Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] senato veneto che condanna l'innocente Carmagnola, Carlo che ripudia l'innamorata Ermengarda, Desiderio che prende inutile fede religiosa di Don Abbondio, la viltà che lo porta a diventare strumento dell'ingiustizia, rappresentano il contro-ideale di ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] Machiavelli (opera che però rimase inedita), o come mostra Carlo Lenzoni nella Difesa della lingua fiorentina (cfr. Pozzi 1988: argomenti dei classicisti sono da considerare reazionari: CarloPorta attaccò in una serie di poesie Pietro Giordani ...
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Le stagioni della fiaba, le regioni del racconto
Fabio Mugnaini
«C’era una volta...»: racconto, storia letteraria e industria culturale
Secondo Max Müller (1823-1900), indologo e fondatore della scuola [...] teatrale e letteraria è inscindibilmente connessa al valore delle espressioni dialettali (da Carlo Goldoni a CarloPorta, da Giuseppe Gioacchino Belli a Luigi Pirandello, da Carlo Emilio Gadda a Eduardo De Filippo sino ad Andrea Camilleri), tennero ...
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MONTI, Vincenzo
Giuseppe Izzi
MONTI, Vincenzo. – Nacque il 19 febbraio 1754 alle Alfonsine (ora in provincia di Ravenna), ottavo degli undici figli di Fedele Maria e di Domenica Maria Mazzarri.
Il nonno, [...] Dante, dedica riproposta, con qualche attenuazione, nell’edizione delle Canzoni del 1824. Anche Tommaso Grossi gli mandò, tramite CarloPorta, l’Ildegonda (15 settembre 1820), mentre, tra il 1818 e il 1821, Monti ebbe rapporti non insignificanti con ...
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BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] e magari di arguto pettegolezzo; venne anche in contatto con la tradizione dialettale e, forse tramite il Bossi, con CarloPorta.
Delle escursioni dei B. nei domini del burlesco e dell'osceno rimangono le Ottavea rime obbligate, scritte a quattro ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] "dell'unico soccorso per divenire un poco civile e italiana". Quest'ultima tesi provocò subito la replica irriverente e risentita di CarloPorta con i suoi Dodis sonett all'abaa Giavan, poi l'altra, più articolata, di Pietro Borsieri che nelle sue ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La poetica che domina le forme liriche ottocentesche in Europa è senza dubbio quella [...] di due poetiche tanto intense e a un primo sguardo diverse andranno individuati nei due grandi poeti dialettali CarloPorta e Giuseppe Gioacchino Belli. Il primo, un milanese votato all’esercizio satirico di un’intelligenza illuminata e moraleggiante ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il costante e inflessibile corpo a corpo di Alessandro Manzoni con le difficoltà [...] pratica religiosa esteriorizzata e mondana della Chiesa ambrosiana, bersaglio in quegli stessi anni della feroce satira di CarloPorta.
Storia e popolo: le tragedie
Alessandro Manzoni
La Pentecoste
Noi T’imploriam! Ne’ languidi
Pensier dell’infelice ...
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BOSSI, Giuseppe
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Francesco Antonio e Teresa Bellinzaghi, nacque a Busto Arsizio l'11 ag. 1777; ricevette la sua prima educazione nel collegio dei somaschi di Merate. Si [...] Felice Bellotti, suo grande amico, poeta e pittore (Milano, Ambrosiana); e ancora i ritratti di Cesare Beccaria, e di CarloPorta (Museo di Milano). Altri sono in private raccolte di Milano e della Lombardia; molti sono documentati da prove, abbozzi ...
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TASCA, Ottavio Giulio Maria
Gianluca Albergoni
Nacque il 3 marzo 1795 a Bergamo (battezzato il giorno 4 nella parrocchia di San Pancrazio), figlio cadetto del nobile Luigi e di Giovanna dei conti Agosti.
La [...] p. 27) erano composizioni in versi di tono satireggiante che prendevano di mira – secondo una tradizione inaugurata da CarloPorta – la parte più retriva e bigotta, nonché gesuitica e austriacante, della società aristocratica milanese coeva, che l ...
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carolus
càrolus (o kàrolus) s. m., invar. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo (lat. Carŏlus): 1) moneta del valore di 10 tornesi di Carlo VIII re di Francia, che porta come tipo una K tra due gigli (o tra due...
neodialettale
s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone l’uso del dialetto, anche come forma di espressione poetica. ◆ Dice bene [Giulio] Ferroni che l’opera dei due grandi poeti in lingua del primo Ottocento «si proietta in un integrale orizzonte...