MANSUETI, Giovanni
Alessandro De Lillo
Anno e luogo di nascita del M., figlio di Nicolò e di Cecilia, rimangono tuttora imprecisabili. La ricostruzione delle vicende biografiche del pittore è affidata [...] III, Supplemento e ampliamenti, Hildesheim-Zürich-New York 1991, pp. 86 s., 260-263; P. Fortini Brown, La pittura nell'età di Carpaccio. I grandi cicli narrativi, Venezia 1992, pp. 71 s., 143 s., 164-170, 211-220, 250; A. Perissa Torrini, Una Trinità ...
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Pittore (sec. 16º) forse da identificare con Girolamo di Bernardino (notizie dal 1506 al 1512, anno della morte). La sola sua opera certa e firmata è la danneggiatissima Incoronazione della Vergine (Museo [...] conservate nel Museo Civico di Udine, nella galleria e nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo a Venezia. In queste opere G. appare fortemente impressionato da Cima da Conegliano, non senza reminiscenze di Pellegrino da San Daniele e del Carpaccio. ...
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Scrittore, storico e studioso di storia dell'arte (Venezia 1852 - Roma 1928). Prof. al liceo Foscarini, poi all'Accademia di belle arti di Venezia (fu appassionato cultore della storia, delle tradizioni, [...] studî su Nievo, del 1869, e su Fogazzaro, del 1900), la storia dell'arte (La pittura veneziana, 1903, gli studî su V. Carpaccio, 1906, e su G. B. Tiepolo, 1909), e quella del costume, nella quale eccelse (rimane essenziale La storia di Venezia nella ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] del 1577). L’uso della tela diviene consueto anche come supporto per la pittura a olio, perfezionata dai pittori veneziani (Carpaccio, teleri delle scuole di S. Orsola, Gallerie dell’Accademia, e di S. Giorgio degli Schiavoni). Accanto ai Vivarini e ...
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PALLUCCHINI, Rodolfo
Storico dell'arte, nato a Milano il 10 novembre 1908. È stato direttore della Galleria Estense di Modena poi, dal 1940 al 1950, direttore delle Belle Arti del comune di Venezia, [...] al Museo Correr, Milano 1944; La giovinezza del Tintoretto, Milano 1950; Il Greco, Milano 1956; Piazzetta, Milano 1956; Carpaccio. Le storie di sant'Orsola, Milano 1958; Giovanni Bellini, Milano 1959; La pittura veneziana del '700. Venezia-Roma 1960 ...
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GIROLAMO di Stefano d'Alemagna (detto Girolamo Vicentino)
Lucia Casellato
Sono sconosciuti la data e il luogo di nascita di questo pittore, figlio di un certo Stefano "pistor" (fornaio) di origine tedesca [...] Zorzi, in L'Arte, XX (1917), p. 183; A. Venturi, Il Quattrocento nell'Emilia, Bologna 1931, pp. 72 s.; G. Fiocco, Carpaccio, Roma 1932, p. 85; Id., Porträts aus der Emilia, in Pantheon, VI (1932), p. 338; R. Longhi, Officina ferrarese, Roma 1934, pp ...
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CIMA, Giovanni Battista, detto Cima da Conegliano
Luigi Menegazzi
Forse figlio di Pietro, "cimatore" di panni, nacque a Conegliano nel 1459 o '60: nel 1473 risulta tra le persone tenute a pagare le [...] (Madonna col Bambino fra s. Michele Arcangelo e s. Andrea della Galleria nazionale di Parma).
Molto si è discusso della influenza di Carpaccio sul C. (T. Pignatti, in Omaggio a G.B. C. ..., 1962, pp. 9-11), ma forse il problema è più semplice di ...
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Storico dell'arte, nato a Giacciano (Rovigo) il 16 novembre 1884. Titolare della cattedra di storia dell'arte nell'università di Padova, socio nazionale dei Lincei.
Fin dai primi scritti (La giovinezza [...] ecc.) sia in uno studio organico d'assieme su quella pittura (Verona 1928). Parimenti fondamentali sono le monografie: Carpaccio, Roma 1931; Mantegna, Milano 1937; Pordenone, Udine 1939; Giorgione, Bergamo 1942; Crosato, Padova 1941. Il F. ha recato ...
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CINCANI, Bartolomeo (Bartolomeo Montagna)
Lucio Grossato
Figlio di Antonio "Cinchani" da Orzinuovi (Brescia), nacque poco prima del 1450 (L. Puppi, 1968, p. 20, ma v. Gilbert, 1967, p. 185). Che fosse [...] è collocato, secondo una esigenza tutta veneta; senza tuttavia giungere mai alle soluzioni pretonali di un Giambellino e di un Carpaccio, nelle quali sono contenute le premesse della pittura tonale di Giorgione. Il C. rimane al di qua di quelle ...
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Pittore (n. presso Novacella, Bressanone, 1460 circa - m. dopo il 1520). Operò prevalentemente nella sua città natale, a Brunico e a Salisburgo. Attivo (1470-80) nella bottega di F. Pacher a Brunico, entrò [...] , nell'ampiezza degli sfondi e nella preziosità cromatica, la conoscenza della pittura veneziana, in particolare di G. Bellini e di V. Carpaccio, tanto da far supporre un viaggio di R. a Venezia, forse nei primi anni del sec. 16º. Per la tecnica ...
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carpaccio
carpàccio s. m. [dal nome del pittore V. Carpaccio, perché il filetto così preparato è stato ideato in occasione di una mostra a lui dedicata nel 1963 nel Palazzo Ducale di Venezia]. – Filetto al c., o più brevemente carpaccio: pietanza...
telero
telèro s. m. [adattam. del veneto telèr, forma corrispondente all’ital. telaio]. – Nome dato alle grandi composizioni pittoriche su tela che, tra la fine del 15° sec. e il 16° sec., costituirono la decorazione murale più diffusa a Venezia,...