GOLFARELLI, Tullo
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Nacque a Cesena il 24 giugno 1853, da Enrico, orafo, e da Vittoria Bassoli. Apprese la tecnica dell'incisione e della lavorazione dei metalli presso la bottega del padre; dal 1878 [...] per la quale il G. realizzò anche il monumento ai Garibaldini.
Nel 1909 realizzò i busti dei fratelli Carracci, tuttora conservati a Bologna nel sottoportico della Pinacoteca nazionale.
Nel 1912 fu nominato professore dell'Accademia di belle arti ...
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GIARDINI, Giovanni
Antonella Capitaniio
Figlio di Giacomo e Innocenza Guardigli, nacque nel 1646 a Forlì, nella cui chiesa cattedrale venne battezzato il 24 giugno dello stesso anno.
Quarto di sette [...] attento gusto di collezionista di stampe, che l'aveva portato a scegliere opere di A. Dürer, S. Della Bella e dei Carracci, nonché la presenza di sculture di altri maestri che certo dovettero ispirare il suo lavoro, come "un basso rilievo di putti ...
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COSTA, Giovan Battista
Gabriello Milantoni
Nacque a Rimini il 3 dic. 1697 (Pellegrini, f. 2) e la sua prima educazione fu letteraria. Iniziò a dipingere solo dal 1715, sotto la guida di G. Alemanni, [...] restano fra le "sue opere migliori" (Pasini, 1970, p. 91) in cui, oltre ai consueti riferimenti al Dal Sole, ai Carracci, al Reni, al Crespi, al Conca ai quali egli si tenne, nello svolgimento della propria vita artistica, comunque fedele, si colgono ...
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CALVI, Iacopo Alessandro, detto il Sordino
Silla Zamboni
Nacque a Bologna il 22 febbr. 1740 da Giuseppe e Rosa Ceneri. Interrotti gli studi primari per una malattia che lo privò dell'udito, fu avviato [...] di S. Michele in Bosco di Bologna... (Bologna 1776), che documenta con incisioni di vari autori i dipinti murali di L. Carracci e della sua scuola (1604-05) oggi pressoché perduti. Al C. spetta l'esecuzione dei disegni (incisi da G. Fabbri) di ...
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GAVIGNANI, Giovanni
Alfonso Garuti
Figlio di Bernardino e Margherita Mazzoccoli, nacque a Carpi nel 1632 (Garuti, in Cabassi, p. 209 n. 207) e non nel 1615 come indicato da Cabassi (p. 93), in una famiglia [...] . Nella centrale è sempre l'immagine sacra derivata da incisioni coeve (per esempio da opere di Simone Cantarini, Annibale Carracci, Guido Reni), sui laterali sono spesso ricchi vasi di fiori. Superiormente due fasce orizzontali di racemi, pizzi e ...
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BOSCOLI, Andrea
Anna Forlani Tempesti
Figlio di Francesco, nacque a Firenze verso il 1560 (la data di nascita 1553 compare la prima volta in F. Moucke, Museo fiorentino, I, Firenze 1752, p. 241, ma [...] cintola della pinacoteca di Macerata, datata 1604, ha una felicità cromatica e un ampio impianto, forse per suggestione dell'opera dei Carracci, che ritorna anche nell'Assunta e santi della chiesa di S. Francesco a San Ginesio.
Nel febbraio 1606 il B ...
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CERBARA, Nicola
Silvana De Caro Balbi
Nato a Roma il 29 febbr. 1796 dall'incisore Giovanni Battista e dalla seconda moglie di costui, Barbara Cappelli, romana, fu battezzato nella chiesa di S. Maria [...] inoltre a riprodurre opere famose di autori del passato, tra cui Raffaello, Tiziano, Correggio, Michelangelo e Annibale Carracci.
Tra gli intagli in pietra dura e cammei firmati col solo cognome "Cerbara", gli vengono generalmente attribuiti: un ...
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CONTI BAZZANI (Bazzano, Bozani, Bazzani-Conti), Domenico (Domenico Maria)
Ksenija Rozman
Nato intorno al 1740 a Mantova da Giuseppe (Roma, Archivio stor. del Vicariato, S. Maria in Via, Status animarum [...] "senza nessuna massa di scuro ... tondeggia e ha rilievo grandissimo". Gori Grandellini (1808) ricorda che da un quadro di Annibale Carracci egli "disegnò ed intagliò S. Pietro che piange dopo aver sentito il canto dei gallo".
Il C. morì il 19 febbr ...
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CASOLANI, Cristoforo (Cristofano)
W. Chandler Kirwin
Figlio del pittore Alessandro e di Aurelia figlia del pittore Lorenzo Rustici, e fratello del pittore Ilario, non sono noti i suoi estremi biografici, [...] tendenza al naturalismo abbracciata dal Caravaggio, ed era invece orientato verso un classicismo più raffinato, quale quello di Annibale Carracci e dei suoi ferventi seguaci. Ma forse il contributo più importante del C. allo sviluppo dell'arte romana ...
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DE GRADO
Artemisia Abrami Calcagni
Famiglia di incisori probabilmente di origine fiamminga (Gori Gandellini) operanti a Napoli dalla fine del sec. XVII ai primi decenni del XVIII. Mancano gli estremi [...] ) dell'opera di G. P. Bellori, Le vite de' pittori, scultori e architetti moderni.
I ritratti sono di Annibale e Agostino Carracci, D. Fontana, F. Barocci, M. Merisi da Caravaggio, P. P. Rubens, A. Van Dyck, F. Du Quesnoy, D. Zampieri, G. Lanfranco ...
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bolognese
bolognése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Di Bológna, appartenente o relativo alla città di Bologna, capoluogo di provincia e della regione amministrativa Emilia-Romagna: la popolazione b.; le chiese b.; prodotti b., cucina b.; come...
eclettismo
(raro ecclettismo) s. m. [der. di eclettico]. – 1. Atteggiamento di pensiero che sceglie e accetta dai varî sistemi filosofici alcune dottrine, e le coordina armonicamente; anche, la scuola filosofica che segue il metodo eclettico....