Pittore e scrittore (Parigi 1611 - Villiers-le-Bel, Versailles, 1668). Allievo di F. Perrier e di S. Vouet, copiò i Carracci e Tiziano; dimorò vent'anni a Roma (dal 1633), eseguendo vedute di rovine e [...] di architetture. Ivi probabilmente scrisse le Observations sur la peinture (1649). Nei suoi quadri cercò di unire il colorito veneziano alla composizione classica (Venere e le Grazie e Venere e gli Amorini, ...
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Pittore (Bologna 1575 - ivi 1642). Tra i maggiori artisti del tempo, molto apprezzato dai contemporanei, operò a Roma, a Napoli ma soprattutto nella sua città natale. Vicino al classicismo carraccesco [...] con l'Accademia (Resurrezione, 1596-97, Bologna, S. Domenico), se ne allontanò ponendosi in aperto contrasto con L. Carracci e raggiungendo una rapida affermazione personale (affreschi in palazzo ex Zani, 1598; Madonna con s. Domenico e i misteri ...
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Umanista (Bologna 1488 - ivi 1562). Insegnò a Bologna; fondò in casa sua (circa 1546) un'Accademia Bocchiana con annessa stamperia. Scrisse un'Apologia in Plautum in difesa dei Commentaria in Plautum di [...] maestro, Carmina in lode dello stesso Pio (1509), Symbolicarum quaestionum de universo genere... libri quinque (1555, con illustrazioni di G. Bonasone, ritoccate nella 2a ed., 1574, da Agostino Carracci) e una storia di Bologna sino al 1263, inedita. ...
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Scrittore e pittore (Bologna 1616 - ivi 1693). Di scarsa importanza la sua attività di pittore; notevolissima invece quella di scrittore: la sua Felsina pittrice (1678) ha grande valore come fonte storica [...] sostenutavi da M. dell'arte bolognese. Allo stesso M. si devono una delle prime guide della sua città (Le pitture di Bologna, 1686) e la descrizione del celebre chiostro dei Carracci, pubblicata postuma (Il claustro di San Michele in Bosco, 1694). ...
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Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] (Michelangelo e Raffaello) e ne definisce i limiti cronologici dal sacco di Roma (1527) all’avvento dei Carracci. È un giudizio che, schiacciando le variegate espressioni artistiche di tale periodo in una complessiva immagine di decadenza ...
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PETRUCCI della MIRANDOLA, Fabrizio
Laura Carotti
PETRUCCI della MIRANDOLA (Pedruzzi Mirandola), Fabrizio (in religione Antonio). – Nacque a Bologna, nella parrocchia di S. Tommaso del Mercato, il 13 [...] cenacoli letterari, frequentò il mondo dell’arte, in primo luogo l’Accademia fondata da Pietro Faccini dopo l’abbandono dei Carracci, situata in locali di proprietà del fratello Domenico Maria, il quale prese poi il posto di Faccini alla guida dell ...
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CARTARI, Vincenzo
Marco Palma
Nacque a Reggio Emilia da Cesare con ogni probabilità nel 1531. Il 17 febbraio di quell'anno infatti fu battezzato, insieme con la sorella Grazia, nella sua città natale [...] Akademie der bildenden Künste di Vienna ed a palazzo Pitti, ed infine nell'affresco raffigurante Diana ed Endimione di Annibale Carracci nella galleria di palazzo Farnese a Roma. Evidenti tracce del manuale del C. si distinguono poi nelle opere dei ...
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CARLI, Ferdinando (Ferrante)
Martino Capucci
Nacque a Parma il 18 apr. 1578 da Giovanni Gianfattori, famiglio di casa Farnese, che gli diede appunto i nomi di due dei suoi padroni, e Claudia Bochi. Più [...] -96; Iani Nicii Erithraei [G. V. Rossi] Pinacotheca, I, Colonia Agripp. 1645, pp. 240-45; G. Nicodemi, Otto lettere di L. Carracci a don F. C., in Aevum, IX (1935), pp. 305-13; G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, III, Bologna 1783, p. 94 ...
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(gr. ᾿Ιάσων) Mitico eroe greco, figlio di Esone re di Iolco e di Polifeme (o Polimede o Alcimede), il capo della spedizione degli Argonauti. Secondo la versione più comune della leggenda, il padre, quando [...] (Città del Vaticano, Museo Etrusco Gregoriano). Il mito di G. è riprodotto, fra l’altro, nei dipinti di Agostino e Annibale Carracci (Bologna, palazzo Fava, 1583-84) e in un rilievo di B. Thorvaldsen (Copenaghen, Thorvaldsens Museum, 1802-03). ...
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DAVANZATI, Chiaro
Pasquale Stoppelli
Visse a Firenze nella seconda metà del sec. XIII, ma di lui restano sconosciuti sia l'anno della nascita sia quello della morte. Né la tradizione del suo nutrito [...] politica del D. da posizione guelfe a posizioni per lo meno filoghibelline, così come risulta dallo studio del Mascetta Carracci, non pare solidamente fondata nel testo delle rime; tanto più che non è del tutto corretto spremere succhi autobiografici ...
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bolognese
bolognése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Di Bológna, appartenente o relativo alla città di Bologna, capoluogo di provincia e della regione amministrativa Emilia-Romagna: la popolazione b.; le chiese b.; prodotti b., cucina b.; come...
eclettismo
(raro ecclettismo) s. m. [der. di eclettico]. – 1. Atteggiamento di pensiero che sceglie e accetta dai varî sistemi filosofici alcune dottrine, e le coordina armonicamente; anche, la scuola filosofica che segue il metodo eclettico....