Architetto, archeologo, storico dell'architettura (Torino 1808 - ivi 1872), fratello di Domenico Casimiro. Studiò l'architettura militare del Rinascimento, pubblicando tra l'altro il trattato di Francesco [...] di Giorgio Martini (1841). A Torino fu prof. di architettura (1843-69) nella scuola d'ingegneria e consigliere comunale (sistemazione della piazza Carlo Felice, 1851). Come archeologo si occupò di scavi ad Alba Fucente, Luni, Torino, Aosta. ...
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Architetto italiano (Torino 1829 - ivi 1921), allievo di C. Promis; dal 1869 prof. di architettura all'univ. di Torino. Costruì a Torino le chiese di S. Gioacchino (1876) e del Sacro Cuore di Maria (1887); [...] collaborò al progetto della stazione di Porta Nuova (1865-68) ...
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Il Rinascimento. Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Paolo Galluzzi
Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Nell'immagine convenzionale del Rinascimento [...] di Francesco di Giorgio Martini; ora per la prima volta pubblicato per cura del cavaliere Cesare Saluzzo, a cura di CarloPromis, Torino, Tip. Chirio e Mina, 1841, 3 v. (vv. I, II: testo; v. III: tavole).
‒ Francesco di Giorgio Martini, Trattati ...
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PONZELLO
Bruno Signorelli
(Ponsello, Poncello). – Famiglia di architetti, originari di Caravonica (Imperia). Capostipite fu Bernardo e da lui nacquero Giovanni e Domenico (Poleggi, 19722, p. 224). Il [...] e i due figli Cesare e Sebastiano lavorarono principalmente nel ducato sabaudo (Baudi di Vesme, 1968, pp. 845-847). CarloPromis (1871) riportò la notizia fornita da Ferrante Vitelli che li ricordava a Fossano, presso Cuneo («col piccol Ponsello hano ...
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COMOTTO, Paolo
Francesco Quinterio
Nacque da Giuseppe e da Margherita Magistrello a Bianzè (Vercelli) il 14 ott. 1824. Studiò a Torino laureandosi ingegnere e architetto civile alla regia università [...] d'ingegneria; fu allievo di CarloPromis.
Il giovane C. nel 1847 firmò come architetto il progetto della casa di proprietà Cobasso e Bonesco in viale del Re a Torino; nel 1852 firmò invece come ingegnere l'edificio in via Carrozza di proprietà del ...
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VERCELLI (A. T., 20-21)
Piero LANDINI
Anna Maria BRIZIO
Piero BAROCELLI
Armando TALLONE
Salvatore ROSATI
Città del Piemonte, e capoluogo dell'omonima provincia, situata a 130 m. s. m.; sorge in piena [...] . In quel triste periodo fu residenza preferita del duca Carlo II che vi morì nel 1553. Patì invece un fama. Di poco interesse è l'industria idroelettrica.
Bibl.: D. Promis, Ricerche sopra alcune monete antiche scoperte nel Vercellese, in Atti d. ...
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FRANCESCO di Giorgio di Martino (Francesco Maurizio di Giorgio Martini)
Francesco Paolo Fiore-Claudia Cieri Via
Figlio di Giorgio, funzionario del Comune di Siena impiegato nell'ufficio di Biccherna, [...] la caduta di Castel Nuovo, occupato dai Francesi di Carlo VIII, e la riconquista da parte degli Aragonesi, episodio F. architetto senese del secolo XV, I-III, a cura di C. Promis, Torino 1841; G. Milanesi, Documenti per la storia dell'arte senese, ...
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FERRARI, Gaudenzio
Rossana Sacchi
Nacque a Valduggia, nella bassa Valsesia (prov. Vercelli), dal magister Lanfranco e da sua moglie, della casata dei Vinci (Vinzio). Sebbene l'attestato di morte del [...] parentela a Mercurino Arborio da Gattinara, gran cancelliere di Carlo V (Romano, 1986, p. 47). La cappella ed opere di G. F. pittore con documenti inediti, Torino 1881; V. Promis, Disegni di G. F. nella Biblioteca di Sua Maestà in XXI tavole, Torino ...
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DE MARCHI, Francesco
Daniela Lamberini
Figlio di Marco, nacque a Bologna all'inizio del 1504; discendeva dalla nota famiglia cremasca di intarsiatori del legno, venuta a stabilirsi a Bologna col bisnonno [...] di Milano, o, nel 1530, l'ingresso trionfale dell'imperatore Carlo V a Bologna (Venturi, 1816, pp.3 s.), i Sul problema del plagio cfr. le note conclusive di D. Lamberini [1984], 1988 e Promis, 1863, pp. 68, 91 s.). "L'anno 1545", scrive ancora il D. ...
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ZECCA
L. Travaini
Il termine z. in italiano indica specificamente il luogo di produzione della moneta e l'istituzione che ne governa l'attività e l'organizzazione. Per esteso tuttavia, specialmente [...] 255).A Savona nel 1348 si fece fabbricare una casa per la z. (Promis, 1864, p. 20). A Napoli non si coniarono monete dopo la metà del sec. 9°; con la riforma monetaria del 1278, Carlo I d'Angiò vi aprì una nuova z., che installò nelle cucine ...
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