Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] legazioni a Venezia e lo condusse con sé al congresso di Bologna. CarloV lo creò conte palatino. Visse il resto della sua vita nella sua funzionale certe varianti tipografiche di lettere latine (j, ʃ, v) e certe lettere altrimenti inutili (ç, k), ...
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Letterato (n. nel Mugello, o forse a Firenze, 1503 - m. Roma 1556), noto soprattutto per il Galateo (1558), piccolo trattato di regole universali che valgono ad assicurare il successo nella vita.
Vita
Fu [...] . Come oratore politico è noto specialmente per l'orazione scritta per indurre i Veneziani ad aderire alla lega pontificia contro CarloV. Tradusse da Demostene e Tucidide, scrisse la Vita del Bembo e di F. Contarini, ma la sua fama è legata ...
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Scrittore spagnolo (Treceño, Asturie di Santillana, 1480 circa - Mondoñedo, Lugo, 1545); francescano, inquisitore di Toledo e di Valenza, vescovo di Cadice, poi di Mondoñedo; accompagnò CarloV nei suoi [...] viaggi in Italia. Scrisse il Libro llamado Relox de príncipes (1529), più noto col titolo Libro aureo del emperador Marco Aurelio, che vuol essere, nella forma narrativa corredata d'immaginarie lettere ...
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Poeta e musicista francese (Machault, Ardenne, 1300 circa - Reims 1377). Canonico di Reims e segretario di Giovanni di Boemia; consacrò nella lirica il trionfo delle forme chiuse (ballata, rondeau, chant [...] altezze. Sua è la prima messa polifonica composta da un solo musicista di cui si abbia notizia (Messa per l'incoronazione di CarloV re di Francia a Reims, 1364); egli lasciò inoltre la musica di 41 ballate, 21 rondeaux, 33 virelais, 23 mottetti, 19 ...
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Uomo politico, teologo e umanista spagnolo (Cuenca 1490 circa - Vienna 1532), fratello di Juan. Letterato di grande finezza, entrato al servizio di CarloV ne divenne segretario e "latinista" ufficiale, [...] processo per luteranesimo da cui uscì assolto, e il Diálogo de Mercurio y Carón (1523). Pur tendendo a scagionare Car lo V dalle accuse mossegli dai suoi avversarî politici, questi scritti sono tuttavia documento di uno spirito fortemente religioso. ...
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Umanista e medico (Segovia 1499 - ivi 1560). Studiò a Salamanca, a Parigi, a Toledo e insegnò all'univ. di Alcalá de Henares; fu medico di CarloV e poi di papa Giulio III. Tradusse varie opere di Aristotele, [...] di Luciano, di Galeno, e delle opere di Galeno compose un Epítomes (1574). Ma l'opera più importante è un trattato sulle piante, sui minerali e su materia farmaceutica (Pedacio Dioscórides Anazarbeo, 1555), ...
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Poeta spagnolo (Valladolid 1520 - Granata 1580). Combattè in Germania e in Italia al servizio di CarloV e fu amico di Garcilaso de la Vega. Scrisse un poema (Contienda de Ayax Telamonio y de Ulises...) [...] ed alcune egloghe, elegie e sonetti di chiara ispirazione petrarchesca; i suoi versi furono pubblicati postumi (Poesías, Varias poesías); aveva anche tradotto in spagnolo i primi quattro libri dell'Orlando ...
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Scrittore spagnolo (Gómara, Soria, 1512 - Siviglia 1572 circa), cappellano di Hernán Cortés, di cui narrò le imprese nella Relación de las conquistas de Hernán Cortés (pubbl. 1826). L'opera di maggior [...] rilievo è la Historia general de las Indias y conquista de México (1552), notevole per la critica delle fonti, e per una relativa obiettività. Scrisse anche Crónica de los Barbarrojas (1545) e lasciò appunti per una storia su CarloV. ...
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VARCHI, Benedetto
Roberto Palmarocchi
Storico e umanista. Nato a Firenze il 19 marzo 1503, morto nella stessa città il 18 dicembre 1565. Suo padre, ser Giovanni, procuratore dell'arcivescovado, era [...] e sì recò a Bologna, dove assistette all'incoronazione di CarloV. Tornato in Toscana nel '32, seguì gli Strozzi, riuscì conoscenza di certi passi della Storia che non potevano piacergli, il V. si vide tolto il benefizio di S. Gavino e la provvisione ...
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Umanista, nato nel 1472 in Abruzzo, donde trasse l'appellativo "dei Marsi", morto a Napoli il 1555. A Napoli, dove si recò giovanissimo e fu forse discepolo di Pietro Gravina, assunse il cognome di Epicuro, [...] delle invenzioni ed imprese", ebbe l'incarico di dettare i versi e le iscrizioni per le accoglienze preparate da Napoli a CarloV, nel 1535, di ritorno dall'impresa di Tunisi. Sposatosi sessantaquattrenne, perduto l'ultimo figlio, da lui pianto in un ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
empanada s. f. (più spesso al pl., nella forma non adattata sp. empanadas) Specialità gastronomica dei Paesi dell’America latina, originaria della Galizia iberica, consistente in un panzerotto, solitamente a forma di mezzaluna, ripieno di carne...