Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] oscillante: per es., l’assimilazione dei nessi latini bs, ct, mn, pt, x; l’uso etimologico della ‹h›; l’abolizione dei nessi ‹ch/gh› + ‹a risposte evasive oppure contraddittorie
Sempre di Migliorini (con Carlo Tagliavini e Piero Fiorelli) è l’ultima ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] 1915 alla facoltà di lettere di Pavia, dove insegnavano Carlo Pascal, Giuseppe Fraccaroli, Plinio Fraccaro, Ettore Romagnoli, a un rinnovato impegno esterno: nel 1972 organizzava il X Congresso internazionale dei linguisti (Bologna 28 agosto - Firenze ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] burattini) [s] riconoscono [v] il loro fratello Pinocchio[o] (Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio)
b. (gli uomini della paranza) una principale, formata da una perifrasi del tipo essere X che a soggetto nullo + una subordinata dipendente (gli ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] buona posizione ai servizi di un signore potente. Nella Roma di Leone X non era difficile per un uomo come l'A. farsi strada, sia alla fine del 1532 invista del nuovo incontro del papa con Carlo V. Al suo rientro fu nominato, con i cardinali Farnese, ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] di /o/ finale dopo /n/ (plen); l’esito /ʧ/ > /z/ (grafia x) in contesto intervocalico in paxe < pacem, plaxe < placet; l’evoluzione /ʧ/ & 1984), Roma, Bulzoni, pp. XIII-XXXVII.
Dionisotti, Carlo (1968), Gli umanisti e il volgare fra Quattro e ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] incontro. Giustiniani e Querini avevano indirizzato il Libellus a Leone X, sostenitore degli studi umanistici e di Pietro Bembo, e Instructiones praedicationis Verbi Dei emanate nel 1573 da Carlo Borromeo, alla cui condanna dello stile ampolloso e ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] modenese che da Giammaria Barbieri, Ludovico Castelvetro, Carlo Sigonio era continuata viva e feconda fino a mem. dell'Accad. di scienze, lettere ed arti di Modena,s. 5. X (1952),pp. XXXIX-LII; e naturalmente il già ricordato profilo delineato da A. ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] attirò l'attenzione di W. Meyer-Lübke (Zeitschrift für romanischePhilologie, X [1888], pp. 296 s.).
Nel 1892 il C. istituzioni politiche e religiose..., il materialismo storico di Carlo Marx segnava un poderoso movimento nelle indagini", sicché ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] considerata peculiare delle lingue dell’Europa centro-occidentale, vale a dire al nucleo centrale dell’area linguistica cosiddetta di Carlo Magno o dello Standard Average European (SAE; per un quadro generale cfr. Haspelmath 2001). Al di fuori di ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] così, per es., mentre in (21) e in (22) il centro della domanda è Carla, in (23) e in (24) il centro della domanda è l’aereo; infine, in è chiamato anche di tipo x (Fava 20012: 70; Salvi & Vanelli 2004: 209), dove x è una funzione interrogativa ...
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luglio
lùglio s. m. [lat. (mensis) Iūlius, in onore di Giulio Cesare, nato in questo mese]. – Settimo mese dell’anno nel calendario giuliano e gregoriano, il quinto nell’antico calendario romano. Modi prov.: vendere il sol di l., far parere...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...