Immagine espressionisticamente deformata a scopo satirico e umoristico, o densa di significati simbolici. È presente nella produzione figurativa di tutti i popoli e di tutti i tempi.
La c., nel senso moderno [...] con intenti comici e satirici, ottenuta prevalentemente con il disegno, nasce nell’ambito artistico bolognese, intorno ai Carracci. Nel 17° sec. emblematici sono i «ritratti caricati» del Guercino, del Domenichino, i disegni caricaturali di J ...
Leggi Tutto
GRAZIANI, Ercole
Roberto Cannatà
Nacque a Bologna il 14 ag. 1688 da umili genitori (Zanotti, II, p. 275). Rimasto orfano del padre in tenera età, fu alloggiato presso un parente perché apprendesse l'arte [...] metà del Seicento e del primo Settecento, in Simone Cantarini, Bologna 1997, pp. 377-387, 392 n. 184; A. Brogi, Dall'età dei Carracci all'arrivo dei Francesi, in La certosa di Bologna, a cura di G. Pesci, Bologna 1998, pp. 67, 71 n. 69; D. Biagi ...
Leggi Tutto
CONVENTI, Giulio Cesare
Maria Teresa De Lotto
Nacque nel 1577 a Bologna. Svolse l'attività di scultore prevalentemente in questa città dove si conservano le sue opere. Secondo le fonti, era figlio di [...] di valore che si esercitava con i più svariati materiali avendo come saldo fondamento il disegno.
Il suo legame con i Carracci è testimoniato anche da un'incisione raffigurante una Sacra famiglia in un paesaggio che egli eseguì da una composizione di ...
Leggi Tutto
FRANCO, Giacomo
Chiara Stefani
Figlio naturale del pittore e incisore Battista Franco e da tale Francesca da Urbino, nacque a Venezia, o più probabilmente a Urbino, nel 1550.
Esercitò, operando sempre [...] disegnare tutte le parti del corpo umano di O. Fialetti, il quale a sua volta poteva essersi ispirato a certi studi di Agostino Carracci. L'opera fu ristampata nel 1636 da M. Sadeler con il titolo Regole per imparare a disegnare i corpi umani, e nel ...
Leggi Tutto
Erudito e scrittore d'arte (n. Forlì 1616 - m. 1663). Svolse attività di esperto d'arte a Modena per Francesco I d'Este, al quale dedicò il Microcosmo della pittura (1657), una storia della pittura italiana [...] dal Quattrocento. S. identifica tre grandi scuole, la tosco-romana, la veneta e la lombardo-emiliana, individuando in Raffaello, Tiziano, Correggio la ricerca della "naturalezza", portata ai più alti vertici nella pittura classicista dei Carracci. ...
Leggi Tutto
BOTTALLA (Botalla, Bottala), Giovanni Maria, detto il Raffaellino, Raffaellino da Savona
Franco Sborgi
Nacque a Savona nel febbraio del 1613 da Francesco. Le notizie sulla sua vita ci sono fornite in [...] a Roma perché vi studiasse pittura: qui si esercitò copiando e studiando antichi e contemporanei, ed in particolare Raffaello e i Carracci. A Roma venne in contatto con il cardinale Giulio Sacchetti che, presolo sotto la sua protezione, lo affidò a ...
Leggi Tutto
CIAMBERLANO, Luca
Laura Tarditi
Nacque a Urbino probabilmente intorno al 1570-80: sono da ritenere erronee, perché non compatibili con la sua prima opera conosciuta, (1599), le date di nascita riportatp [...] Ausonia, II(1907), pp.298-302; P. Kristeller, in U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, Leipzig 1912, p. 559; Le incisioni dei Carracci, a cura di M. Calvesi -V. Casale (catal.), Roma 1965, p. 54; L. Donati, Ignote incis. di L. C...., in Studi di ...
Leggi Tutto
FANTETTI, Cesare
Maria Cristina Misiti
Non si conoscono i suoi dati anagrafici; alcune fonti lo indicano nato a Firenze intorno al 1660, ma più verosimilmente la data di nascita deve essere anticipata [...] nella raccolta del principe di Rocca d'Aspide (Roma, Gabinetto naz. delle stampe; cfr. in proposito Van Tuyll, 1986, e A. Carracci e i suoi incisori, 1986).
Fetonte prega il padre Apollo di lasciargli guidare il carro del Sole è un'incisione tratta ...
Leggi Tutto
Pittore (Modena 1570 circa - Parma 1615). Tranne un breve apprendistato presso F. Zuccari a Roma (1595), si formò tra Modena e Parma, sulle principali fonti del manierismo emiliano e soprattutto su Correggio, [...] formazione di S., cui contribuì la conoscenza delle collezioni artistiche estensi e farnesiane, condusse, a contatto con la pittura di L. Carracci e di G. Lanfranco (a Parma dal 1610), a uno stile molto personale, in cui la luce diretta e contrastata ...
Leggi Tutto
Pittore spagnolo (Valladolid 1564 - Madrid 1627). Studiò sotto Patricio Caxés a Madrid. Nel 1608 entrò al servizio della corte. Sotto Filippo III dipinse nel palazzo di Burgos, nel Pardo, nell'Escorial. [...] , in cui il suo stile si avvicina a quello di S. Coello e J. Pantoja, sono notevolissimi i suoi dipinti religiosi, profondamente permeati di cultura artistica italiana (Tiziano, Correggio, i Carracci, Caravaggio) e di intenso e spontaneo realismo. ...
Leggi Tutto
bolognese
bolognése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Di Bológna, appartenente o relativo alla città di Bologna, capoluogo di provincia e della regione amministrativa Emilia-Romagna: la popolazione b.; le chiese b.; prodotti b., cucina b.; come...
eclettismo
(raro ecclettismo) s. m. [der. di eclettico]. – 1. Atteggiamento di pensiero che sceglie e accetta dai varî sistemi filosofici alcune dottrine, e le coordina armonicamente; anche, la scuola filosofica che segue il metodo eclettico....