Orazio Flacco, Quinto
Giorgio Brugnoli (Pp. 173-178a
Roberto Mercuri (pp. 178b-fine
Poeta latino (Venosa 65 a.C. - Roma 8 d.C.). La fortuna nel Medioevo feudale di O. satiro (autore dei Sermones e [...] tragico cfr. G. Brugnoli, Ut patet per Senecam in suis tragediis, in " Riv. Cult. Class. e Mediev. " V [1963] 146-163).
A Hor. Carm. I VII 25-32 è riferito il discorso di Teucer ai compagni che dovranno partire con lui. Il rapporto è in qualche modo ...
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Tizio
Clara Kraus
Uno dei Titani, figli di Urano e di Gea. La sua statura era tanto gigantesca che, disteso, ricopriva uno spazio corrispondente a nove iugeri (cfr. Aen. VI 595 ss.; Ovidio Met. IV 457-458; [...] 'Ade a subire gli assalti di un avvoltoio che gli lacerava di continuo il fegato, ricrescente ogni volta a perpetuazione della pena (cfr. Orazio Carm. III IV 77 ss., IV VI 2; Servio ad Aen. VI 595).
Il nome ricorre in If XXXI 124 Non ci fare ire a ...
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È nella tradizione iranica e nella greca il capostipite della dinastia degli Achemenidi (v.). Della sua realtà storica non si hanno prove, poiché, se da un lato l'iscrizione di Dario sulla roccia di Bīsutün [...] suo proclama ai Babilonesi non lo menziona.
Presso i classici Achemene viene considerato come rappresentante dell'opulenza persiana (Orazio, Carm., III, 1, 44; Ovidio Metam., IV, 212), e per tale fatto è stato da taluno erroneamente identificato con ...
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durare
Lucia Onder
Il verbo compare frequentemente nell'opera di D., quasi sempre con costrutto intransitivo. Con il valore di " continuare a essere, a sussistere " è detto della fama che ancor nel [...] (Pg XXI 85), cioè il nome di poeta, destinato a permanere nei secoli più a lungo di qualunque altro; motivo che ricorre in Orazio (Carm.III XXX), in Lucano (IX 980-981), ma soprattutto in Ovidio (Met. XV 875-876): " Parte tamen meliore mei super alta ...
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CATONE il Censore (M. Porcius Cato)
A. Longo
Di questo personaggio della storia di Roma (234-149 a. C.) nato a Tuscolo, questore nel 204, pretore nel 198, console nel 195, censore nel 184, leggendario [...] ed aggressivo e lo spirito scontroso e tagliente. Abbiamo di lui anche notizie di carattere fisionomico: aveva capelli rossi e Orazio (Carm., ii, 15, ii) lo chiama intonsus. Plutarco ci dice inoltre (Cato maior, 19, 4) che i Romani gli avevano eretta ...
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PRIAPEO, METRO
Augusto Rostagni
. Si suole chiamare così un metro misto, che risulta dall'unione di un gliconeo con un ferecrateo, quasi sempre separati per mezzo della cesura. Per il suo andamento [...] di priapeo nell'età alessandrina, quando fu scelto come particolarmente adatto per cantare di Priapo. Dagli Alessandrini passò a Catullo (Carm., XVII) e agli altri autori romani di Priapea. La maggior parte però dei Priapea romani a noi giunti sono ...
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lavare
Bruno Basile
Nel senso proprio, in If XIV 137 là [il Lete] dove vanno l'anime a lavarsi (in forma riflessiva), e Pg I 95 fa che tu costui ricinghe / d'un giunco schietto e che li lavi 'l viso, [...] 58 Quella sinistra riva che si lava / di Rodano, " si bagna ", che, a dire del Tommaseo, appare in consonanza con Orazio (Carm. II III 18) e Virgilio (Aen. III 396-397, 418-419). In tutti i rimanenti luoghi la forma verbale significa " purificare ...
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REIZIANO
Giorgio Pasquali
Il maestro di G. Hermann, F. W. Reiz, osservò per primo che tutta una scena di Plauto, Aulul., III, 2, consta esclusivamente di versi formati da un dimetro giambico acataletto [...] greca. Esso deriva qui dalla poesia popolare, dove in lunghe serie costituisce la parte fondamentale del noto canto rodio della rondine (Carm. pop., fr. 32 Diehl), ma ricorre anche, del pari in serie, in versi di Saffo che vogliono arieggiare poesia ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] ° marzo 321, e non il 1° gennaio. Le azioni di Crispo sono lodate in Paneg. 4(10)3,5 e 36,3 così come in Opt. Porf., carm. 10,20-35.
37 RIC VII, Treveri, 237-241, 243, 362-363, 365-366. I tipi 362-363 e 366 furono da Patrick Bruun erroneamente datati ...
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VIRTUS
¿ W. Koehler
V. rappresenta la somma di quelle doti virili che portarono alla grandezza di Roma. Essa è perfecta et ad summum perducta natura (Cic., Leg., i, 8, 25); rende l'uomo simile agli [...] la "via del cielo" (Cic., De re publ., vi, 16) e al quale i proprî meriti dischiudono la porta dell'eternità (Hor., Carm., iii, 2, 21 ss.).
Nell'anno 205 a. C. era stato consacrato a V. un tempio davanti alla Porta Capena, nelle immediate vicinanze ...
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carme
s. m. [dal lat. carmen, dal tema di canĕre «cantare»]. – 1. Componimento poetico, canto, poesia, versi: cantor de’ buccolici c. (Dante), con riferimento a Virgilio; bellicoso c. (Ariosto); il carme Che allegrò l’ira al Ghibellin fuggiasco...
charmonio
charmònio 〈čarm-〉 s. m. [der. dell’ingl. charm (v.), con la terminazione -onio di positronio]. – In fisica delle particelle, famiglia di mesoni costituiti da un quark c e da un anti-quark c̄; spettro del ch., l’insieme dei valori...