FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] , 220, 228 s., 236 s., 251, 256, 262 s., 268 s., 272 s.; G. Bongiovanni, Isabella d'Este, Roma 1960, passim; M. Muraro, Carpaccio, Firenze 1960, pp. 63-70; G. Coniglio, F. G. e la guerra contro i Francesi…, in Samnium, XXXIV (1961), pp. 195-209; Id ...
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GIROLAMO da Santacroce
Alessandro Serafini
Figlio di Bernardino di professione "sartor", nacque in data imprecisata, ma probabilmente all'inizio del nono decennio del Quattrocento, nel borgo da cui [...] delle figure e dei gesti, insieme con la prospettiva architettonica dello sfondo, presuppone una derivazione da esempi tardi di Vittore Carpaccio (Pilo, pp. 7 s.). Da questo momento egli iniziò un'abbondante produzione di pale e polittici di livello ...
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CASELLI, Cristoforo (detto anche Cristoforo Parmense, Cristoforo da Parma, Cristoforo Temperelli o il Temperello)
Anchise Tempestini
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Figlio di Giovanni di Cristoforo, forse pittore anch'egli, nacque [...] e che lo porta ad esiti talora affinì a quelli dì Cima da Conegliano o dei vicentini, coesiste con il gusto narrativo del Carpaccio (si veda la Adorazione dei Magi di S. Giovanni Evangelista a Parma). Va da sé che anche l'eco del linguaggio del Costa ...
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FILIPPO da Verona
Walter Angelelli
Poche sono le notizie biografiche su F.; da un documento dell'Archivio di Stato di Savona, datato 5 ott. 1515 (Attardi, 1980), si ricava il nome del padre Giovanni. [...] della cultura figurativa veronese di fine Quattrocento, quanto l'innegabile contatto coi modi di Cima da Conegliano e di V. Carpaccio, conosciuti forse attraverso la mediazione di qualche seguace o allievo dei due maestri. F. si allinea perciò tra i ...
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PASQUALINO Veneto
Mattia Biffis
PASQUALINO Veneto (Pasqualino di Nicolò, Pasqualino Veneziano, Pasqualino Lamberti). – Non è nota la data di nascita di questo pittore, attivo a Venezia tra il 1490 circa [...] agli Uffizi un disegno con la scena della Presentazione di solito associato a questa impresa (M. Muraro, I disegni di Vittore Carpaccio, Firenze 1977, p. 39).
Il telero non venne mai portato a compimento a causa della morte improvvisa di Pasqualino ...
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MASSOLA, Giacinto
Paola Valenti
– Nacque a Sarzana (nell’odierna provincia di La Spezia) il 6 nov. 1820 dal barone Giuseppe, senatore e avvocato fiscale (Sezanne, 1865), e da Domenica Neri.
Studiò giurisprudenza [...] viaggio alla volta di Venezia dove poté approfondire la conoscenza delle opere di Tiziano, del Veronese (P. Caliari), di Vittore Carpaccio e del Pordenone (G.A. de Sacchis), rimanendo conquistato dalla maestria dei veneti nell’uso del colore.
A Roma ...
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VIVARINI, Alvise
Gianmarco Russo
VIVARINI, Alvise. – Sebbene non si conoscano con esattezza le date di nascita e morte di questo pittore, terzo e ultimo componente di spicco della famiglia Vivarini, [...] della Pace and their patrons, in Artibus et historiae, XL (2019), 80, pp. 57-73; P. Humfrey, A group of Madonnas by Carpaccio and Bartolomeo Veneto, in Colnaghi studies, VI (2020), pp. 23-32; G. Russo, A. V., Giovanni Bellini e le ‘forme’ dell ...
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MODIGLIANI, Amedeo (Amedeo Clemente)
Rossella Canuti
– Nacque il 12 luglio 1884 a Livorno, da Flaminio, di origine ebrea sefardita romana, e da Eugénie Garsin, di origini ugualmente sefardite ma del [...] Così parlò Zarathustra) e foto di opere di maestri medievali e rinascimentali (Duccio di Buoninsegna, Simone Martini e Carpaccio). A Parigi si iscrisse all’Accademia Colarossi e prese contatto con Granowski, ma l’incontro non ebbe seguito (Modigliani ...
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FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] e di confronti diretti si stemperò nei crogiuoli delle fonde luci orientali di cui sono cariche le tele di Carpaccio, Bellini, Tiziano, Veronese e Tiepolo. Il côté orientalista che suo padre Mariano aveva sviluppato nell'esperienza del viaggio nel ...
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SPERANZA, Giovanni
Andrea Polati
(de’ Vajenti). – Figlio naturale dell’orefice Battista Vajenti e di una serva, Caterina da Zara, nacque a Vicenza intorno al 1470 con il nome di Giovanni Speranza. La [...] tavola dipende dalla lezione di Montagna, secondo Franco Barbieri vi si colgono gli echi del Mantegna agli Eremitani e di Carpaccio, che Speranza aveva forse conosciuto grazie a Girolamo da Vicenza (Barbieri, 1981, p. 38).
Nel 1503 gli fu commessa la ...
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carpaccio
carpàccio s. m. [dal nome del pittore V. Carpaccio, perché il filetto così preparato è stato ideato in occasione di una mostra a lui dedicata nel 1963 nel Palazzo Ducale di Venezia]. – Filetto al c., o più brevemente carpaccio: pietanza...
telero
telèro s. m. [adattam. del veneto telèr, forma corrispondente all’ital. telaio]. – Nome dato alle grandi composizioni pittoriche su tela che, tra la fine del 15° sec. e il 16° sec., costituirono la decorazione murale più diffusa a Venezia,...