GIOVANNI di Pietro, detto lo Spagna (Spagnia, Spana)
Enrico Parlato
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo pittore, del quale solo il nome di battesimo, il patronimico e l'origine spagnola, [...] di G.: Giovanni da Spoleto, Vincenzo Tamagni (Arrone) e Iacopo Siculo (Vallo di Nera) riproposero la composizione del carmelitano fiorentino.
G. dovette morire nei primi giorni di ottobre del 1528 poiché una carta dell'Archivio capitolare di Spoleto ...
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ROMEI, Giuseppe
Maria Cecilia Fabbri
(Giovanni Giuseppe). – Nacque il 23 giugno 1710 a Firenze, nel popolo di S. Maria Novella, da Marco di Giuseppe e da Agata di Jacopo Bolognesi. La fede di battesimo [...] ’Annunziata e in S. Maria Maggiore nella grande cupola della crociera, rappresentante il Paradiso, e nella volta ellittica del coro carmelitano con il Rapimento di Elia sul carro di fuoco, del quale è noto il bozzetto a olio agli Uffizi (Mosco, 1979 ...
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SOLARI, Cristoforo detto il Gobbo
Roberto Cara
– Nacque tra il 1467 e il 1470 da Bertola, «magister muri et lignaminis», e da madre ignota (Biscaro, 1912, p. 67). Ebbe almeno quattro fratelli e una sorella: [...] era stato avvicinato dall’agente mantovano Raffaele Gusperto perché giudicasse un disegno per il monumento funebre del carmelitano Battista Spagnoli; entro settembre eseguì, probabilmente per ottenere la commissione dell’opera, una medaglia con il ...
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ROBERTO BELLARMINO, santo
Franco Motta
ROBERTO BELLARMINO, santo. – Nacque a Montepulciano il 4 ottobre 1542, da Vincenzo, di famiglia patrizia di scarsi averi, e da Cinzia Cervini. Fu battezzato Roberto [...] , il cardinale dovette occuparsi del caso. Lo fece con una celebre lettera indirizzata, il 12 aprile 1615, al padre carmelitano Paolo Antonio Foscarini, che gli aveva inviato copia della sua Lettera sopra l’opinione de’ pittagorici, e del Copernico ...
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RENATO d'Angio
Enza Russo
RENATO d’Angiò. – Secondogenito del re titolare di Napoli Luigi II d’Angiò e della principessa Iolanda d’Aragona, Renato nacque nel castello di Angers il 16 gennaio 1409.
Il [...] «le Bon Roi René», finanziò direttamente la costruzione o la ristrutturazione di strutture ecclesiastiche, quali il convento carmelitano d’Angers e la chiesa di Santa Marta di Tarascona. Contribuì inoltre al completamento della facciata del convento ...
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RIOLI, Giorgio
Lucio Biasiori
RIOLI, Giorgio (Giorgio Siculo). – Nacque a San Pietro in Clarenza, sulle pendici dell’Etna presso Catania, da genitori il cui nome rimane ignoto. Una stima della data [...] con la reclusione, salvo un Bonifacio da Brescia che si uccise in carcere), ma anche membri di altri ordini (il carmelitano Livio Merlino), studenti del Collegio degli spagnoli di Bologna, laici (alcuni dei quali, come Pietro Giudici, Severi, Tommaso ...
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CENTELLES (Centeglia, da Ventimiglia), Antonio
Franca Petrucci
Primogenito di Gilberto, uomo d'armi di origine catalana, trapiantato in Sicilia, e di Costanza Ventimiglia, figlia del conte di Collesano, [...] , a differenza del padre, testimone di una fortuna variabile, un esempio di costante sfortuna.
A lui nel 1475 il carmelitano Giov. Andrea Ferabos dedicò la sua traduzione in italiano delle Epistolae di Falaride (Ind. gen. d. incunaboli d. Biblioteche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il movimento libertino difende il libero pensiero e critica la religione, intesa come [...] Dios. Una delle prime opere di confutazione dei libertini sono le Dieci lamentazioni sulla miserabile condizione degli atei (1611) del carmelitano spagnolo Jerónymo de la Madre de Dios (vissuto fra il 1560 e il 1620 ca.). A lui si rifà in particolare ...
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ORIENTALISMO
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
Antonino PAGLIARO
Ettore ROSSI
Giovanni VACCA
. È il complesso degli studi, condotti con uso diretto delle fonti indigene, sulle lingue, letterature, [...] una grammatica sanscrita in lingua latina e un Dictionarium Malabaricum Samscrdamicum Lusitanum, rimasti manoscritti; di cui si servì il carmelitano scalzo Paolino di San Bartolomeo che visse nel Malabar dal 1776 al 1789 e pubblicò in Roma le prime ...
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. La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] Calvino stesso aveva dovuto difenderla, nelle polemiche con il cattolico olandese Alberto Pigghe (Pighius) e con l'ex-carmelitano francese e già suo seguace Girolamo Bolsec. Ma le difficoltà sorgevano ora dall'interno del sistema. Si trattava sempre ...
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carmelitano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’ordine religioso del Carmelo, così chiamato perché fondato nel sec. 13° sul monte Carmelo, in Palestina: frati c., suore carmelitane; come sost., religioso appartenente a quest’ordine: i c. scalzi,...