ALGARDI, Alessandro
Antonia Nava Cellini
Nacque da famiglia "non ignobile frà l'altre di Bologna" (Bellori) in questa città il 27 nove 1595; il padre Giuseppe era mercante di seta. Avviato allo studio [...] XV. Presso questo mecenate e collezionista, di patria bolognese, che proteggeva i Bolognesi e incoraggiava il gusto classicistico e carraccesco, trovò un ambiente a lui adatto e la amicizia di un pittore, anch'egli uscito dalla scuola di L. Carracci ...
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LANZANI, Andrea
Rossella Faraglia
Nacque a Milano il 2 nov. 1641 da Giovan Battista e Caterina Bisnati (Casetta, p. 80). Le fonti, pur sottolineando la grande prolificità dell'artista, la fama presso [...] i ss. Vincenzo Ferrer, Tommaso d'Aquino e Ludovico Bertrán, in cui il trono di nubi su cui siede il carraccesco Cristo, nella parte superiore del dipinto, è immerso in un cromatismo molto prossimo a quello di L. Giordano, mentre gli espressionistici ...
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DI MARIA, Francesco
Ciro Fiorillo
Figlio di Filippo (Prota Giurleo, 1953), nacque a Napoli nel 1623 (De Dominici, 1743, p. 302), data confermata dal certificato di morte (1690) del pittore all'età "di [...] opere si ricava che il D. si formò tra lo stile tardo controriformato dei Santafede e degli Azzolino (Ragano) ed il revisionismo carraccesco di G. B. Caracciolo detto il Battistello, artista che egli evocò spesso nelle opere tra il 1650 e il 1660 ...
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CREMONINI (Zamboni), Giovan Battista
Giuseppina Benassati
Nacque a Cento (Ferrara) intorno al 1550 da Matteo di Zanebone (da cui Zamboni), fuoruscito da Cremona e trasferitosi a Cento (Orsini, 1880), [...] e quello carico di feroce determinazione dell'armigero che gli è alle spalle. L'opera, lontana dal naturalismo carraccesco che proprio in quegli anni rivoluzionava la pittura bolognese, propone un clima assai vicino alla malinconia e al patetismo ...
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FIALETTI, Odoardo
Vincenza Maugeri
Nacque a Bologna il 18 luglio 1573 (Malvasia, 1678, p. 228), figlio postumo del "Dottore Odoardo"; affidato al fratello maggiore, questi lo mise "a dozzena" presso [...] la vasta opera grafica, oggi costituita da circa 240 acqueforti nelle quali evidenti sono gli elementi di gusto carraccesco, in particolare di Agostino, soprattutto nella ricerca di un equilibrio tra il linguaggio grafico e le suggestioni pittoriche ...
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GAVASSETTI (Gavasetti, Gavassete), Camillo
Rossella Faraglia
Figlio di Stefano, nacque a Modena nel 1596. Suo padre era scultore e doratore; mentre suo fratello, Luigi, era pittore. È da supporre, quindi, [...] , e a Piacenza, dove rimase fino al 1629. A questi anni data il rinnovamento della sua pittura, che risente del clima carraccesco propagatosi in area emiliana. Tale rinnovamento si sostanzia nell'accoglienza di spunti da G. Lanfranco e A. Tiarini. A ...
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COLONNA, Angelo Michele (Angelomichele, Michele)
Paolo Cassoli
Figlio di Giovanni e di una Caterina, nacque a Rovenna (frazione di Cernobbio), in provincia di Como, il 21 sett. 1604 (Guidicini, 1872; [...] e "vera" architettura prospettica ispirata alle opere del Tibaldi e del Laureti, ma probabilmente filtrata dall'insegnamento carraccesco), forzandoli anzi nel senso del raggiungimento di una profondità maggiore. Questa impresa gli conferì una precoce ...
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BASTIANI, Giuseppe (non Girolamo), detto Giuseppino da Macerata
Marco Chiarini
Nato a Macerata nella seconda metà del sec. XVI, scolaro di Gaspare Gasparini maceratese, il B. fu attivo per le chiese [...] G. Reni. Pur accettandosi la tradizione del più che probabile alunnato del B. presso il Gasparini anch'egli, del resto, carraccesco di provincia bisogna tuttavia dar ragione alle acute osservazioni del Lanzi e vedere nell'opera del B. una fusione di ...
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CARRARA, Giacomo
Francesco Rossi
Nacque a Bergamo il 9 giugno 1714 dal conte Carlo e da Anna Maria Passi. Dovette rivelare una precoce inclinazione per le arti figurative, tanto che, compiuti col fratello [...] a parte esemplari isolati di Pietro da Cortona e di scuola di Rubens, il sec. XVII è rappresentato o dall'accademia carraccesca o da veneziani come Carpioni o Padovanino, di gusto fortemente neocinquecentesco; sembra quindi che vi sia nel C. una vera ...
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FACCINI, Pietro
Marco Bussagli
Si suppone che sia nato a Bologna, attorno al 1562 (Marangoni, 1910), ma l'ipotesi non è suffragata da alcuna documentazione. Iniziò a dipingere piuttosto tardi, verso [...] del F. per il cromatismo veneto e parmigiano (Posner, 1960, p. 51) che lo portò ad allontanarsi dalle tendenze dell'Accademia carraccesca.
Il riferimento a Tiziano si fa evidente nel Martirio di s. Stefano della chiesa di Borgo a Budrio che, nella ...
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