GALLERANI, Iacoppo (Iacopo, Iacomo)
Carla Zarrilli
Figlio di Gianni, nacque probabilmente a Siena agli inizi del XIII secolo.
L'attività del G. mercante e banchiere, svoltasi essenzialmente a Siena a [...] equilibrio politico, sancito il 4 ag. 1270 dalla pace tra Carlo d'Angiò e la città di Siena. Negli accordi siglati in , I-II, a cura dell'Arch. di Stato di Siena, Siena 1914, p. 192; V-VI, ibid. 1919, p. 96; VII, ibid. 1931, pp. 47, 86; XI, ibid. ...
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BONAUDO, Domenico Ignazio
Adriana Lai
Nacque a Torino nel 1678 da Antonio Giuseppe, in una famiglia di nobiltà cinquecentesca che solo con la sua generazione e con l'acquisto del feudo di Monteu da [...] tributi straordinari, la posizione del B. è chiara, né vi sono documenti che ci soccorrano nel tentativo di collocarla in un statali di Vittorio Amedeo II e di quella più cauta e gretta di Carlo Emanuele III.
Il B. morì a Torino il 3 marzo 1743.
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CUCCUMOS (Cuccomos, Coccumos), Filippo
Lucia Arbace
Figlio di Giulio, fu il fondatore della prima manifattura di porcellane sorta a Roma nel sec. XVIII; ricordato con il titolo di capitano, è documentato [...] stata attribuita (de Eisner Eisenhof, Morazzoni, Lise) a Carlo Coccorese, un artefice napoletano che risulta abbia collaborato per privilegi e del diritto di privativa da parte di Pio VI. Tali vicende emergono dal processo, terminato solo nel 1792, ...
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BROCCARDI, Antonio (Antonio di Pasquino da Volterra)
Enrico Fiumi
Nacque a Volterra nel 1367 da Pasquino di Guido, il quale nel 1363 appare fra i balestrieri della contrada di porta Selci e nel 1368 [...] nostri giorni (sono conservati a Volterra nella Biblioteca Guarnacci, Fondo Maffei, VI, 1, 2). L'uno è il libro dell'E, o libro del popolo per recarsi a Pisa a rendere omaggio all'imperatore Carlo IV, e che il vescovo Roberto Adimari insignì il B. ...
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GOZZOLINI, Silvestro
Dario Busolini
Nato a Osimo in una famiglia resa illustre dall'omonimo santo fondatore della Congregazione benedettina dei silvestrini, il G. visse intorno alla metà del XVI secolo. [...] del Napoletano concessi a Filippo (II) dal padre Carlo V e a ricevere il giuramento di fedeltà dei sudditi e XVII secolo, in Economia e storia. Riv. di storia economica e sociale, VI (1959), pp. 451 s.; G. Casati, Diz. degli scrittori d'Italia ...
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BINI, Giovanni Francesco
Michele Luzzati
Figlio di Giovanni, che fu dei Priori nel 1488, e nipote di Niccolò di Giovanni di Iacopo, capitano delle galee fiorentine di Fiandra, nacque a Firenze nel 1497. [...] ed i fuorusciti fiorentini avevano tentato di stringere con Carlo V contro i Medici.
Nella sua "piazza" de' Ricci,ovvero Firenze al tempo dell'assedio, a cura di L. Passerini, VI, Firenze 1845, pp. 2047 s.; H. A. Charpin-Feugerolles,Les Florentins à ...
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BONSIGNORI (Buonsignori), Orlando (Rinaldo)
Giuliano Catoni
Figlio di Bonsignore di Bernardo, il suo nome viene ricordato per la prima volta in un registro della Lira senese del 1229. Col fratello Bonifazio [...] più di 80.000 tornesi agli organizzatori della spedizione di Carlo d'Angiò, non aveva scalfito nei ghibellini senesi la fiducia in Siena dei guelfi, si erano rifugiati a Cortona e vi avevano costituito una specie di governo in esilio. Da Cortona i ...
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BARBERINI, Nicolò
Alberto Merola
Nacque a Firenze il 27 genn. 1492 da Francesco (1454-1530) e da Marietta Miniati. Successe al padre ed al fratello maggiore Carlo (1488-1566) nella direzione dell'azienda [...] a Pera. L'agenzia fondata in quest'ultima città fu diretta da Carlo sino al 1515, allorché la direzione di essa fu affidata a Nicolò. I perché gli concedesse di rimpatriare. Tornato a Firenze, vi rimase fino alla moìte, avvenuta il 24 marzo 1574.
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BATTOSI
Silvano Borsari
Famiglia e compagnia di mercanti lucchesi, le cui fortune, nella seconda metà del sec. XIII ed all'inizio del XIV, derivarono dai rapporti che essi strinsero con la corte angioina. [...] loro soci anche a Pisa), Napoli diventava sempre più il centro dei loro affari, per cui nel 1284 vi acquistarono una bottega.
Anche sotto Carlo II essi continuarono ad essere tra i principali banchieri della Camera regia, e ci è giunta notizia di un ...
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BIGNAMI, Carlo
Giorgio Rumi
Nato a Codogno (Milano) nel 1744, fu uno dei più cospicui banchieri lombardi e partecipò anche, seppur marginalmente, alla vita politica attiva. Fu innanzitutto tra i sedici [...] di U. da Como, Bologna 1934, I, pp. 59, 369, 384, 397; II, p. 248; F. Cusani,Storia di Milano, Milano 1873, IV, pp. 266, 389; VI p. 13; VII, p. 22; T. Casini,I candidati al Senato del Regno italico, in Rass. stor. del Risorg., III(1916), p. 33; E. V ...
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carlo
s. m. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo; fu data allo scudo (filippo) di Carlo II re di Spagna e dell’imperatore Carlo VI, e a una moneta d’oro del valore di 5 talleri di Carlo duca di Brunswick.
prammatico
prammàtico agg. (pl. m. -ci). – Variante poco usata di pragmatico, ma pressoché esclusiva negli usi seguenti: 1. Nel linguaggio giur., di legge, editto o decreto tendenti a regolare in modo definitivo l’applicazione a casi concreti...