D'AVACK, Pietro Agostino
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma il 4 genn. 1905 da antica famiglia di origine armena insediata nella capitale pontificia fin dal sec. XVIII.
Il padre, Giulio, esercitava [...] Il D. fu primogenito dei loro cinque figli (Federigo, Carlo, Teresa sposata Mazzetti di Pietralata, Clotilde moglie di Antonio settimana dopo, nel discorso annuale alla Sacra Rota, Paolo VI non esitò a dichiarare la sua sorpresa per le critiche ...
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GREGORIO II, papa, santo
Paolo Delogu
Nacque a Roma, presumibilmente nell'ultimo quarto del sec. VII, e fu allevato ed educato nel patriarchio lateranense, il complesso di uffici, con annesse scuole [...] rispettare le sue decisioni. Inoltre scrisse al principe franco Carlo Martello chiedendogli di proteggere la missione di Bonifacio. In territori romani la situazione era meno chiara, perché vi si trovavano anche sostenitori della politica imperiale; ...
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GESUALDO, Alfonso
Simona Feci
Nacque a Napoli intorno al 1540 da Luigi, quinto conte di Conza, primo principe di Venosa (dal 1561), e da Isabella Ferella, figlia del conte Alfonso di Muro. Già protonotario [...] a quella del pontefice: Geronima, nipote del papa e sorella di Carlo Borromeo, sposò Fabrizio, fratello del G., che svolse un ruolo dei frati francescani che li amministravano e vi risiedevano, individuando proprio nell'abitudine delle religiose ...
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GREGORIO III, papa, santo
Paolo Delogu
Di origine siriaca, apparteneva probabilmente a una famiglia giunta a Roma dall'Oriente a seguito dell'occupazione araba di quelle province dell'Impero bizantino. [...] ebbe luogo il 1° nov. 731; oltre al clero romano, vi presero parte il patriarca di Grado Antonino e l'arcivescovo di Ravenna una pressante richiesta d'aiuto al principe dei Franchi Carlo Martello, invitandolo a soccorrere la Chiesa romana e il ...
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CHARVAZ, Andrea
Paul Guichonnet
Nato in Savoia a Hautecour (Tarantasia) il 25 dic. 1793, in una famiglia di agricoltori, da Marie-Etienne e da Marie Borlet, studiò dapprima nella scuola locale (1802-1808), [...] settembre 1825 al settembre 1833, precettore dei figli di Carlo Alberto di Savoia. Questo incarico gli permise stretti rapporti diventare l'intermediario privilegiato della questione romana, vi abbia avuto una parte non trascurabile, accostandosi ...
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ANSPERTO
Margherita Giuliana Bertolini
Documentato dal 20 giugno 857, resse la sede arcivescovile di Milano dal 26 giugno 868. Figlio d'un Albuzio di Biassono (Brianza), apparteneva a una di quelle [...] al concilio di Ravenna, che doveva ribadire il sostegno a Carlo il Calvo, il cui ritorno in Italia era ardentemente sperato A. con il paese d'origine, come dimostrano le compere che vi effettuò e l'attenta cura per i membri della fanúglia, in ...
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FERRERI, Zaccaria
Eckehart Stöve
Nacque a Vicenza nel 1479 da famiglia nobile. Quindicenne, entrò nel monastero benedettino di S. Giustina a Padova. Nel 1504 si recò a Roma, dove due anni dopo conseguì [...] . L'armistizio concluso il 7 apr. 1521 a Thorn fu infatti opera di Carlo V e di Luigi II d'Ungheria. L'insuccesso del F. nella sua di Faenza. Durante questo periodo rivolse al nuovo papa Adriano VI, in occasione del suo arrivo in Italia, un'orazione: ...
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PANVINIO, Onofrio
Stefan Bauer
– Nacque a Verona il 20 febbraio 1530 da Onofrio Panvino e Bartolomea Campagna; al battesimo ricevette il nome di Giacomo, che mutò in quello paterno al momento del suo [...] romani e dei sovrani d’Italia da Augusto fino a Carlo V, accanto a un trattato sulle elezioni degli imperatori ., sono pubblicate in C. Sigonio, Opera omnia, a cura di F. Argelati, VI, Milano 1737, coll. 993-1026; A. Agustín, Epistolae, a cura di J ...
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DI PIETRO, Michele
Marina Caffiero
Nacque ad Albano (Roma) il A genn. 1747 da agiata famiglia di mercanti, di modeste origini.
Secondo quanto scriveva nel 1782 l'abate G. C. Amaduzzi, il padre Domenico [...] fu celebrato dal cardinale De Gregorio nella chiesa di S. Carlo ai Catinari e il corpo, per sua volontà, venne inumato eccles. straordinari tra il 1814 e il 1850, in Arch. Histor. Pontif., VI (1968), pp. 193, 196, 198, 205, 216 ss., 222-225, 228 ...
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ANNIBALDI, Riccardo (Riccardo della Molara)
Daniel Waley
Importante membro della potente famiglia romana, l'A. prese il nome con il quale è noto abitualmente dalla fortezza della Molara vicino a Tuscolo, [...] La politica filoangioina dell'A. fu perseguita con spirito d'indipendenza. Si deve notare che non vi è nessuna prova che egli nel preparare l'elezione di Carlo a senatore nell'agosto 1263 - il suo colpo più riuscito - consultasse il papa o lo stesso ...
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carlo
s. m. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo; fu data allo scudo (filippo) di Carlo II re di Spagna e dell’imperatore Carlo VI, e a una moneta d’oro del valore di 5 talleri di Carlo duca di Brunswick.
prammatico
prammàtico agg. (pl. m. -ci). – Variante poco usata di pragmatico, ma pressoché esclusiva negli usi seguenti: 1. Nel linguaggio giur., di legge, editto o decreto tendenti a regolare in modo definitivo l’applicazione a casi concreti...