BISON (Bisson), Giuseppe Bernardino
Elena Bassi
Nacque a Palmanova (Udine) il 16 giugno 1762. Il padre era nativo di Castelfranco Veneto, la madre di Venezia; la famiglia si trasferì a Brescia quando [...] palazzo Carciotti, soggetti mitologici nella volta del salone (c. 1805), e, palazzo della Vecchia Borsa,L'imperatore Carlo VI concede il porto franco a Trieste, nel salone (c. 1808); Vippacco, S. Vito, soffitto (c. 1810); Trieste, chiesa dei gesuiti ...
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BASSI, Martino
Adriano Peroni
Nacque a Seregno nel 1542 (secondo altri nel 1548) e si dedicò all'architettura nel 1567 con l'assistenza alla fabbrica di S. Vittore al Corpo in Milano - a cui già aveva [...] architetto del duomo di Milano sotto la protezione del cardinale Carlo Borromeo. Molti argomenti di essa confluiscono nel noto saggio dell'Annunciazione disegnato dal Pellegrini per la mandorla della porta del duomo verso il Cómpito, con l'adozione, ...
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BALLINI, Camillo
Nicola Ivanoff
Figlio di Gasparo, nacque a Brescia. Era un imitatore del Veronese, ma si dichiarava allievo di Tiziano. Fu annoverato dai vecchi autori tra i manieristi e considerato [...] di una casa in campo S. Polo. Secondo una notizia trovata da Carlo D'Arco, il B. avrebbe anche dipinto nel teatro di Sabbioneta.
Al soffitto che ricorda l'ovale del soffitto dell'andito che porta alla Sala dello Scrutinio; al Museo di Besançon uno ...
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ASPARI (Aspar), Domenico
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque a Milano il 4 ag. 1745- Per le misere condizioni della famiglia non poté seguire studi regolari, ma, essendo portato al disegno, studiò per [...] Brera (1786), Colonne di San Lorenzo (1786), Mercato a Porta Ticinese (1786), San Celso (1786), Palazzo Belgioioso (1788), di Simone Cantoni, è di nobile armonia.
Ebbe un figlio, Carlo Antonio (morto nel 1834), che insegnò disegno nelle scuole di ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] nella penisola italiana fu profondamente alterata. Calato l’esercito di Carlo V, responsabile dell’atroce Sacco di Roma del 1527, l’aiuto di Raffaello da Montelupo e d’altri collaboratori, portò a compimento in San Pietro in Vincoli, sia pure in ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] il 31 ottobre 1517, giorno in cui furono affisse alla porta della cattedrale di Wittenberg le 95 tesi di M. Lutero di Hohenzollern, i principi tedeschi colsero l’occasione di combattere Carlo V mentre era impegnato nelle lotte contro la Francia. ...
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Pittura, scultura o fotografia che ritrae, cioè rappresenta la figura o la fisionomia di una o più persone.
Il r. nell’antichità
L’arte egizia ebbe un particolare interesse per la riproduzione di tratti [...] per impostarvi teste-ritratto di dame e magistrati.
L’uso di portare o no la barba, le diverse acconciature delle donne, la . Così nelle opere promosse da Federico II, nella statua di Carlo d’Angiò di Arnolfo di Cambio (Roma, Musei Capitolini), nei ...
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Famiglia di architetti lombardi, attivi (secc. 16º e 17º) prevalentemente a Roma, che documentano il passaggio dal linguaggio tardo manierista al nuovo gusto barocco. Su Martino il Vecchio (Viggiù prima [...] 1573-77), nel 1577 sovrintendeva, con G. della Porta, alla fabbrica del palazzo dei Conservatori. Tra le sue senso dello spazio, la chiesa dei SS. Ambrogio e Carlo al Corso (1612-27) portata poi a termine dal figlio, Martino il Giovane (Roma ...
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Architetto, pittore e scrittore d'arte (Prospiano, Olgiate Olona, 1483 - Milano 1543). Formatosi a Milano nell'ambito bramantesco, ebbe modo anche di conoscere Leonardo; lavorò come pittore presso varie [...] col Bambino e santi, 1512). Architetto degli Sforza (e anche di Carlo V), progettò a Milano l'atrio (1513) e la facciata di Maria presso S. Celso e la tenaglia difensiva nel castello di Porta Gioia (1527). Il suo nome è soprattutto legato alla prima ...
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Uomo di corte e collezionista inglese (n. 1586 - m. Padova 1646). Di famiglia cattolica, figlio di Philip, passò all'anglicanesimo. Da Giacomo I e da Carlo I ebbe varie cariche; nel 1621 fu creato maresciallo; [...] di Oxford, e oggi all'Ashmolean Museum) e di libri, che passarono alla Royal Society e al British Museum (qui il codice di Leonardo che porta il suo nome). Le tre raccolte librarie sono state catalogate a stampa (rispettivamente 1829; 1834; 1910). ...
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carolus
càrolus (o kàrolus) s. m., invar. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo (lat. Carŏlus): 1) moneta del valore di 10 tornesi di Carlo VIII re di Francia, che porta come tipo una K tra due gigli (o tra due...
neodialettale
s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone l’uso del dialetto, anche come forma di espressione poetica. ◆ Dice bene [Giulio] Ferroni che l’opera dei due grandi poeti in lingua del primo Ottocento «si proietta in un integrale orizzonte...