. Famiglia nobile genovese, derivante da uno di quei discendenti del visconte Ido che, abitando in città e possedendo terre intorno, costituirono il primo nucleo della nobiltà e del governo comunale. Che [...] navali, specialmente sulla costa ligure.
Oltre che a Genova i D. M. ebbero importanza anche in Corsica. Ansaldo, che morì Chioggia; ma furono anche al servizio di Carlo e Robertod'Angiò, dell'Impero d'Oriente e di altri signori. Come appartenenti ...
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. Sono del sec. XII le prime sicure notizie su questa nobile famiglia provenzale, venuta in Italia con Carlod'Angiò.
Giacomo C. si adoperò validamente perché non soltanto la nuova dinastia si consolidasse [...] in Abruzzo; e il figlio di Rostaino, Giacomo II, giustiziere in Abruzzo, poi vicario di Robertod'Angiò a Firenze, ove ritornò nel 1325 con Carlo, duca di Calabria, per proteggere la città da Castruccio Castracani. Ma la fedeltà ai discendenti di ...
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GRAVINA di Puglia (A. T., 27-28-29)
Vincenzo VERGINELLI
Raffaele CIASCA
Città della provincia di Bari (da cui dista 57 km.), situata nella fossa premurgiana, al confine con la Lucania, a 350 m. di altezza. [...] fu infeudata agli Aleramo, ai De Say; spentisi i quali nel 1223, tornò al demanio regio. Carlo I d'Angiò l'assegnò successivamente a varî feudatarî; Robertod'Angiò (1313) v'istituì una fiera annuale di 15 giorni per derrate e per bestiame, divenuta ...
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SAN SEVERO (A. T., 24-25-26 bis)
Luchino FRANCIOSA
Raffaele CIASCA
Cittadina della provincia di Foggia, antica capitale della Capitanata e del Molise, situata a 89 m. sul mare a N. del Tavoliere fra [...] Sancia moglie di Robertod'Angiò. Riscattatasi dai signori di Vico con 6500 once, ritornò al Demanio. Alfonso I d'Aragona la cedé meridionale nel primo trentennio del sec. XVI. Venduta da Carlo V al duca di Termoli, la cittadina tentò redimersi a ...
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FOSSANO (A. T., 24-25-26)
Piero LANDINI
Armando TALLONE
Cittadina dell'alta Pianura Padana occidentale (provincia di Cuneo), sorta sulle alluvioni terrazzate, incise dalla Stura di Demonte, con 8018 [...] , il quale tre anni dopo dovette cederla a Carlo II che era riuscito in Piemonte a restaurare il dominio paterno. Ma la venuta di Enrico VII e la guerra seguitane con Robertod'Angiò modificarono le condizioni politiche di Fossano, che, ritornata ...
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. Moneta d'oro fatta coniare a Napoli nel 1278 da Carlo I d'Angiò con lo scudo partito di Gerusalemme e di Francia e la leggenda Karol. Dei Gra. Ierlm Sicile Rex al dritto e l'Annunciazione della Vergine [...] il pezzo da 10 scudi d'oro (gr. 33) di Carlo Emanuele I duca di Savoia e quello di Carlo Emanuele III re di Sardegna; ecc., Roma 1915, pp. 52-58; A. Sambon, Monetazione napoletana di Robertod'Angiò, in Riv. ital. di numism., XXV (1912), pp. 181-202. ...
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Cittadina della provincia dí Aquila, quasi al confine con la provincia di Roma (confine segnato dal fosso Sesare, che si getta nel Turano, e per un piccolo tratto anche dal Turano stesso) su un'alta collina [...] il palazzetto Orsini con fusione di elementi di più stili, finestre bifore e a croce. Il castello falsamente attribuito a Carlo II d'Angiò è in gran parte crollato.
Nell'antichità si chiamava Carseŏli o Carsiŏli, ed era situata lungo la via Valeria a ...
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Quarto tra i figli di Carlo II d'Angiò, che lo investi del principato di Taranto (4 febbraio 1294). Quando Carlo II dové partire con Carlo Martello suo primogenito per raggiungere nell'Abruzzo il novello [...] andò sposa a Filippo di Savoia contro la volontà di Carlo II, questi le tolse il principato di Acaia e lo . Domenico maggiore.
Bibl.: M. Camera, Ann., II; R. Caggese, Robertod'Angiò, I, Firenze 1922; M. Schipa, Un principe nap. amico di Dante ...
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. Numismatica. - Nome di molte monete d'oro e d'argento di varî luoghi, dalla gran corona che portavano nel campo o sopra lo stemma. Per quanto riguarda l'Italia, Robertod'Angiò (1309-1343) fece coniare [...] 1458, che portavano una F sormontata da corona, e corone si chiamarono ancora gli scudi d'oro del sole nell'Italia meridionale dove furono introdotti da Carlo VIII. Finalmente nella riforma monetaria austriaca del 1858 furono coniate, nelle zecche di ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] generica signoria a re Roberto; più tardi, nel 1325, una più esplicita delega di poteri al figlio del re, a Carlo duca di Calabria; ma del 1250, ma, poiché dovette consentire a Carlod'Angiò una ingerenza nell'elezione del podestà, per tenere ...
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