ebbe l'incarico di condurre le truppe non in Italia, ma in Spagna, dove gli Scipioni avevano vinto presso ...
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Ecclesiastico (Baiona 1825 - Algeri 1892), professore di storia ecclesiastica alla Sorbona (dal 1854), vescovo di Nancy (1863); arcivescovo di Algeri (1867), intraprese un vasto movimento di assimilazione [...] dei Padri Bianchi e delle Suore Bianche (1868). Cardinale (1881) e primo primate della ristabilita sede di Cartagine, fondatore (1888) della società antischiavista, sebbene di convinzioni legittimiste, pose in esecuzione le direttive di Leone XIII ...
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Scrittore africano (sec. 6º), detto anche (erroneamente) Fulgenzio F.; seguì in esilio il suo maestro Fulgenzio vescovo di Ruspe, di cui scrisse la Vita (533 circa; giunta anonima, ma sicuramente di F.) [...] e per consiglio del quale si diede a vita ascetica a Cagliari; tornato in Africa nel 523, fu diacono a Cartagine e forse vescovo. Scrisse inoltre una Breviatio canonum e varie lettere, alcune delle quali sono veri trattatelli, importanti da un punto ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] e gli inizi del 313, Costantino ha già idee chiare. Ha infatti scelto le Chiese di Milziade di Roma e di Ceciliano di Cartagine, capo della «legittima e santissima Chiesa cattolica»7. Almeno dagli inizi del 313, ma forse prima, ha al suo fianco, come ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le grandi conquiste oltremare
Giovanni Brizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il cinquantennio successivo alla guerra annibalica è segnato [...] compimento della conquista, piena solo all’età di Augusto.
Ad opera dello stesso Emiliano si è frattanto compiuto il destino di Cartagine. Provocata da Masinissa, il re di Numidia, la città prende le armi in violazione al trattato del 201 a.C.; con ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] segue (esse). L’accusativo con infinito è sostituito, nella grammatica romanza, dalla frase subordinata finita: penso che Cartagine sia da distruggere.
La costruzione latina sopravvive però nelle lingue romanze, in primo luogo in frasi dipendenti da ...
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(gr. Τύρος) Antica città fenicia sulla costa del Mediterraneo orientale, a SO di Sidone, quasi a mezza strada fra le odierne Beirut e Haifa. Fondata fin dal 3° millennio a.C., raggiunse ampia fioritura [...] verso il 1400 a.C. Intorno all’814, secondo la tradizione i Tiri fondarono la colonia di Cartagine. Più volte assediata dai re assiri, T. fu poi definitivamente conquistata da Nabucodonosor nel 573. Dal dominio babilonese passò a quello persiano fino ...
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sito2
sito2 s. m. [dal lat. situs -us «luogo, posizione», der. di sinĕre (v. sito1)]. – 1. ant. Posizione, ubicazione, situazione e sim.: la santa lampa Che pria per me avea mutato sito (Dante); ad una fonte Giunta era, ombrosa e di giocondo...
cartaginese
cartaginése agg. e s. m. e f. [dal lat. Carthaginiensis]. – Della antica città di Cartagine, colonia fenicia dell’Africa settentr., famosa per le lunghe e accanite guerre combattute con i Romani, le cosiddette guerre puniche (v....