Reggiani, Serge (propr. Sergio)
Catherine McGilvray
Attore teatrale e cinematografico e cantante, naturalizzato francese nel 1948, nato a Reggio nell'Emilia il 2 maggio 1922. Nel corso della sua lunga [...] Léo Joannon. Gli altri suoi film degli anni Quaranta (in particolare Les portes de la nuit, 1946, Mentre Parigi dorme, di Carné; Le dessous des cartes, 1948, e Les amants de Vérone, 1949, Gli amanti di Verona, entrambi di André Cayatte) conferirono ...
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neurofibromatosi
Sindrome, detta anche morbo di Recklinghausen, caratterizzata da tumori multipli della cute e dei nervi, da chiazze cutanee di iperpigmentazione e sintomatologia polimorfa che interessa [...] cutanei si sviluppano nel derma, come papule distinte, di dimensioni da alcuni millimetri a più di un centimetro, sono color carne, o violacei, con al centro un comedone. I tumori sottocutanei sono multipli, in due forme: noduli duri e distinti ...
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veleno
Alessandro Niccoli
Compare solo in poesia e, a differenza dell'aggettivo ‛ venenoso ', che è usato anche in senso proprio, è sempre riferito a sentimenti, stati d'animo, comportamenti che fanno [...] errori dei sensi: Lume non è, se non vien dal sereno / che non si turba mai; anzi è tenèbra / od ombra de la carne o suo veleno (Pd XIX 66). Il senso, sia di tutta la terzina, sia dell'espressione suo veleno, risulta chiaro dalla chiosa del Buti ...
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malinconia
La parola, sentita come tecnica, perché appartenente al linguaggio medico (" collera nera "), è esclusiva nel Due-Trecento del linguaggio comico-realistico (in Cavalcanti soltanto nel sonetto [...] area stilnovistica. Il termine ricorre anche in Fiore LV 12 Ell'enterrà in sì gran malinconia / che no lle dimorrà sopr'osso carne, e, ancora con il verbo ‛ entrare ', in CXLI 8.
Bibl. - M. Marti, Cecco Angiolieri e i poeti autobiografici tra il '200 ...
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dado
Beatrice Guidi
Appare solamente nel Fiore. In senso proprio è in LXIII 4 ell'è [la donna amata] la migliore / dadi gittante. Il gioco d'azzardo con i d. era talmente diffuso nel Medioevo, che B. [...] di " nulla ", è usato in frase negativa con valore di negazione intensiva, in X 13 per che di lei i' non pregiava un dado (cfr. Angiolieri Ogn'altra carne 8 " ché s'i' le dessi un marco d'òr trebuta, / non ne potre' avere quant'un dado "). ...
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divezzamento
Il passaggio dall’allattamento esclusivamente latteo (al seno o artificiale) a un vitto misto; detto anche svezzamento. Tale passaggio, ogni qualvolta sia possibile, deve essere graduale [...] di ferro) e di alcune vitamine (specialmente la C). In casi particolari, già alla fine del terzo mese o all’inizio del quarto, si possono introdurre piccoli quantitativi di amidi tostati, spremute di frutta e omogeneizzati di carne e verdura. ...
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È lo Stato più vasto tra quelli dell’America Meridionale interamente compresi entro la zona temperata australe. Confina a O con il Cile, a N con la Bolivia e il Paraguay, a E con il Brasile e l’Uruguay; [...] è rappresentata dai prodotti dell’agricoltura (grano e farina di grano, mais, seme di lino) e dell’allevamento (carni, lane e pelli); le importazioni riguardano prodotti manufatti (specie siderurgici e meccanici). Le relazioni commerciali più intense ...
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Stato dell’America Meridionale. Quinto Stato del mondo per vastità, si estende in latitudine fra 5°16' N e 33°45' S, quindi tra la zona equatoriale e quella tropicale australe, per una lunghezza di 4320 [...] è il secondo produttore al mondo di bovini e bufali, in gran parte concentrati nel B. meridionale e destinati alla produzione di carne e pellami più che di latte; ma di tutto rilievo è anche l’allevamento di suini (terzo produttore) e di volatili da ...
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agrobiodiversità L’insieme di tutte le componenti della diversità biologica rilevanti per l’agricoltura e l’agroecosistema, tra le quali le varietà delle specie vegetali coltivate, le razze delle specie [...] sono importanti poiché da esse dipendono le produzioni zootecniche (carne, latte).
Il genere umano utilizza poi migliaia di altre selezionate oltre 5000 diverse razze dalle quali si ricavano carni, latte, pelli, fertilizzanti ed energia meccanica di ...
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di Italo Pantani
La fortuna del D. come categoria critico-letteraria è un fenomeno soprattutto italiano, a fronte di una presenza assai modesta nel panorama storiografico delle altre letterature europee. [...] da quel Romanticismo di cui sembrava piuttosto estremizzare temi e ossessioni, come magistralmente illustrato da M. Praz in La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica (1930).
A distinguere la "decadenza del romanticismo" dal D ...
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carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere bene in c., fare c., rimettersi o tornare...
carnato
s. m. e agg. [der. di carne]. – 1. s. m., tosc. Carnagione, soprattutto se bella e colorita: ha un bel c.; Un c. di qualche dea di cielo (L. Lippi). 2. agg., non com. Che ha il colore della carne: una rosa carnata. 3. agg., ant. Incarnato,...