PALEOGRAFIA (dal gr. παλαιός "antico", γραϕή "scrittura" e il suffisso -ia delle scienze)
Luigi SCHIAPARELLI
Paul MAAS
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È, come dice il nome, la scienza delle antiche scritture, limitatamente però [...] i suoi caratteri fondamentali, né si trasformò in modo da dare origine ad altro genere di scrittura. L'onciale usata nella scuola carolingia è già di maniera, d'imitazione. Cessa, sembra, col sec. VIII o col principio del IX come scrittura per codici ...
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Città della Venezia montana, situata sul Piave, quasi al centro della parte orientale del bacino che, singolarmente ampio per le Alpi del Veneto, separa le Prealpi Bellunesi a S., dalle Dolomiti feltrine [...] rimane a Belluno dell'alto Medioevo, benché la città avesse notevole importanza all'epoca dei Goti, dei Longobardi e dei Carolingi: solo nel Duomo di Belluno e nelle chiese suburbane di San Fermo e di San Sebastiano rimangono pochi frammenti che ...
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WORMS (A. T., 53-54-55)
Hans MOHLE
Karl JORDAN
Raffaello MORGHEN
Carlo ANTONI
Elio Migliorini
Città dell'Assia, tra le più antiche della Germania e una delle più importanti nel Medioevo, posta in [...] ; dopo la sconfitta degli Alemanni presso Zülpich (496), franca. Ivi si trattennero più volte i Merovingi; ma fu soprattutto sotto i Carolingi, specie Carlomagno e Lodovico il Pio che Worms divenne una sede prediletta dei re franchi, e vi si tennero ...
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VILLAGGIO
Luigi PICCINATO
Renato BIASUTTI
È una località di campagna, non cinta da mura e formata da case di contadini. Nel suo significato odierno si distingue quindi dagli altri agglomerati edilizî [...] ). Il secondo tipo di villaggio è costituito dai veri e e proprî villaggi di colonizzazione fondati specialmente sotto i Carolingi e moltiplicati nei secoli XII e XIII in un vasto movimento di conquista agricola della terra. Essi sono più numerosi ...
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Regione con carattere geografico nettamente definito, situata al centro geometrico della Francia e comprendente presentemente i dipartimenti del Cher e dell'Indre, con una superficie di circa 13.500 kmq. [...] s'impadronì del Berry, che nelle successive molteplici divisioni restò all'uno o all'altro dei re merovingi, finché passò ai Carolingi. La regione fu aspramente contesa fra gli ultimi di essi e passò di mano in mano da Lodovico il Pio ai suoi ...
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Detto nelle fonti latine Dionysius exiguus, fu un monaco, nativo della Scizia, ma vissuto a lungo a Roma. Non si sa con precisione quando andasse in questa città; certo dopo il 496, anno in cui morì il [...] raggiunse lo scopo, perché da allora in poi essa fu la sola a cui ricorsero i concilî franchi e i sovrani carolingi nei loro capitolari; anzi Carlomagno la fece accettare come autentica dai vescovi dell'impero, nel sinodo di Aquisgrana dell'anno 802 ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] , costruita dall'abate Fulrad tra il 754 e il 775, era una costruzione basilicale che già prefigurava le chiese carolinge. Analogie costruttive consentono di attribuire la ben conservata chiesa basilicale di S. Salvatore a Brescia alla metà dell'VIII ...
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Roma
Città, capitale della Repubblica italiana.
La monarchia
La tradizione annalistica romana faceva risalire la fondazione di R. al 754 o 753 a.C. e la riconnetteva, basandosi su leggende di varia [...] le lotte accanite e feroci tra le opposte fazioni non cessarono, provocando ancora gli interventi dei re e imperatori carolingi. La Constitutio Romana dell’824 imposta da Lotario, per esempio, prevedeva che l’elezione papale passasse attraverso la ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] musivo nel secolo XIX: l'esempio di Sant'Agnese fuori le Mura, StArte, 1989, 65, pp. 87-94; V. Elbern, L'arte carolingia e l'antico, in Roma, centro ideale della cultura dell' antico nei secoli XV e XVI, "Convegno internazionale di studi su Umanesimo ...
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BATTISTERO
A. Peroni
Il termine, già in uso nell'Antichità classica per definire la vasca del frigidarium negli edifici termali (Plinio il Giovane, Ep., II, 17, 11; V, 6, 25), con l'affermarsi del cristianesimo [...] , II, pp. 609-630; B. Brenk, La committenza di Ariberto di Intimiano, in Il Millennio ambrosiano. La città del vescovo dai Carolingi al Barbarossa, a cura di C. Bertelli, Milano 1988, pp. 124-155; V. Saxer, Les rites d'initiation chrétienne du IIe ...
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carolingio
carolìngio (o carolìngico) agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»] (pl. f. -gie o -ge). – Dei Carolingi, dinastia francese che ebbe come più illustre rappresentante Carlomagno (dal quale prese il nome); che si riferisce a Carlomagno...
annali
s. m. pl. [dal lat. annales, der. di annus «anno»]. – 1. Narrazione storica di avvenimenti politici o comunque importanti, divisa per anni: a. romani, francescani, carolingi. In partic., a. massimi, nell’antichità romana, raccolta di...