PANVINIO, Onofrio
Stefan Bauer
– Nacque a Verona il 20 febbraio 1530 da Onofrio Panvino e Bartolomea Campagna; al battesimo ricevette il nome di Giacomo, che mutò in quello paterno al momento del suo [...] romani e dei sovrani d’Italia da Augusto fino a Carlo V, accanto a un trattato sulle elezioni degli imperatori dal ms. Milano, Biblioteca Ambrosiana, D.501 inf., sono pubblicate in C. Sigonio, Opera omnia, a cura di F. Argelati, VI, Milano 1737, coll ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] maggiori ingegni del suo tempo, dal Vettori al Panvinio al Sigonio.
L'attività pubblica del B., legata al suo crescente prestigio la questione "Se Firenze fu spianata da Attila e riedificata da Carlo Magno", e anche in rapporto con la lite per il ...
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CALIGARI, Giovanni Andrea
Gaspare De Caro
Nacque a Brisighella il 14 ott. 1527 da Giuliano e da Comelia Gualamini. Nel 1547 si trasferì a Bologna, dove si addottorò in diritto nel 1554. In questo stesso [...] si cominciava ad apprezzare il C., tanto che una richiesta di Carlo Borromeo, il quale al ritorno del C. dal Portogallo lo di Stefano Báthory scritta da Uberto Foglietta. Anche il Sigonio si giovò della collaborazione del vescovo di Bertinoro per la ...
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CAMPEGGI, Alessandro
Adriano Prosperi
Nacque a Bologna il 12 apr. 1504 da Lorenzo, poi cardinale, e Francesca Guastavillani. Ricevette una formazione umanistica dagli insegnanti che il padre assunse [...] Francia, se significava in generale un aumento della tensione con Carlo V e un'ulteriore spinta alla guerra, agli occhi de la verité de l'Evangile, Genève 1570, p. 123; C. Sigonio, De vita Laurentii Campegii cardinalis, Bononiae 1581, pp. 92-96; Id., ...
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CORRADO, Quinto Mario
Francesco Tateo
Nacque ad Oria, città del Salento, nel 1508, primo figlio di un agricoltore di nome Fabio e di una Aloisa Caputo, sorella di un monaco appartenente all'Ordine di [...] attraverso discepoli e amici, fra cui va segnalato il Sigonio, collaborava con Braccio Martello, vescovo di Lecce, nell' dall'epoca del suo primo soggiorno romano al 1564, dedicate a Carlo Borromeo nell'attesa e nell'auspicio che a lui venisse donata ...
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