Musicista (Salò 1630 circa - Dresda 1688). Dapprima insegnante a Venezia, dal 1667 a Dresda, vice maestro e poi maestro di cappella a Corte. Scrisse molte opere teatrali (rappr. a Venezia e in Germania dal 1666 in poi) che gli procurarono diffusa fama. Qualche lavoro di P. è accessibile nei Denkmäler deutscher Tonkunst ...
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CALETTI (Caletti-Bruni), Pietro Francesco, detto Cavalli
Lorenzo Bianconi
Nacque e fu battezzato nella parrocchia di San Benedetto in Crema il 14 febbr. 1602, terzo dei nove figli del musicista Giovanni [...] passò tutta, attraverso le scene, alla terza generazione del dramma in musica (Francesco Luccio, Giov. Antonio Boretti, CarloPallavicino, Antonio Sartorio, Pietro Andrea Ziani).
Di scarsa entità è la produzione di cantate da camera del C. (l ...
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PERTI, Giacomo Antonio
Francesco Lora
PERTI, Giacomo Antonio. – Figlio di Vincenzo e di Angiola Beccantini, nacque a Bologna il 6 giugno 1661.
Come si legge negli appunti biografici raccolti dall’allievo [...] Domenico Freschi (Aurelio Aureli), nel 1694 rielaborazioni della Forza della virtù di Carlo Francesco Pollarolo (Domenico David; K.44.1.88) e del Re infante di CarloPallavicino (Noris). A Parma nel 1689 Dionisio siracusano (Noris; Ducale). A Monaco ...
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LEGRENZI, Giovanni
Arnaldo Morelli
Nacque a Clusone, presso Bergamo, dove fu battezzato il 12 ag. 1626, da Giovanni Maria e da Angela Rizzi.
Il padre era violinista ed esercitò la sua professione a [...] cappella Crivelli; non trova, invece, fondamento documentario l'ipotesi di un suo apprendistato con C. Monteverdi, Giovanni Rovetta e CarloPallavicino.
Il 30 ag. 1645 il L. fu nominato organista di S. Maria Maggiore a Bergamo con contratto triennale ...
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PISTOCCHI, Francesco Antonio Mamiliano
Francesco Lora
PISTOCCHI, Francesco Antonio Mamiliano (detto il Pistocchino o il Pistocco). – Figlio di Giovanni, violinista cesenate, nacque a Palermo nel 1659.
L’assunzione [...] virtuoso soggetto et inserite in vece d’altre vecchie» di Legrenzi), nel Novissimo di Fabriano (1692: Il Vespasiano di CarloPallavicino), a Roma nel Tordinona (1693: Il Seleuco di Pollarolo e il citato Vespasiano, revisionati da Bernardo Pasquini e ...
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GRIMANI, Vincenzo
Antonio Borrelli
Nacque a Mantova, il 26 maggio 1655, da Antonio ed Elena Gonzaga.
Apparteneva a una delle più antiche famiglie veneziane, che nel XVI secolo aveva avuto tra i suoi [...] autore di libretti d'opera. Nel 1687 scrisse, insieme con Girolamo Frisari, l'Elmiro re di Corinto, musicato da CarloPallavicino; nel 1688 l'Orazio, musicato da Giuseppe Felice Tosi e dedicato al principe Massimiliano Emanuele di Baviera; e nel ...
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POLLAROLO, Carlo Francesco
Marco Bizzarini
POLLAROLO (Pollaroli, Polaroli), Carlo Francesco. – Nacque probabilmente a Quinzano d’Oglio, nella Bassa bresciana, intorno al 1655, da Lucia e da Orazio, [...] , spesso singolari e innovative. Sul piano dello stile, l’arco si estende dal linguaggio di Giovanni Legrenzi e CarloPallavicino a quello delle nuove generazioni (Francesco Gasparini, Tomaso Albinoni, Antonio Vivaldi), con una vocalità che, caso per ...
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CORRADI, Giulio Cesare
Martino Capucci
Nacque a Parma, in un anno da porre presumibilmente tra il 1640 e il 1650. Del tutto ignoti sono gli itinerari della sua formazione letteraria nonché gli avvenimenti [...] mondo, 1675; Germanico sul Reno, 1676, Reggio 1677, Bologna 1680; Il Creso, 1681; I due Cesari, 1683), e quattro a CarloPallavicino, assai legato, oltre che a Venezia, al teatro di Dresda (Il Vespesiano, 1678, 1680, Modena s. d. [ma 1685], Ferrara ...
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PALLAVICINO, Benedetto
Antonio Delfino
PALLAVICINO, Benedetto. – Nacque a Cremona nel 1551.
Si definiva «cremonese» nei frontespizi delle prime due opere a stampa, dedicate agli Accademici Filarmonici [...] Prunières, 1926, p. 294 n. 13; Bridges, 1963, p. 29).
Pallavicino scrisse polifonia sia profana sia sacra. Tra i più prolifici autori di madrigali, un precursore di Monteverdi al pari del principe Carlo Gesualdo, di Alfonso Fontanelli e di Emilio de ...
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Comune del Piemonte (130,01 km2 con 869.312 ab. al censimento del 2011, divenuti 857.910 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Torinesi), città metropolitana e capoluogo di regione. Sorge alla confluenza [...] crollata la potenza astigiana di fronte alla maggiore potenza di Carlo d'Angiò conte di Provenza e re di Sicilia, anche Arti (con pinacoteca donata nel 1829 dall’arcivescovo Mossi Morano Pallavicino); la Galleria Sabauda (dal 1832); l’Armeria Reale ...
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bambinita
bambinità s. f. L’insieme delle caratteristiche e qualità essenziali che sono proprie dell’essere bambino, in relazione e opposizione all’essere umano adulto. ♦ Francoise Sagan aveva detto una volta: «Mi incanta l'idea della bambinità...