MALVEZZI CAMPEGGI, Alfonso
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Bologna l'11 ag. 1846 dal conte Carlo, facoltoso proprietario terriero, e da Vittoria Ranuzzi. Sin da giovane militò nel movimento cattolico e [...] stessi interessi della Chiesa. Il M., inoltre, confidava nel fatto che proprio l'ingresso dei cattolici nell'agone politico avrebbe portato con il tempo alla conciliazione tra l'Italia e la S. Sede.
Coerente con questa visione politica, nel 1878, in ...
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LISIO, Guglielmo Gribaldi Moffa conte di
Piero Crociani
Nacque a Bra, presso Cuneo, il 19 dic. 1791 dal conte Corrado, ufficiale del reggimento provinciale di Asti, e da Cristina Adelaide Duc della [...] , il L. restò comunque un po' in ombra, probabilmente per non precludersi il rimpatrio.
L'ascesa al trono di Carlo Alberto nel 1831 non portò alcun cambiamento; ma l'anno successivo, ammalatosi gravemente suo padre, il L. ottenne tramite C.E. Alfieri ...
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PIETRO di Mattiolo
Simona Cantelmi
PIETRO di Mattiolo. – Nacque, probabilmente a Bologna, attorno alla metà del XIV secolo.
Si può supporre che appartenesse a una famiglia artigiana, poiché lo stesso [...] e il 1423, poiché negli atti del consorzio di Porta Stiera Pietro è indicato solo come sindaco e procuratore di P. di M., in Studi di storia e di critica dedicati a Pio Carlo Falletti dagli scolari, Bologna 1915, pp. 57-102; Cronaca bolognese di P. ...
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DELLA MARRA (de Marra), Risone
Mario Caravale
Figlio di Angelo di Giovanni e fratello, molto probabilmente minore, di Giozzolino, nacque all'inizio del sec. XIII.
La famiglia, originaria di Ravello, [...] di Gerusalemme, alle quali, in particolare, dovevano essere riconosciuti i diritti concessi da Federico II nel porto di Barletta. Il 2 giugno Carlo I lo incaricò di svolgere una inchiesta per accertare la consistenza e la natura delle terre demaniali ...
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BOSCOLI, Antonio
Franco Cardini
Nacque a Firenze, da Francesco di Giachinotto, nella seconda metà del 1427 o, al massimo, all'inizio dell'anno successivo (giacché il padre nella sua portata consegnata [...] che è oggi parte dei Comuni di Pontassieve e di Rufina. Fuori Porta alla Croce il B. tiene inoltre a pigione dai capitani del Bigallo su Faenza di Ottaviano, l'adolescente figlio di Carlo II Manfredi, che Galeotto aveva cacciato da Faenza ...
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DE ANDREIS (D'Andrea, D'Andrei), Perretto (o Pietro)
Salvatore Fodale
Si ignorano data e luogo della sua nascita, che però possiamo supporre avvenuta ad Ivrea. La provenienza del D. dalla città piemontese [...] la metà del sec. XIV.
Già, come pare, sotto il regno di Carlo III d'Angiò Durazzo il D. si stabilì nel Regno di Napoli, dove Ladislao. Il 30 settembre il D. tornò a Roma, entrandovi per porta S. Giovanni e cavalcando per la città fino al palazzo di ...
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DELLA MARRA (de Marra), Angelo
Mario Caravale
Figlio di Giovanni di Giozzo, nacque probabilmente alla fine del sec. XII.
La famiglia era originaria di Ravello e si era trasferita a Barletta in data [...] nel 1267, nel 1269 e nel 1271, dietro ordine di Carlo I d'Angiò, per accertare i diritti della Chiesa cittadina. custode del tesoro imperiale insieme con Marino de Valle e Eufrano de Porta. Il tesoro era conservato nel Castello di S. Salvatore a Mare, ...
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GUIDI, Ruggero
Marco Bicchierai
Unico figlio maschio legittimo del conte Guido Salvatico, discendente del Marcovaldo che dette inizio al ramo familiare dei conti Guidi che, proprio con Guido Salvatico, [...] naturali e tre figli legittimi: Marcovaldo, Francesco e Carlo.
Passerini (in Litta) riporta la tradizione diffusa dell Berlin 1908, p. 543; G. Villani, Nuova cronica, a cura di G. Porta, II, Parma 1991, pp. 367, 374, 522; A. Brentani, Tredozio sotto ...
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DORIA (Doria di Cirié e del Maro), Carlo Alessandro
Enrico Stumpo
Nacque a Torino nel 1678 dal marchese Giovanni Gerolamo, gran maestro della Casa reale, commendatore dell'Ordine dei Ss. Maurizio e [...] o a mercanti inglesi ed ebrei della città, inviando per le trattative anche il direttore della Zecca di Torino Girolamo Porta. Ma il credito dello Stato sabaudo, anche dopo la vittoriosa conclusione dell'assedio di Torino, non era molto alto presso ...
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DE FRANCESCHI, Camillo
Sergio Cella
Nacque a Parenzo, in Istria, il 3 ag. 1868, ultimo dei quattro figli di Carlo, segretario provinciale, e di Maria Micheli. Iniziò gli studi classici al ginnasio tedesco [...] 87-88, pp. 224 s.; A. Gentile, L'animo di C.D., in La Porta orientale, XXIII (1953), 11-12, pp. 447-51; G. Rossi Sabatini, In 4, XXII (1968), pp. 65-82 passim; C.Pagnini, In morte di Carlo De Franceschi, in Atti e mem. d. Soc. istr. di archeol. ...
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carolus
càrolus (o kàrolus) s. m., invar. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo (lat. Carŏlus): 1) moneta del valore di 10 tornesi di Carlo VIII re di Francia, che porta come tipo una K tra due gigli (o tra due...
neodialettale
s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone l’uso del dialetto, anche come forma di espressione poetica. ◆ Dice bene [Giulio] Ferroni che l’opera dei due grandi poeti in lingua del primo Ottocento «si proietta in un integrale orizzonte...