BARATTA, Andrea
Hugh Honour
Di probabile origine carrarese, si sa poco di lui e della sua attività di scultore. In un documento nell'archivio Doria un Andrea Baratta è detto autore dei due angeli sul [...] "finestrone" di S. Niccolò da Tolentino, a Roma, per i quali fu pagato il 22 dic. 1663. Anche Giovanni Maria e Francesco Baratta lavorarono in questa chiesa e se ne può quindi forse arguire che il B. fosse ...
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BERRETTARI (Berrettaro), Bartolomeo
Maria Donati Barcellona
Di origine carrarese., fu scultore attivo in Sicilia nel primo quarto del secolo XVI.
Il Di Marzo ha ricostruito l'attività del B. sulla scorta [...] Nicosia, Nicosia 1954, passim; V. Regina, La chiesa madre di Alcamo, Alcamo 1953, p. 52; M. Accascina, Di Giuliano Mancino e di altri carraresi a Palermo, in Bollett. d'arte, s. 4, XLIV (1959), pp. 327-334, 33 s. n. 22; U. Thieme-F. Becker, Künstler ...
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MAFFEI
Fabio Cosentino
Famiglia di artisti di origine carrarese discendente probabilmente dai Maffioli, nota casata di marmorari anch'essi carraresi, ma di provenienza lombarda.
Capostipite fu Giovanni, [...] nato a Carrara verso il 1560, di cui è stata ipotizzata (Grosso Cacopardo, 1845) la partecipazione all'allargamento delle mura della città natale e, in qualità di mastro fabbriciere, la collaborazione ...
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GHETTI
Vincenzo Rizzo
Famiglia di scultori, marmorari e decoratori di origine carrarese attivi a Napoli e nell'Italia meridionale dalla fine del XVII agli anni Settanta del XVIII secolo. La prima testimonianza [...] di Carrara e non è escluso che fosse un loro congiunto quel Santi Ghetti, mercante di pietra e scalpellino di origine carrarese, attivo al Roma almeno dal 1615 all'anno della morte (1656). Dopo un più che probabile periodo di formazione a Roma ...
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PINCELLOTTI, Bartolomeo
Daniele Giorgi
– Nacque probabilmente a Roma intorno al 1707 da Francesco, scalpellino di origine carrarese, e da Lucrezia Guidi (Cervini, 1995; Antinori, 2003, pp. 233 s.).
Fu [...] avviato all’attività di scultore verosimilmente dal padre e dovette forse completare la propria formazione nell’atelier di un maestro affermato. Dal 1717 è documentata la sua presenza nelle congregazioni ...
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CENNINI, Bartolommeo
Bruno Santi
Figlio del fonditore fiorentino Giovanni Battista, si ignora quando egli sia nato, e non si conoscono neanche i termini cronologici della sua prima attività. Il fatto [...] padre è indicativo di un primo tirocinio presso di lui. Secondo le fonti, egli fu a bottega presso lo scultore carrarese Pietro Tacca, allievo del Giambologna e uno degli epigoni della corrente manieristica in scultura a Firenze (Baldinucci). Ancora ...
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LAZZARI, Dionisio
Massimiliano Savorra
Nacque a Napoli il 17 ott. 1617 dal fiorentino Giacomo, marmoraio, e da Caterina Papini. Fu tenuto a battesimo da Dionisio Nencioni (Dionisio di Bartolomeo), maestro [...] di Bartolomeo per lavorare nella chiesa dei Gerolamini, Giacomo eseguì numerosi lavori in società con il fiorentino F. Valentino e il carrarese S. Tacca. Nella bottega del padre il L. imparò a lavorare il marmo. Nel 1637 lo si trova iscritto alla ...
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CAGGIANO, Fedele
Mario Rotili
Nacque a Buonalbergo (Benevento) il 3 marzo 1804 da Giovan Battista e da Maria Antonia d'Aloia e giovinetto si dedicò alla scultura. Fu a Roma alla scuola di P. Tenerani, [...] dovette compiere i suoi studi. Sta di fatto, però, che egli seguì con impegno l'insegnamento dello scultore carrarese, del quale continuò con dignità l'indirizzo purista, che in effetti consisteva sempre nell'accademismo neoclassico anche se fondato ...
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GUARIENTO di Arpo
Marco Bussagli
Sono assai scarse le notizie sulla vita di questo pittore, originario di Padova, la cui attività è documentata a partire dal quarto decennio del XIV secolo.
Il primo [...] , in Umeni, n.s., XLI (1993), pp. 63-75; Id., Proposte per l'assetto originario delle tavole del G. nell'ex cappella carrarese di Padova, in Attorno a Giusto de' Menabuoi. Atti… Padova 1990, Treviso 1994, pp. 83-96; E. Concina, Le chiese di Venezia ...
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DANIELETTI, Daniele Luigi
Giovanna Baldissin Molli
Figlio di Giuseppe Gaetano e di Maria Anna Fuseri di Antonio, della parrocchia di S. Michele, nacque a Padova il 3 maggio 1756 in una famiglia di tagliapietre [...] . Tale amicizia fu certo favorita dalla comunità di vita, poiché la scuola aveva sede nella torre della specola dell'ex castello Carrarese, in stanze contigue a quelle dove si trovava l'osservatorio astronomico. Il D. fu amico di A. Memmo e G. Selva ...
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carrarese
carrarése agg. e s. m. e f. – 1. Della città toscana di Carrara: i marmi c.; come sost., abitante o nativo di Carrara. 2. s. m. Moneta padovana d’argento di varia lega del valore di 4 soldi, fatta coniare da Francesco I il Vecchio...
albergare
v. tr. e intr. [lat. mediev. albergare; v. albergo] (io albèrgo, tu albèrghi, ecc.). – 1. tr. Dare albergo, ospitare: il palazzo Medici albergò gli uomini più illustri del tempo; fig., accogliere in sé: Villa del Douro, Che ... albergò...