Antica famiglia magnatizia di Pistoia, trasferitasi (sec. 17º) a Firenze, e la cui fortuna fu dovuta alla mercatura, felicemente esercitata specialmente in Francia. Già potente nel sec. 11º, fu nei secc. [...] Cancellieri; ebbe tra i membri più noti Vinciguerra (v.), Ridolfo (v.), Martino che recò (1331) da Popiglio la testa del traditore Filippo Tedici, Palamidesse, Achille e Gualtieri che favorirono CarloV e contribuirono alla sconfitta di F. Ferrucci a ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (Scheer, Svevia, 1514 - Roma 1573); compì gli studî in Italia; nunzio alla dieta di Norimberga (1543), fu fatto vescovo di Augusta (1543) e cardinale (1544). Consigliere di CarloV, fu proclamato [...] da Ferdinando I (1558) protettore dell'impero presso la Santa Sede. Avversario intransigente dei protestanti e amico di Paolo IV, prese parte all'ultima fase del Concilio di Trento. Esponente della riforma ...
Leggi Tutto
Uomo politico (Kelheim 1470 circa - Monaco 1550). Studiò diritto a Ingolstadt e Siena ed entrò al servizio di Guglielmo IV, duca di Baviera; cancelliere dal 1519, diresse la politica bavarese per un trentennio. [...] protestanti sia contro l'egemonia degli Asburgo in Germania. Nella speranza, rimasta poi vana, di ottenere per il suo signore il titolo di elettore del Palatinato, favorì (1546) l'alleanza della Baviera con la lega smalcaldica contro CarloV. ...
Leggi Tutto
Bano di Croazia (Modruš 1482 circa - castello di Martijanec 1527); fra il 1508 e il 1511 combatté con l'imperatore Massimiliano contro Venezia per il possesso dell'Istria e del Friuli e nel 1514 prese [...] Udine. Ferito e fatto prigioniero, nel 1519 fu inviato a Milano alla corte di Massimiliano; nel 1520 CarloV lo portò con sé in Spagna. Dal 1524 sino alla morte combatté con valore contro i Turchi alle dipendenze di Luigi II d'Ungheria. ...
Leggi Tutto
Figlio (Targermünde 1513 - Küstrin 1571) del principe elettore Gioacchino I e di Elisabetta, figlia di Giovanni I di Danimarca, ereditò (1535) il territorio di Neumark (fra l'Oder e la Warta). Introdotta [...] nel principato la Riforma, aderì dapprima alla lega di Smalcalda, ma dopo se ne distaccò e divenne partigiano di CarloV. Seppe bene amministrare le finanze dello stato, che alla sua morte, in mancanza di discendenti maschili, ritornò a far parte ...
Leggi Tutto
Giureconsulto (Avigliana 1480 - Arona 1552). Lettore di diritto nello studio di Torino (1518-24), ricoprì poi alte cariche nello Stato sabaudo (collaterale del Consiglio residente a Torino, riformatore [...] dello Studio, presidente del Senato), e nel 1535 fu inviato ambasciatore presso CarloV a Napoli. Fu a lungo ritenuto autore di quel Memoriale sulle condizioni dello stato sabaudo che fu invece redatto alcuni anni dopo la sua morte (tra il 1559 e il ...
Leggi Tutto
Nobile milanese (m. 1552). Governatore del castello di Milano, alla morte del duca Francesco II Sforza (1535) progettò di fare sposare la vedova Cristina con un figlio del duca di Savoia; ma pochi giorni [...] dopo si mise a capo dell'ambasciata che il senato inviò a CarloV per chiedergli di assumere il governo diretto del ducato. In premio della sua arrendevolezza ebbe dall'imperatore il dono di 50.000 scudi e l'investitura del marchesato di Soncino. ...
Leggi Tutto
Prelato (Salas, Asturie, 1483 - Madrid 1568); prof. di diritto canonico all'univ. di Salamanca, vescovo di Huelva (1524), poi (1539) di Oviedo, coi titoli di presidente di Valladolid e del Consiglio Reale [...] di Castiglia. Nel 1543 fu uno dei consiglieri posti da CarloV a fianco del figlio Filippo, nominato allora reggente; in seguito divenne arcivescovo di Siviglia e inquisitore generale. Redasse (1561) le Instructiones al Santo Oficio (post. 1612); ...
Leggi Tutto
Viceammiraglio (Provins 1510 circa - Beauvais 1571). Cavaliere dell'Ordine di Malta, partecipò (1541) alla spedizione di CarloV contro Algeri, scrivendo un'interessante relazione (post., 1874). Viceammiraglio [...] di Bretagna, con l'appoggio di G. Coligny organizzò (1555) una spedizione nell'America Merid. e fondò alla foce dell'attuale Rio de Janeiro una colonia per accogliere gli ugonotti francesi perseguitati. ...
Leggi Tutto
Nome umanistico del poeta olandese Jan Everaerts (L'Aia 1511 - Tournai 1536), figlio del giurista Nicolas; Secundus probabilmente per distinguersi da un fratello di egual nome. Seguiti gli studî di diritto [...] a Bruges, passò in Italia, e di lì alla corte di CarloV. Tornato nei Paesi Bassi, fu segretario di Giorgio d'Egmont, vescovo di Utrecht. Le sue poesie latine, soprattutto la raccolta dei Basia, sono tra le opere più originali della letteratura ...
Leggi Tutto
vìttima s. f. [dal lat. victĭma, di etimologia oscura]. – 1. Essere vivente, animale o uomo, consacrato e immolato alla divinità: consacrare, sacrificare, uccidere o immolare la v.; condurre la v. all’altare; Mentre che ’n su la riva un bianco...
pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...