MORONE, Domenico
Enrico Maria Guzzo
MORONE (Moronus o de Moronibus), Domenico. – Figlio di Agostino, conciatore di pelli originario di Morbegno, in Lombardia, nacque a Verona verso il 1442, o forse [...] Tornei (in realtà episodi del Ratto delle Sabine) della National Gallery di Londra, un tempo attribuiti anche a Carpaccio, e la monumentale Battaglia delle Amazzoni del Princeton University Art Museum data anche a Bernardo Parentino (su queste opere ...
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MOCETTO, Girolamo
Giorgio Tagliaferro
MOCETTO (Moceto, Mozetto, Mozeto), Girolamo. – Nacque quasi certamente a Murano dal vetraio Andrea, probabilmente nel 1470 o poco dopo.
Questi dati si ricavano [...] il M. avrebbe in seguito lavorato, in cui la ricezione dell’arte di Mantegna si combina con la lezione di Bellini e Carpaccio (esemplare è la figura di Domenico Morone). Non è da scartare l’ipotesi, formulata da Hind e dallo stesso successivamente ...
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LICINIO, Bernardino
Luca Bortolotti
Discendente da una famiglia originaria di Poscante, nel Bergamasco, il L. nacque quasi sicuramente a Venezia, figlio secondogenito di un ser Antonio, pittore a sua [...] sotto l'egida dell'autorità artistica belliniana, ma attenta anche alla produzione di Cima da Conegliano e di Vittore Carpaccio. Ben presto, peraltro, il L. reagì alle innovazioni compositive e coloristiche introdotte nei primi due decenni del secolo ...
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BELLINI, Iacopo
Ursula Schmitt
Nacque a Venezia verso il 1400, da Nicolò. fonditore di stagno. Nell'affresco con la Crocefissione, oggi distrutto, che dipinse nel. 1436 nel duomo di Verona, egli si [...] , nonché un'incisione di Paolo Caliari da questo dipinto, nel Museo Correr di Venezia (ripr. in G. Ludwig-P. Molmenti, Carpaccio, London 1907, p. 3), possono tutt'al più essere copie libere dell'affresco di Verona, visto che mancano il detto vescovo ...
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LEONBRUNO (Leombruno), Lorenzo
Leandro Ventura
Figlio adottivo del pittore Giovanni Luca de Liombeni, nacque quasi sicuramente a Mantova entro il mese di giugno del 1477.
Nei documenti s'incontra per [...] per la cappella dell'Incoronata nel duomo di Mantova sia per visionare delle vedute di Gerusalemme (una delle quali di Vittore Carpaccio) e del Cairo, destinate al palazzo di S. Sebastiano.
Tornato a Mantova, nel 1512 il L. fu pagato per altri lavori ...
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PORTALUPPI, Piero
Cristiano Marchegiani
PORTALUPPI, Piero (Pietro). – Nacque a Milano il 19 marzo 1888 da Oreste, ingegnere, e da Luisa Gadda. Sulle orme del padre (autore nel 1894 dell’elegante casa [...] , di cui Portaluppi fu il ‘classico’ interprete (sede della Società metallurgica italiana, 1924-26; palazzo della società Buonarroti-Carpaccio-Giotto, 1926-30; palazzo Crespi, 1927-30; padiglioni Pirelli e Alfa Romeo per la Fiera campionaria del 1928 ...
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GRIGI (de Grigis), Guglielmo, detto il Bergamasco
Matteo Ceriana
Figlio di Giacomo, non se ne conosce la data di nascita, fissabile intorno al 1480 in considerazione dello svolgimento della sua attività [...] con quello costruito da Ettore Ottobon, nipote del priore del convento Francesco Antonio. Vi era collocata la pala di Vittore Carpaccio con i Martiri del Monte Ararat (1515); e sarebbe stato rifatto in marmo dal G. con grande profusione di marmi ...
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LOMBARDO, Tullio
Matteo Ceriana
Nacque probabilmente alla metà del XV secolo, in luogo ignoto, figlio di Pietro e fratello di Antonio, scultore e architetto attivo dall'ottavo decennio del Quattrocento.
Un [...] lode di Gaurico potrebbe forse spiegare anche la secca citazione di Vasari che include il L. nella vita di Vittore Carpaccio solo come buon "intagliatore". Al L. deve appartenere anche la figura del S. Liberale in preghiera sulla tomba (Ceriana, 1991 ...
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TOMINZ, Augusto
Daniele D’Anza
Figlio d’arte, nacque a Roma l’11 febbraio 1818 da Giuseppe Tominz, pittore goriziano, e da Maria Ricci, romana. La natalità romana si giustifica con la presenza colà [...] formale di gusto neoclassico da un lato e l’equilibrio e l’armonica distribuzione delle masse dall’altro, guardando a Vittore Carpaccio per l’ambientazione e per la disposizione al narrativo, sono le coordinate entro cui l’artista definiva queste sue ...
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QUERINI, Francesco
Ermanno Orlando
– Nacque presumibilmente a Venezia, al più tardi attorno al 1320, figlio di Donato (parrocchia di Santa Maria Formosa): ancora giovane abbracciò la vita sacerdotale, [...] , rimase a lungo nella memoria collettiva e conseguì infine fama imperitura in uno dei teleri commissionati dalla scuola a Vittore Carpaccio alla fine del secolo successivo per abbellire la sala dell’albergo (Miracolo della croce a Rialto, 1494, oggi ...
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carpaccio
carpàccio s. m. [dal nome del pittore V. Carpaccio, perché il filetto così preparato è stato ideato in occasione di una mostra a lui dedicata nel 1963 nel Palazzo Ducale di Venezia]. – Filetto al c., o più brevemente carpaccio: pietanza...
telero
telèro s. m. [adattam. del veneto telèr, forma corrispondente all’ital. telaio]. – Nome dato alle grandi composizioni pittoriche su tela che, tra la fine del 15° sec. e il 16° sec., costituirono la decorazione murale più diffusa a Venezia,...