Come ha mostrato Francesco Crifò nell’articolo di apertura a questa sezione (vedi), oltre che nella lingua comune anche in alcuni linguaggi settoriali, numerosi termini rimandano al nome di un personaggio [...] ci è stato possibile rinvenire traccia certa dell’onomaturgo, né vi sono indicazioni sulla dedica all’imperatore dei francesi, se non 2002-2013.D-O (2023) = Giacomo Devoto, Gian Carlo Oli, Nuovo Devoto-Oli. Il vocabolario dell’italiano contemporaneo, ...
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Autore di centinaia di scritti, fra militanti e altamente divulgativi e accademici (insegnava Storia dell’Arte Contemporanea a Siena, dove, presso la Certosa di Pontignano aveva sede la sua Scuola di Specializzazione [...] autorevoli critici (Renato Barilli, Maurizio Calvesi, Luciano Caramel, Carla Lonzi, Filippo Menna, Roberto Tassi...) e promotori d’ ragione della sua fama e della sua autorevolezza critica che vi compare, credo, ma anche per l’interesse che suscita ...
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Per quanto non sia semplice stabilire con certezza la produttività di un elemento derivazionale, non c’è dubbio che la suffissazione con -eggiare (‘fare come, essere come, imitare qualcosa o qualcuno’), [...] : «il faticoso studio del guerrazzeggiare», in una nota relativa a Carlo Pigli; 1895, p. 534: «ma quanto al guerrazzeggiare, troppo raccolta annuale divisa in dodici mensuali volumi, a. I, t. VI [giugno 1804], Venezia, Rosa, 1804, pp. 70-80. Lucini ...
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Non mi sono mai posto il problema della radio né ho mai riflettuto sul linguaggio radiofonico fino a che mi ci sono ritrovato dentro. Come se fosse la cosa più naturale del mondo ovvero una diversa messa [...] la redazione di un testo radiofonico del mio vecchio Carlo Emilio Gadda, ma sono per l’appunto un essere tagliato in sede di montaggio. Del quale non so nulla né vi interferisco, a parte suggerimenti per il materiale di repertorio. Non mi riascolto ...
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Sepolti sotto montagne di carte, ritrovo casualmente i fogli ingialliti di un’antica inchiesta da me svolta nell’estate 1976 per la terza pagina del «Messaggero» – all’epoca coordinata da Ruggero Guarini [...] un titolo del ’47, Come persi la guerra, di Carlo Borghesio, in cui per la prima volta il nostro cinema funzionava c’era qui a Roma l’Arlecchino, un piccolissimo teatro dove vi riunivate tu, Flaiano, Mazzarella, Fabrizi che lo gestiva, Caprioli, la ...
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A compiangere la morte funesta di Fetonte, punito da Zeus per aver incendiato le terre d’Africa col carro paterno, vi è anche Cicno, signore dei Liguri, musico dalla voce melodiosa, legato al figlio di [...] familiari. Si pensi al carlino: difficilmente potremmo pensare che debba il suo nome ad un attore settecentesco, Carlo Antonio Bertinazzi, soprannominato “Carlino”, divenuto celebre presso il Théâtre de la comédie italienne per la sua interpretazione ...
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I nomi di fantasia, che qui proponiamo di chiamare fantasionimi con una nostra coniazione (ci sembra per la prima volta), sono parole o combinazioni di parole inventate. A volte sono termini già presenti [...] volubilità, incostanza’ (cfr. Zing24): quanti italiani vi riconoscerebbero il personaggio volubile di una poesia di Giusti da Pinocchio, dal nome del burattino protagonista del romanzo di Carlo Collodi, ed è usato per indicare i ‘pantaloni, da ...
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Un modo di dire fortunato«Il problema non è la coda di paglia ma la segatura nel cervello», «Chi ha la coda di paglia spesso ha una lingua che taglia», «Mi piacciono le persone che hanno la coda di paglia [...] difetto o in colpa per qcs. e pensare che gli altri vi alludano», il GDLI intende invece «temere e sospettare sempre accuse, ’a paura lu tagghia (Calabria)Lo studioso di proverbi Carlo Lapucci, nel registrare nel Dizionario dei proverbi italiani il ...
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«Nel caso mio hanno ragione i badilanti, e hanno ragione i minatori, hanno torto i latifondisti, e ha torto la Montecatini. Basta muoversi appena un poco, vedere come questa gente vive (e muore) e la scelta [...] abbattere il «Torracchione» – dopo una serie di articoli, con Carlo Cassola pubblicherà l’inchiesta I minatori della Maremma, per Rizzoli (1956 dalla questione fondamentale sulla differenza tra dané e grana (cap. VI) e da alcuni modi di dire («Ma l’è ...
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carlo
s. m. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo; fu data allo scudo (filippo) di Carlo II re di Spagna e dell’imperatore Carlo VI, e a una moneta d’oro del valore di 5 talleri di Carlo duca di Brunswick.
prammatico
prammàtico agg. (pl. m. -ci). – Variante poco usata di pragmatico, ma pressoché esclusiva negli usi seguenti: 1. Nel linguaggio giur., di legge, editto o decreto tendenti a regolare in modo definitivo l’applicazione a casi concreti...
Secondo figlio (Vienna 1685 - ivi 1740) di Leopoldo I e della sua terza moglie, Eleonora del Palatinato. Nel sett. 1703 il padre gli cedette i suoi diritti alla successione spagnola. Acclamato re di Spagna come Carlo III, con le armi della coa...
Figlio (Parigi 1368 - ivi 1422) di Carlo V e di Giovanna di Borbone, successe nel 1380 al padre, sotto la tutela, fino al 1388, degli zii duchi di Borgogna, di Berry e d'Angiò; nel 1385 sposò Isabella di Baviera. Nel 1386 tentò, senza successo,...