La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] in altra maniera sua parente; a’ quali niuna risposta fece (Dec. X, 4)
Le differenze tra i due passi sono dovute non solo all’intervallo possono darsi casi ambigui:
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a. ha riso anche Carlo
b. Carlo ha anche riso
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a. ho bevuto anche vino
b ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] volea far cristiano» (Dec. I, 2), «s’incominciò a confortare» (Dec. X, 9), «dopo alcun ballo s’andarono a riposare» (Dec. II, Intr. Mundarten, Bern, A. Francke, 3 voll.).
Salvioni, Carlo (1911), Osservazioni sull’antico vocalismo milanese desunte dal ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] ormai solo i nomi di membri di famiglie reali, come Carlo d’Inghilterra), non ha comportato l’introduzione di nuovi palatali, anche per risparmiare uno spazio), ‹w› (la sigla WWF), ‹x› (extra, mix) e ‹y› (molto usata anche in ipocoristici come ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] ultima parola, il rema potrebbe estendersi a tutto l’enunciato:
(10) b. Carlo è arrivato
(11) b. mi sa che l’ho già visto una intonazione, in Il parlante e la sua lingua. Atti delle X giornate di studio del Gruppo di fonetica sperimentale (AIA), ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] quotidiano. Prima che la riforma della cultura voluta da Carlo Magno restaurasse la corretta grafia e, accanto ad essa, Roma (prima metà del IX sec.); glossario di Monza (inizio X secolo); placiti campani (960-963).
Un secondo gruppo comprende testi ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] F1 sull’asse delle y, e con F2 sull’asse delle x), l’origine degli assi è invertita (ovvero sono invertiti i 1° (I luoghi della codificazione), pp. 139-227.
Minnaja, Carlo & Paccagnella, Laura (1977), Variazioni dell’entropia linguistica dell’ ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] ’autonomia del Comune dalle ingerenze papali. Ma nel novembre 1301 Carlo di Valois, inviato dal papa a Firenze come ‘paciere’, consegna di sì attribuisce a questo un titolo di privilegio (I, x, 2). A questo proposito, la presunta discrepanza che in ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] insediato, grazie agli elementi francofoni delle aristocrazie franca (IX-X sec.), normanna (XI-XII sec.) e angioina (XIV- , 8 voll.
LIF 1971 = Bortolini, Umberta, Tagliavini, Carlo & Zampolli, Antonio, Lessico di frequenza della lingua italiana ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] dovrebb’essere invece chiamata vi (► lettere, nomi delle). Al grafema ‹x› corrisponde la pronuncia [ks] (o, a nord, [gs]) 1a ed. 1938), pp. 5-29.
Migliorini, Bruno, Tagliavini, Carlo & Fiorelli, Piero (1969), Dizionario d’ortografia e di pronunzia ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] , Webster, Marston, Ben Jonson (Praz 1962: 377). Dopo che Carlo I, re dal 1625, aveva sposato una francese, il nuovo modello ). L’influsso italiano era evidente anche nell’architettura: Ludovico X di Baviera fece, per es., costruire la sua residenza ...
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luglio
lùglio s. m. [lat. (mensis) Iūlius, in onore di Giulio Cesare, nato in questo mese]. – Settimo mese dell’anno nel calendario giuliano e gregoriano, il quinto nell’antico calendario romano. Modi prov.: vendere il sol di l., far parere...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...