Francesco “Kento” Carlo è un artista, scrittore, rapper e attivista, che porta negli IPM (Istituti Penali per Minorenni) italiani laboratori di scrittura rap.Negli IPM sono ristretti minori e giovani fino [...] ai 25 anni che abbiano commesso un reato prima del compimento della maggiore età. Più tardi si entra nel carcere dei grandi, meglio è. Non è difficile capire il perché.«Alla fine del febbraio 2024 erano ...
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La modernità liquida ha creato una categoria di individui che non servono più: i “rifiuti umani”. Essi vengono espulsi ai margini della società, relegati in spazi invisibili e spesso dimenticati. Tuttavia, [...] uno strumento di comunicazione intergenerazionale ma soprattutto un passo nel percorso che auspicabilmente, anche se non spesso, porta il giovane dal carcere all’inserimento nella società dei liberi.L’associazione con cui lavoro più spesso, che ...
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Felice MilaniStudi di letteratura lombarda dal Seicento al NovecentoPisa, Edizioni ETS, 2023 Ad arricchire «l’abbozzo della mappa» della cultura letteraria lombarda, primariamente tracciato da Dante Isella, [...] ai giovani pavesi di primo Ottocento, esponenti dell’altrettanto giovane letteratura locale, i quali emulano e traducono CarloPorta nel loro dialetto, creando nuovi personaggi e inediti, e vivaci, effetti espressivi: ci riferiamo alla versione ...
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Femm vedè sodament, senza smorbià,che ’l nost lenguagg el dis tutt quell che ’l voeur;che l’è bon da mett s’cess e che ’l sa andàpar la stræda pù curta a trovà el coeur.Domenico Balestrieri Domenico Balestrieri [...] si definisce «moros desperaa» (XII, 76), si può accostare, per la tecnica, alla disperazione di Marchionn, personaggio di CarloPorta, che si definisce «moros danaa»: nel Lament del Marchionn di gamb avert si trova un’ottava «verticalmente percorsa ...
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Patria, nazione e i loro derivati hanno assunto significati differenti, riplasmati, nel tempo, in seguito a radicali mutamenti storici, politici e sociali.Dei significati che assunsero a metà del Settecento [...] / quanci frut, e bej ben, / l’ha mandæ foeura in st’æria, in sto terren?Se consideriamo il concetto di patria in CarloPorta, riscontriamo analogie, ma anche sostanziali differenze rispetto ai poeti milanesi di metà Settecento.Anche nelle lettere di ...
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Che cos’hanno in comune Antonia, Bernarda, Bartolomeo, Federica e Martino? Non molto, potremmo rispondere d’istinto, se escludiamo l’ovvia appartenenza alla categoria dei nomi propri di persona. Da un’osservazione [...] nei sonetti di Giuseppe Gioachino Belli) e i bartolomei (si veda il perfido sonetto Ricchezza del vocabolari milanes di CarloPorta, del 1819, nel quale il nome è parte di un elenco composto da trenta denominazioni figurate dei genitali maschili ...
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«I quattro studi raccolti in questo libretto (cui se ne aggiunge un quinto, in appendice, di natura stravagante) – scriveva Dante Isella nell’Avvertenza a Le carte mescolate. Esperienze di filologia d’autore, [...] d’autori prevalentemente lombardi quali Giovan Paolo Lomazzo, Carlo Maria Maggi, Francesco de Lemene, Giuseppe Parini, CarloPorta, Alessandro Manzoni, Carlo Dossi, Delio Tessa, Carlo Emilio Gadda, Vittorio Sereni. Sotto la lenteEdizioni esemplari ...
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Il repertorio onomastico italiano risulta particolarmente ricco in termini di varietà: frutto di successive sedimentazioni e contaminazioni, mostra ancora oggi un carattere composito in cui sono visibili [...] I limiti alla fantasia mirano da un lato a tutelare chi dovrà portare il nome, con la messa al bando dei nomi «ridicoli o Una precedente attestazione si può individuare nelle Memorie inutili di Carlo Gozzi (pubblicate nel 1797, ma redatte nel 1777: ...
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Abbiamo discusso in alcune rubriche precedenti della frequente derivazione di nomi e cognomi da toponimi ed etnici. Ci sono a questo punto due domande che legittimamente ci si può porre. La prima: perché [...] indicanti il luogo di provenienza? E la seconda: è vero che chi porta un nome di città ha origini ebraiche?Rispondiamo con ordine. In una di un personaggio così cognominato, nella fattispecie l’architetto Carlo Barabino (1768-1835), a cui si deve la ...
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Capita, a volte, di vedere un’anomalia. Di vederla ripetuta poi, più volte, a chilometri e anni di distanza, restando col dubbio letale che non si tratti di una pianta spuria, di un ciuffo d’erba scappato [...] sotto al tappeto. Basterebbe pensare a un testo di Carlo D’Amicis recentemente ripubblicato da TerraRossa Edizioni, Il – ma si tratta di un clamoroso rumore di fondo che porta inevitabilmente i pugliesi a operare, respirare e agire in contesti di ...
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carolus
càrolus (o kàrolus) s. m., invar. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo (lat. Carŏlus): 1) moneta del valore di 10 tornesi di Carlo VIII re di Francia, che porta come tipo una K tra due gigli (o tra due...
neodialettale
s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone l’uso del dialetto, anche come forma di espressione poetica. ◆ Dice bene [Giulio] Ferroni che l’opera dei due grandi poeti in lingua del primo Ottocento «si proietta in un integrale orizzonte...
Poeta (Milano 1776 - ivi 1821). Anticlassicista, P. rappresenta, insieme con G. G. Belli, un momento essenziale, e artisticamente dei più alti, del primo Romanticismo italiano. Egli ha saputo descrivere alcuni aspetti della vita contemporanea...
CALEPIO (Caleppio), Trussardo
Carlo Capra
Nacque a Bergamo nel 1784 nella storica famiglia feudataria, primogenito di Teresa Stampa Soncino e di Pietro, che gli trasmise il titolo comitale. Il padre, che fu tra gli animatori della rivoluzione...