ORSEOLO, Pietro II
Giuseppe Gullino
ORSEOLO, Pietro II. – Nacque a Venezia nel 961, unico figlio del futuro doge Pietro I e di Felicita Malipiero (o Badoer).
Il padre, assunto al dogato nel 976, due [...] Breve storia economica dell’Italia medievale, Torino 1970, p. 75; G. Ortalli, Il ducato e la “civitas Rivoalti”: tra carolingi, bizantini e sassoni, in Storia di Venezia dalle origini alla caduta della Serenissima. I. Origini-Età ducale, a cura di L ...
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TORINO (A. T., 24-25-26)
Piero LANDINI
Goffredo BENDINELLI
Giulio Carlo ARGAN
Francesco LEMMI
Gino TAMBURINI
Luigi MICHELOTTI
Andrea DELLA CORTE
Piero BAROCELLI
Francesco COGNASSO
Piero PIERI
Capoluogo [...] o no, è dubbio. Carlomagno non trovò resistenza, come neppure l'aveva trovata il padre suo Pipino. In Torino il governo carolingo stabilì dei conti franchi, dei quali però conosciamo solo Ratberto (827) e Suppone (879-80). Se Torino sia stato centro ...
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ZECCA (fr. hôtel de la Monnaie; sp. casa de moneda; ted. Münze; ingl. mint)
Mario Levi Malvano
L'emissione della moneta essendo sempre stata monopolio dello stato (v. moneta, XXIII, p. 637), fin dall'epoca [...] residenze. Alla sua morte, quando l'impero andò distrutto fra le discordie dei successori, nacquero dall'imitazione dei tipi carolingi le monetazioni dell'Italia, della Francia, della Germania, a loro volta più o meno imitate dalle altre nazioni d ...
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ROUEN (A. T., 32-33-34)
Luchino FRANCIOSA
Pierre LAVEDAN
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
Città della Francia, antica capitale della Normandia, attualmente capoluogo del dipartimento della [...] regni di Parigi, Soissons, Neustria e Austrasia. Rouen acquistò sotto i Merovingi grande importanza.
Rouen non ebbe, sotto i primi Carolingi, grande notorietà; ma nell'841 cominciarono gli attacclhi dei Normanni e di Oggeri il Danese. Gl'invasori si ...
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SALA
Bruno Maria Apollonj
. Le sale si possono classificare sia riguardo alla loro forma: rettangolare, quadrata, circolare, ellittica; sia secondo la destinazione: sale da ballo, sale d'armi, sale [...] . Tutta la vita di quelli si svolse in un vasto ambiente comune, la sala, ricordata dai testi merovingi e carolingi, che ebbe come conseguenza la hall anglosassone. Le sopravvenute popolazioni barbariche non riuscirono però a cancellare del tutto le ...
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Copia è l'imitazione fedele di una determinata opera che si chiama originale. Con l'avvento della fotografia, dei mezzi fotomeccanici, del pantografo, della galvanoplastica, ecc., l'uso della copia intesa [...] dal sec. IX al XII copiarono originali dell'ultima età classica, in bibbie e salterî, come i miniatori carolingi nelle illustrazioni dei testi classici - Agrimensores, Terenzio, ecc. -; i Mesi del "breviario Grimani" (Venezia Bibl. Marciana) sono ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] concernenti il loro ufficio. Forma e contenuto degli specula si vanno precisando, dopo gli esordi del genere durante l’età carolingia, nel corso del XIII secolo, per poi svilupparsi ulteriormente in seguito al concilio di Trento e giungere al termine ...
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La falsificazione in archeologia
Licia Vlad Borrelli
Isabella Damiani
Filippo Salviati
Giovanna Antongini
Tito Spini
Claude-François Baudez
Guido Devoto
I falsi archeologici
di Licia Vlad Borrelli
Per [...] mano umana, e dalle reliquie. La falsificazione delle gemme cominciò molto presto per soddisfare i gusti classici degli imperatori carolingi e ottoniani; molte gemme false, eseguite per Federico II di Svevia, passarono nella collezione di Lorenzo de ...
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DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] di intarsi d'oro. Questo trono prezioso e gigantesco è un'invenzione di Cimabue, o comunque un recupero da modelli carolingi, e nel ruolo così importante che assume nell'economia del dipinto ha certamente una valenza simbolica. Anche la larga cornice ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Medioevo occidentale la conoscenza della Bibbia (da biblia, in greco “libri”) era il punto di riferimento [...] impegno sono relativamente ben conosciuti e studiati per il periodo patristico, mentre restano ancora in parte inesplorati per l’età carolingia e la successiva, per la quale la maggioranza dei testi è ancora inedita e quasi nessuno di essi ha avuto ...
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carolingio
carolìngio (o carolìngico) agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»] (pl. f. -gie o -ge). – Dei Carolingi, dinastia francese che ebbe come più illustre rappresentante Carlomagno (dal quale prese il nome); che si riferisce a Carlomagno...
annali
s. m. pl. [dal lat. annales, der. di annus «anno»]. – 1. Narrazione storica di avvenimenti politici o comunque importanti, divisa per anni: a. romani, francescani, carolingi. In partic., a. massimi, nell’antichità romana, raccolta di...