PIPINO II
Giuseppe Martini
II Detto anche, ma non correttamente, P. Di Heristal, era nato da un figlio d'Arnolfo, maestro di palazzo d'Austrasia poi vescovo di Metz, Ansegiso, e da una figlia di Pipino [...] ai due figli avuti da Plectrude sua moglie, Drogone e Grimoaldo, e ai loro figli; dalla concubina Galpaida ebbe Carlo, detto poi Martello (v.), che gli successe nel governo del regno. Notevole di P. la politica ecclesiastica, che prelude all'alleanza ...
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Olimpiadi - Repertorio: OLIMPIADI ESTIVE
OLIMPIADI ESTIVE
ATENE 1896
ATLETICA
100 m maschile
1. Thomas Burke USA
2. Fritz Hofmann GER
3. Frank Lane USA
3. Alojz Sokol HUN
400 m maschile
1. Thomas [...] 3. Paavo Jaale-Johansson FIN
lancio del martello maschile
1. Patrick Ryan USA
2. Carl Johan Lind SWE
3. Basil Bennett CZE
2. Steve Backley GBR
3. Seppo Räty FIN
lancio del martello maschile
1. Balazs Kiss HUN
2. Lance Deal USA
3. Aleksey ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] si pensa a un Ciro di Pers, ad un Ermes di Colloredo, ad un Carlo de' Dottori, non è che sia realmente entusiasta di Venezia e colloca altrove le come riconosce, tra gli altri, Pier Jacopo Martello, ché "eruditissimo" come ammette pure Gravina. ...
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La maturazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Introduzione
Agli inizi del XVI secolo Denis Possot, in viaggio verso i Luoghi Santi, sale, il giorno stesso del suo arrivo a Venezia, sul [...] XIV secolo, suonano soltanto le campane. Un orologio a martello è posto nel 1384 sulla facciata della Basilica (138 C.", 27, 1972, nr. 6, pp. 1475-1496; Alberto Guenzi - Carlo Poni, Sinergia di due innovazioni. Chiaviche e mulini da seta a Bologna, ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] la iustitia di Venetia"; suonarono le campane a martello e fu trattata ingiuriosamente l'effigie del leone di di Pieter J. Blok, 'S-Gravenhage 1909, p. 121.
326. Cf. Carlo Ginzburg, Il formaggio e i vermi. Il cosmo di un mugnaio del '500, Torino ...
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La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] del giugno. Conservata è la collezione del bisettimanale "Campana a martello ossia tocchi i più forti di vari fogli" (ventitré Francesco Malingri dal 18 marzo al 13 maggio 1797, di Carlo Bossi dall'8 aprile al 2 giugno 1797, di Lodovico Bonamico ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] così aliena dalla novità ingegnosa del barocco ed anche del rococò caro al Martello, e che sintetizza per noi il gusto del Manfredi. La cui poesia quell'apertura e quella chiusa: così nell'ode A Carlo Lauberg, il capo, il maestro, il futuro vindice, ...
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Il tessuto cattolico
Loredana Nardo
A vent'anni dalle visioni apocalittiche con cui il conflitto civile spagnolo campeggiava nei suoi interventi pubblici(1), i tempi di guerra fredda non sembrano offrire [...] del Signore': donne e religione di chiesa, in Immagini della religiosità in Italia, a cura di Silvano Burgalassi-Carlo Prandi-Stefano Martelli, Milano 1993, pp. 126-134; Franco Garelli, La religione in Italia, ibid., pp. 185-198, e Id., Religione ...
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La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, tra il martello democratico e l'incudine delle monarchie assolute. Senza dubbio il riassunto pochi mesi più tardi l'agente piemontese a Venezia Carlo Bossi (132). In realtà il rapporto tra gli sviluppi ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] per lo più, il testo del 1705, è sottoscritto da Gio. Carlo Grimani e da Alvise Vendramin.
117. Il lavoro che viene posto in cura di Hannibal S. Noce, I, Bari 198o, p. 228). Martello ritorna sull'episodio in La rima vendicata: "Non ben da te si ...
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carolino
agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»]. – Relativo a un personaggio di nome Carlo; si usa in determinate espressioni e con riferimento a determinati personaggi (che sono in genere sovrani): costituzione c., emanata da Carlo V a Regensburg...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...