"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] il romanzo, in AA.VV., Storia della cultura veneta, 4/I, Il Seicento, Vicenza 1983, pp. 249-295: passim.
166. CarloRidolfi, Le Maraviglie dell'Arte, II, Venezia 1648, pp. 306-324.
167. Id., Vita di Giacobo Robusti detto il Tintoretto [...], Venezia ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] scultori ed architettori, a cura di Gaetano Milanesi, VII, Firenze 1881, pp. 425-484, segnatamente pp. 453-456, 460; CarloRidolfi, Le maraviglie dell'arte ovvero Le vite degli illustri pittori veneti e dello stato, a cura di Detlev von Hadeln, I-II ...
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L'autocelebrazione della Repubblica nelle arti figurative
Wolfgang Wolters
Lo Stato veneziano ha sempre fatto tutto il possibile per costruire e divulgare un'immagine di sé in cui il ruolo svolto [...] . W. Wolters, Der Bilderschmuck, pp. 213 ss.
64. Ibid., p. 315 con ulteriori testimonianze. G. Bardi, Dichiaratione, c. 62v.
65. CarloRidolfi, Le maraviglie dell'Arte, Venezia 1648 (a cura di Detlef Freiherrn von Hadeln, I-II, Berlin 1914-24: II, p ...
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Penombre femminili
Federica Ambrosini
Destini di donna
«Maritar o monacar». Con qualche altra alternativa
«Alle tre mie pute che sono in casa», disponeva per testamento, nell’agosto 1647, il patrizio [...] Tintoretto, da Le maraviglie dell’arte, overo le vite degl’illustri pittori veneti e dello Stato descritte dal cavalier CarloRidolfi [1648], con Introduzione di Antonio Manno, Venezia 1994, p. 137; cf. ibid., Introduzione, p. XIV). Sulla Piccini v ...
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VECELLIO, Tiziano
Charles Hope
VECELLIO, Tiziano. – Primogenito di Gregorio e di una Lucia, nacque a Pieve di Cadore probabilmente attorno al 1489.
La sua famiglia occupava una posizione di rilievo [...] pittura di questo soggetto già nella collezione Marcello e che, secondo Michiel e CarloRidolfi, sarebbe stata iniziata dal Giorgione e terminata da Tiziano. Secondo Ridolfi tale dipinto presentava un Cupido che teneva un uccellino. Sebbene la Venere ...
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VIVARINI, Antonio
Gianmarco Russo
– Nacque, in data imprecisata, da un Michele di Antonio vetraio già documentato in quanto tale nel 1398 (Paoletti - Ludwig, 1899, p. 259), mentre è ignoto il nome della [...] furono corrisposti 40 ducati per un’Annunciazione ricordata da CarloRidolfi (1648, p. 21) come opera a quattro et singolare, Venezia 1581, cc. 50r, 64v, 91r; C. Ridolfi, Le maraviglie dell’arte, overo le vite de gl’illustri pittori veneti ...
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MONTEMEZZANO, Francesco
Giorgio Tagliaferro
MONTEMEZZANO, Francesco. – Nacque a Verona nel 1555, come si ricava dall’anagrafe cittadina del 1557, dove è registrato di due anni insieme al padre Jacobo [...] marcata adesione al linguaggio figurativo di Paolo Veronese, del quale viene detto discepolo da fonti seicentesche (Marco Boschini; CarloRidolfi). La sua presenza nella città natale all’età di 15 anni, quando il celebre maestro era ormai da tempo ...
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SECANTE
Martina Lorenzoni
(o SECANTI). – Famiglia di artisti attivi in Friuli tra il XVI e il XVII secolo. Sebbene la loro opera non abbia riscosso molti consensi tra gli storici e gli intenditori [...] il pagamento per una pala destinata al duomo di Cividale (Joppi, 1894, p. 35). Di lui parla per primo CarloRidolfi (1648), citandolo, insieme al fratello, in calce alla vita del Pordenone e riferendogli una tavola per la chiesa udinese di ...
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ROSA
Filippo Piazza
(de Rosis). – Famiglia di pittori bresciani del Cinquecento pionieri nel campo dell’illusionismo prospettico, un genere che, a partire dal XVII secolo, fu definito quadratura. Figli [...] in vita, amplificato dalle lodi di Giorgio Vasari (1568, 1881, pp. 509-511) e Daniele Barbaro (1568, p. 177). Per CarloRidolfi (1648, 1914, pp. 272 s.) furono «valorosi nelle prospettive e nelle cose de’ soffitti», mentre Marco Boschini (1660, 1966 ...
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VASSILACCHI, Antonio detto Aliense
Fiorella Pagotto
– Nacque a Venezia da Stefano nel 1556 o 1557, in corte del Prete Zotto nel sestiere di Castello; l’incertezza sulla data di nascita è dovuta a un’affermazione [...] Vassilacchi; donde l’appellativo di ‘signora santola’ (madrina) con cui il pittore si riferiva alla madre dell’amico. CarloRidolfi (1648, p. 209) riferisce che alla morte del padre Antonio fu messo a bottega dai fratelli , dapprima presso Paolo ...
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