Guido Alpa
Abstract
Nel volgere di pochi anni lo scenario delle fonti del diritto civile è nuovamente mutato, e, se possibile, divenuto sempre più complesso. Il Codice Civile, la cd. ‘costituzione [...] disposizioni transitorie.
Al suo apparire il Codice era preceduto dalla CartadelLavoro, un manifesto del regime, approvato con legge del 1926, in cui si enunciavano i principi generali del nuovo ordine. Fino al 1939-1940 il Codice civile resta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Filippo Vassalli
Giovanni Chiodi
Al di là dei cospicui contributi in campo romanistico e civilistico, Filippo Vassalli, per spessore culturale, rientra nel novero delle menti eccezionali capaci di rilevare [...] «lenti e meditati trapassi» (Il diritto di proprietà, in Studi giuridici, 2° vol., cit., p. 441), la Cartadellavoro, con le sue dichiarazioni circa la responsabilità dell’imprenditore di fronte allo Stato e la tutela dell’iniziativa privata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Arnaldo Volpicelli
Carlotta Latini
Nel periodo tra le due guerre mondiali si realizza un ripensamento del rapporto tra Stato e società che era stato fino a quel momento dominato da un approccio di tipo [...] di categoria. La sistemazione di Carnelutti è dunque monca o parziale, visto che esistono altre fonti del diritto corporativo, quali la Cartadellavoro e la l. 20 marzo 1930, nr. 206, sul Consiglio nazionale delle corporazioni.
Volpicelli ricorda ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Messina
Luca Nogler
Giuseppe Messina fu uno dei primi giuristi italiani ad abbandonare il metodo esegetico a favore di quello 'tecnico-giuridico' praticato dalla dottrina pandettistica (Mengoni [...] presente che Messina fu anche uno dei consulenti contattati dal ministero delle Corporazioni durante l’elaborazione della Cartadellavoro (R. De Felice, Mussolini, 1° vol., Mussolini il fascista, t. 2, L’organizzazione dello Stato fascista 1925 ...
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DONATI, Benvenuto
Franco Tamassia
Nacque da Salvatore e da Rosa Leblis a Modena, l'8 nov. 1883, da illustre famiglia israelita modenese; si laureò in giurisprudenza a Modena. Dal 1909 iniziò l'insegnamento [...] sugli ordinamenti giuridici positivi, e di qui al tema della giustizia.
Lo studio su questo tema (1928-1940: sulla Cartadellavoro e lo Stato corporativo) si inquadra in una teoria generale di politica socio-economica e di giustizia sociale (cfr. la ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Portoferraio, nell'isola d'Elba, il 19 maggio 1910 dall'avvocato Giuseppe e da Aurelia Anselmi. Si laureò con lode in giurisprudenza a Pisa, il 7 luglio 1932, discutendo [...] alle autorità statali" (pp. 7 s.); esclude che l'azienda sia ente pubblico in quanto - anche se la "Cartadellavoro" parla dell'attività produttiva "come funzione di interesse nazionale" e di "responsabilità dell'imprenditore verso lo Stato" - essa ...
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MOSSA, Lorenzo
Antonello Mattone
MOSSA, Lorenzo. – Nacque a Sassari il 29 gennaio 1886 da Antonio – avvocato, libero docente di diritto penale all’Università, discendente diretto del rivoluzionario [...] e di quello della persona. Era inevitabile che Mossa esprimesse un giudizio estremamente lusinghiero anche sulla Cartadellavoro, pur constatando che le applicazioni date dalla giurisprudenza erano molto distanti dal ‘diritto vivente’. Ancora nel ...
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GALIZIA, Vincenzo
Paolo Grossi
Nacque il 16 ott. 1884 a Nocera Inferiore, nel Salernitano, dove il padre Francesco, giovane pittore dell'avanguardia artistica napoletana - premio speciale del re d'Italia [...] a più forti aperture alla realtà sociale, sviluppando quei pur deboli germi, che riteneva comunque fervidamente presenti, nella "Cartadellavoro"; un orientamento forse astratto e un po' ingenuo, ma che si deve ritenere da lui spontaneamente sentito ...
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Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea
Approvata dal Parlamento europeo nel novembre 2000, è stata sottoscritta dal presidente di turno dell’Unione Europea (UE) nel 2007. Come stabilito nell’art. [...] i valori spirituali e morali dell’UE.
Il contenuto della Carta. - Il capo I enuncia l’inviolabilità della dignità umana della tortura, delle pene inumane o degradanti, della schiavitù, dellavoro forzato e della tratta degli esseri umani. Il capo II ...
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Lavoro a tempo determinato e dintorni
Stefano Giubboni
Le tipologie contrattuali cosiddette non-standard, tanto nell’area dellavoro subordinato quanto in quella dellavoro autonomo, sono nuovamente [...] carta, minacciato com’è dalla forza espansiva di cui sono dotate – nella effettiva logica operazionale delle nuove regole – le fattispecie derogatorie di cui al co. 1-bis del 2913, n. 35, il Ministero dellavoro e delle politiche sociali – Direzione ...
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carta
s. f. [lat. charta (dal gr. χάρτης), che indicava dapprima il foglio di papiro, charta papyri, usato per scrivere, poi la pergamena, charta pergamena, e infine, dal medioevo, il tipo di carta moderna]. – 1. a. Prodotto industriale fabbricato...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...